http://www.repubblica.it/esteri/2017...igi-156062824/
Senza il diretto interessato Israele e senza una rappresentanza palestinese, si è tenuta a Parigi la conferenza internazionale sulla pace in Medio Oriente convocata dal presidente francese Francois Hollande, presenti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza Onu e la Lega Araba tra gli altri . Al termine dei lavori, oltre 70 Paesi hanno sottoscritto una dichiarazione comune, con l'esclusione del Regno Unito: il Foreign Office ha espresso "forti riserve" rispetto a una conferenza sulla pace priva delle parti in causa e a pochi giorni dal cambio della guardia a Washington, quando il nuovo presidente degli Usa dovrebbe essere il garante finale di ogni eventuale accordo.Ma la parte migliore viene qua:Quella conferenza - ha concluso il primo ministro israeliano - riflette gli ultimi battiti del mondo di ieri. Il domani avrà un altro aspetto, e il domani è molto vicino": una implicita allusione all'ingresso di Donald Trump alla Casa Bianca. E, a proposito di Trump, a Parigi si è registrata la dura presa di posizione del ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault, che ha ammonito gli Stati Uniti sostendendo che l'eventuale trasferimento dell'ambasciata Usa in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, ventilata dal presidente eletto, avrebbe "conseguenze estremamente gravi". Secondo il capo della diplomazia francese, il nuovo inquilino della Casa Bianca scoprirà che è "impossibile" dar corso alla sua minaccia di trasferire l'ambasciata.Scommetto che noi italiani, come da nostra tradizione storica, faremo le giravolte in direzione di Trump appena questo dirà e faràl ministro degli Esteri, Angelino Alfano ha lasciato soddisfatto il centro convenzioni del Quai d'Orsay per una dichiarazione finale "molto equilibrata", che "si giova di due o tre significativi contributi" della delegazione italiana.![]()