Originariamente Scritto da
Ronin
ho molte conoscenze nei comuni, e tutti quelli che conosco hanno sia l'ufficio edilizia privata che l'ufficio lavori pubblici (salvo quelli sotto i 5000 abitanti, che abbiamo obbligato a centralizzare queste funzioni nelle unioni: si tratta solo di continuare una strada già intrapresa); la gran parte di loro ha anche l'ufficio patrimonio, mediamente diciamo 30 dirigenti per 50 comuni dove basterebbero diciamo 9 dirigenti (per via dei tagli agli investimenti e del crollo del permesso di costruire), di cui solo 3 apicali.
tu mi parli di "ufficio tecnico" ma assai raramente (anzi: mai) si tratta di un assessorato unico; sono più assessorati, ciascuno col suo assessore, il suo dirigente, e i suoi dipendenti (e quasi sempre anche la sua segreteria). certo non nel comune di morterone
, ma ti garantisco che già nella fascia 3000-5000 ce ne sono a bizzeffe, non parliamo di quella 5000-15000. dimensionamenti che avevano un senso quando mangiavamo 9 ettari al secondo di costruito, mica dico di no.
se venisse fatto l'accorpamento di cui parlo, si risparmierebbe la retribuzione aggiuntiva di posizione di 27 dirigenti su 30, 21 dirigenti su 30 sarebbero disponibili per fare cose utili (mantenendo per gli altri un carico di lavoro molto inferiore a quello degli anni del boom edilizio) e soprattutto avremmo 29 (ma si potrebbe puntare a 47-48
) assessori a spasso. non capisco perchè parli di "delicatezza" che verrebbe in qualche modo brutalizzata. la centralizzazione sarebbe solo a livello di responsabilità organizzative e politiche, il numero di dirigenti rimarrebbe comunque elevato.
se hai mai visto un dirigente di comune recarsi sul territorio per controllare che i lavori rispettino il permesso di costruire, allora alzo le mani io, sono io che vivo in un luogo sfortunato; qui in 99 casi su 100 (che non siano proprio il nuovo centro direzionale-commerciale supergigante) guardano soltanto i documenti. un lavoro che possono tranquillamente svolgere seduti in una sede centralizzata.
anzi, avresti l'ulteriore vantaggio che le pratiche sarebbero esaminate da un pool di esperti multidisciplinare, in grado di disporre di specialisti (es. uno esperto di acustica, uno di energetica, uno di geologia, ecc.), mentre oggi ciascuno di quei dirigenti ha una vaga infarinatura di tutti gli infiniti argomenti che si dovrebbero conoscere. un salto di professionalità enorme, di cui sarebbe proprio la "delicatezza" ad essere la prima beneficiaria.
prova ne sia che tutti i ragazzi giovani che abbiamo tirato su qui da noi in azienda usl, appena hanno acquisito abbastanza conoscenze per vincere un bando comunale ci hanno mollato e non sono più tornati (e hanno fatto bene: stesso stipendio con metà lavoro e il doppio di prospettive di carriera, e quando arrivano negli enti locali senza sbattersi troppo sembrano dei marziani, abituati ai nostri ritmi e alla complessità dei nostri lavori).
sacche di questo genere ce ne sono anche in sanità, eh. pensate all'assurdità della presenza di un medico radiologo in ogni TAC, risonanza e radiologia, quando l'esame è svolto interamente dal tecnico, il referto è elettronico e la lettura e archiviazione viene fatta direttamente su supporto informatico (non ci sono più le lastre).
raggruppa i 10 migliori radiologi in un centro unico regionale, fagli confluire tutte le analisi, e avrai ottenuto non solo centinaia di stipendi da radiologo utilizzabili per fare qualcosa di più utile, ma anche un miglior servizio per i pazienti, che avranno i loro referti compilati da un pool di super-esperti che si confrontano tra loro, invece che da un medico di provincia. ed è soltanto un piccolo esempio di quelle sacche di privilegio acquisito in cui la "classe diGErente" del paese si crogiola al riparo dalla furia della modernità; e col gusto aggiuntivo di vedere i poveracci che
li difendono