
Originariamente Scritto da
royp
Questo discorso del "generare altro odio" lascia il tempo che trova.
Se conoscessi la popolazione palestinese, inclusi quelli piu' ricchi e fortunati che possono studiare nelle migliori universita' occidentali, capiresti facilmente che il loro obiettivo NON e' crearsi un proprio stato (seppur judenrein) a fianco di Israele (che comunque ha una importante componente della popolazione arabo musulmana viva attiva e discretamente integrata), ma vogliono cacciare gli ebrei ovunque essi si trovano, dal fiume (giordano) al mare (mediterraneo). Guarda caso e' lo slogan che senti di continuo nelle manifestazioni di sinistra e di estrema destra anti israeliane. In questi giorni puoi anche vedere le manifestazioni dei palestinesi e sinistri occidentali che inneggiano alle camere a gas e vorrebbero ammazzare tutti gli ebrei. Purtroppo NON sono voci minoritarie, ma la stragrande maggioranza. Chi predica pace o perlomeno coesistenza da lato palestinese e' emarginato quando gli dice bene, se non addirittura ammazzato sommariamente venendo additato come "spia sionista". E' ad esempio il caso del professore palestinese che ha portato i suoi studenti in visita a Auschwitz, radiato dall'ordine degli insegnanti dall'ANP in Cisgiordania (e figurati se avesse lavorato a Gaza, gli avrebbero tagliato la testa).
Non hanno bisogno di un palazzo distrutto in piu' per odiare, o di un familiare (che sia civile o terrorista) ammazzato. L'odio gli viene inculcato fin da ragazzini, esattamente come veniva inculcato alla gioventu' nazista - e i metodi infatti sono gli stessi.
La demilitarizzazione di Gaza e' una "soluzione" che ovviamente e' auspicata soprattutto da Israele, ma non e che firmi un trattato e quelli lo rispettano, cosi' come non e' che se vieti di guidare ubriaco non avrai piu' gente con tasso alcolico alto il sabato sera. E' semplicemente impossibile da attuare senza la volonta' della popolazione, e senza una forza di polizia di qualche tipo che riesca a bloccare il traffico di armi. Anche qui abbiamo dimostrazioni pratiche recenti: dopo la seconda guerra del libano del 2006, il sud del libano doveva essere demilitarizzato, e la missione unifil avrebbe dovuto bloccare il trasferimento di armamenti a Hezbollah. E' successo qualcosa? No, solo altri soldi buttati (miei e tuoi che paghiamo le tasse) per una missione militare che di militare non ha nulla a parte soldati che si trovano chiusi in base a guardare il cielo.
Lo stesso si puo' dire della buffer zone modello coreano. Teoricamente gia' c'e', ma non e' minata (andrebbe fatto in effetti) come in quella penisola. Probabilmente una soluzione proposta in passato e bocciata per pressioni internazionali - o direi piu' che internazionali, occidentali, visto che ai governi arabi frega molto poco dei palestinesi.
Sull'ultima parte del tuo intervento, quando parli di 2 governi che si occupano di "tenere a bada" i propri cittadini, dimentichi che e' proprio il governo di Gaza ad armarsi per una guerra totale? Non si tratta di lupi solitari, ma di governi organizzati, col supporto logistico e militare di paesi terzi (in primis Iran), che hanno solo quell'obiettivo, senza stare ad analizzare le motivazioni di ciascuno senno' finiamo tra una settimana.
E quando parli di convivenza impossibile, anche qui dimentichi che la popolazione araba in Israele e' generalmente accettata e relativamente integrata con la popolazione ebraica. Mentre dall'altro lato hai gente che decapita bambini in assalti che sono piu' feroci di quelli nazisti degli anni 40. E anche qui non dovrebbe essere una grossa sorpresa per nessuno quando come modello di stato hai il califfato islamico e Salah ad-Din e Maometto come esempi da seguire.