Questa la timeline pubblicata dal Corriere della Sera

http://www.corriere.it/timeline/este...ulio-regeni/#9


Non so chi fosse questo Regeni, se davvero una spia, come pare sia stato ritenuto, o solo uno che ha ritenuto opportuno andare in un paese bello incasinato a mettersi contro un governo che farà sicuramente schifo, come tanti altri limitrofi o meno, ma almeno evita che vi sia un'altra Libia anarchica nel nordafrica, peraltro con più del decuplo di abitanti.

Fatto sta che l'hanno accoppato in circostanze piuttosto violente. Ora l'Italia cosa deve fare? Ci sono le commesse (miliardi solo per lo sfruttamento del giacimento Zohr), c'è la morte controversa di un cittadino. Se la condotta sarà simile a quella tenuta per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, credo che di questo Regeni nel corso di qualche mese non si ricorderà più nessuno.

Poi c'è chi, come Luttwak, sostiene che in assenza di prove certe sui colpevoli dell'omicidio, si dovrebbe cominciare a stare zitti da subito.

Luttwak: “Giulio Regeni? Magari l’ha ucciso un’amante…”

"E’ vietato assolutamente picconare il governo egiziano – ammonisce Luttwak – perché è quello che ha salvato l’Egitto e anche l’Europa dal regime dei Fratelli Musulmani, la più grossa minaccia esistente. Il governo egiziano ci sta proteggendo. E’ più che un alleato per l’Italia, una barriera protettiva, una diga. Un disappunto, una critica o qualsiasi dichiarazione italiana che eroda l’Egitto sono irresponsabili. Il governo italiano non deve dire niente".


ROMA – “Giulio Regeni ammazzato dai servizi segreti egiziani? Questa è mera speculazione, non sappiamo assolutamente niente su questi servizi segreti, che sono un’entità su cui non c’è nessuna informazione. Magari Regeni è stato ucciso da un’amante, da un poeta o da chissà chi”. Sono le parole choc pronunciate dal politologo americano Edward Luttwak ai microfoni de La Zanzara su Radio 24, sulla tragica morte di Giulio Regeni, il giovane ricercatore universitario ucciso in Egitto.

“E’ vietato assolutamente picconare il governo egiziano – ammonisce Luttwak – perché è quello che ha salvato l’Egitto e anche l’Europa dal regime dei Fratelli Musulmani, la più grossa minaccia esistente. Il governo egiziano ci sta proteggendo. E’ più che un alleato per l’Italia, una barriera protettiva, una diga. Un disappunto, una critica o qualsiasi dichiarazione italiana che eroda l’Egitto sono irresponsabili. Il governo italiano non deve dire niente”.

E aggiunge: “Gli italiani sono liberi di viaggiare dove vogliono, sono liberi di esprimersi come vogliono, sono anche liberi di scrivere per Il Foglio o per Il Manifesto, però quando loro fanno queste cose ci sono conseguenze. Il governo italiano deve solo intervenire solo quando c’è una violazione dei diritti umani dalle autorità e non cominciare ad accusare un regime sulla base di nessun fatto”.

Luttwak poi rincara: “Tutti facciamo cose pericolose e irresponsabili e prendiamo rischi. Quando però io prendo un rischio, ad esempio quando faccio SCUBA (immersione subacquea, ndr), non chiedo certo a un governo di compromettere i suoi interessi per quello che succede a me qualora io muoia. Le indagini sulla morte di Regeni? Il governo italiano può agire in maniera amministrativa, senza nessuna pubblicità o dichiarazioni ufficiali di ministri che possano suonare come critiche al governo egiziano”.