per coloro che pensano che in sanità "si sta procedendo" all'informatizzazione, lasciatemi riportare questo aneddoto: nel marzo 2015 è scattato l'obbligo dell'emissione della fattura elettronica alla PA, quindi tutti i fornitori si sono dovuti attrezzare per emettere e ricevere dalla PA fatture e note di credito in formato elettronico con firma digitale e conservazione sostitutiva, con i relativi costi. cosa buona e giusta, se ne derivasse un aumento dell'efficienza del sistema. MA si sono dimenticati di scrivere che anche la gestione doveva essere informatizzata, sicchè la quasi totalità delle PA e in particolare del SSN riceve la fattura elettronica, dopodichè la stampa e la da cartacea al dirigente che deve liquidarla, perchè la procedura di contabilità non gestisce la firma digitale e quindi il dirigente la deve firmare a mano: e una volta firmata va ovviamente conservata in cartaceo. la nostra azienda è arrivata a superare questa procedura arcaica (il sottoscritto su questo tema ha rischiato anche un procedimento disciplinare, con tanto di riunione massonica con il mio superiore costretto al rientro anticipato dalla montagna per evitare il peggio, altro che autostima ipertrofica...) soltanto nell'agosto di quest'anno. molte altre sono tuttora indietro, tanto è vero che nella finanziaria è previsto l'obbligo per le ASL dal 2019 di informatizzare l'intero ciclo passivo.
un'azienda che non gestisce informaticamente neppure le fatture (in una grande ASL sono centinaia di migliaia l'anno...), l'informatica non sa neppure che cosa sia, questa è la verità, altro che "pian piano si sta facendo". ovviamente senza informatizzazione non esiste neanche controllo del rispetto della legge, perchè per il controllo anche solo a campione della carta occorrerebbero risorse umane terrificanti.