Dati incrociati sul PIL imho sono molto molto poco affidabili, per questo genere di analisi.
Per far funzionare l'infrastruttura pubblica di un territorio ho bisogno di un certo numero minimo di persone/strutture.
E questo indipendentemente dalla ricchezza del territorio.
Il dato più ragionevole per analizzare la dimensione della struttura pubblica rispetto al territorio è la percentuale di dipendenti pubblici rispetto agli abitanti.
Poi vanno valutati gli impatti di eventuali particolari caratteristiche del territorio o delle economie locali (ad esempio: nel lazio ci sono tutti i ministeri, è normale che abbia un numero di dipendenti pubblici in proporzione superiore ad altre regioni. Oppure una regione fortemente montuosa potrebbe richiedere una infrastruttura più capillare, distribuita e quindi con possibili duplicazioni evitabili altrove).
Ecco, fatta questa premessa e tenuto conto del fatto che la Lombardia ha un PIL 10 volte tanto quello della Calabria, viene da se che da un dato che incrocia spesa pubblica e PIL la Lombardia risulterebbe enormemente avanti alla Calabria anche se avesse una infrastruttura pubblica in proporzione molto più numerosa, costosa e meno efficiente della Calabria (cosa che non è, ovviamente. Ma era per far capire).
Idem la statistica uscita tempo fa sugli occupati calabresi: un dipendente su 5 lavora nel pubblico.
Che detta così fa subito pensare, specie se si vive in un territorio "ricco" e pieno di opportunità di lavoro nel privato, ad una regione seppellita da dipendenti pubblici in ogni angolo di strada.
Invece è semplicemente un territorio povero, in cui buona parte dei pochi lavori buoni che si trovano sono nel pubblico.
D'altronde, per la premessa fatta prima, data una percentuale minima di gente che deve lavorare nel pubblico per far funzionare la struttura, viene da se che in un territorio ricco e pieno di opportunità la sua incidenza sarà minore che non in un territorio povero.
E questo indipendentemente dall'efficienza dell'apparato pubblico.
Occhio, non sto assolutamente dicendo che non ci siano problemi di inefficienza al sud, che non ci siano situazioni assolutamente da rivedere (vedi Sicilia... che non a caso viene sempre presa come esempio del sud sprecone nel pubblico. Ma per dire, sapevi che la Campania ha meno impiegati in percentuale rispetto alla media nazionale?), e che l'intervento non debba essere strutturale e su più livelli.
Sono assolutamente d'accordo che l'assistenzialismo non sia la soluzione, e che la priorità sia combattere mafie e clientelismi e garantire il più possibile che i soldi spesi siano spesi bene, senza sprechi e senza buchi neri in cui spariscono magicamente.
Ma dovete anche entrare nell'ottica che se ho una parte di nazione molto più povera dell'altra è assolutamente normale che debba riservarle degli investimenti particolari, se ho intenzione di ridurre il gap.
Un sud povero è un freno, ma un sud che si rilancia è un bene per tutta la nazione.
La Germania post unione ha speso (e sta ancora spendendo) vagonate di soldi per l'est... che ancora non è arrivato (e chissà se e quando ci arriverà) ai livelli dell'ovest. Ma passi avanti ne ha fatti.
Poi uno può pure dire "sticazzi della Calabria, mi faccio i fatti miei e bon", che ci sta ed è pure una cosa comprensibile
Però parliamo di una cosa diversa.
Il problema è che per decenni si è detto "diamo i soldi al sud poverino che si devono sviluppare", e invece niente.
Il padano medio può dare la colpa alla mafia, ai teroni, ai politici (questi ultimi in buona parte teroni, tra l'altro). Sia di chi sia la colpa, il dato rimane: dal dopoguerra soldi a pioggia al sud, risultati zero. Al che uno dice e allora sticazzi.
Te la faccio che la può capire anche un bambino.
Se fai il dipendente ti ritrovi un lordo da manager rampante e un netto in busta da raccoglitore di pomodori. Se poi uno si va a vedere il costo aziendale ci sarebbe da mettere mano alla pistola.
Se fai il libero professionista guadagni un tot all'anno per legge, perchè si. E sticazzi se ci sono difficoltà, congiunture o crisi varie. Ti pigli pure il tuo bel voto in pagella le tasse sono quelle, in anticipo e muto.
Così, per tutta Italia.
E non mi sembra che nessuno stia a cagare il cazzo ad ogni piè sospinto, ed abbaiare alla luna stato ladrone stato canaglia, per ogni merdata che tira fuori il governo.
Tra l'altro c'è anche chi con santa pazienza stia cercando di spiegarti che la situazione è LEGGERMENTE più complessa del Nord che produce e il Sud che ruba. Poi oh, se non ti convinci ce ne faremo una ragione.
il senso del mio intervento è stato ben riassunto da Caesarx. Ma va bene così, non dobbiamo pensarla per forza allo stesso modo. Solo un appunto Bobo.
A. la maggior parte della popolazione italiana risiede dove il PIL è più alto (ma va?)
B. i cittadini di serie B per lo Stato sono quelli del nord, cui vengono riservate (da anni) decisamente meno risorse pro capite che al sud. Molte meno. Lo sbilancio di risorse è inaccettabile, da decenni. Alla luce di questi numeri oggettivi (non come la Svimez) nasce il malumore al nord e la richiesta di autonomia differenziata, per lo meno di gestione di una minima parte delle proprie risorse, di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, come previsto dalla Costituzione
Non ho interesse a continuare la cosa con chi - parer mio - non vuole vedere la cosa. Amen. D'altra parte non la vuole vedere molta gente
Ultima modifica di Frappo; 09-09-19 alle 07:31
Secondo me invece che continuare a dare soldi al sud come si è fatto dal dopoguerra in poi, potrebbe essere più utile allo sviluppo dello stesso usare gli stessi fondi per sgravi fiscali. Cioè invece di regalare soldi, regali credito. Se aprire un'azienda al sud costasse la metà che al nord (e meno che in altri paesi europei) e la tassazione sul lavoro dipendente fosse inferiore, vuoi vedere che calerebbe il nero (tra non pagare tasse illegalmente e non pagare tasse legalmente meglio la seconda, no?) e aumenterebbero gli investimenti privati e magari qualcuno inizierebbe a trasferirsi verso sud invece che verso nord. Anche perché i finanziamenti è facile che se li intaschi qualcuno, coi soliti giri di corruzione, le mancate entrate sono un po' più difficili da rubare
Le special economic zones sono una pratica ormai abbastanza diffusa in molti paesi del mondo, si potrebbe fare anche da noi, magari partendo da un'area limitata come una provincia del sud.
Se ci fosse una economia forte io preferirei di gran lunga vivere in Sicilia che nell'umidità padana![]()
Ultima modifica di Lars_Rosenberg; 09-09-19 alle 08:16
E chi l'ha detto? È una scelta tua.
Anche ora se vai negli Emirati Arabi paghi 0% di tasse... In base alle tue preferenze decidi cosa è meglio per te.
Il compito dei governi è favorire lo sviluppo economico, dando delle opportunità. Poi sta a te decidere se vuoi coglierle o no.
Un nostro connazionale ora potrebbe risponderti "Quindi dovrei chiudere baracca qui a Gioia Tauro per aprirla a Milano?"![]()
Una azienda che si spostasse da nord a sud per gli sgravi fiscali, non sarebbe certo una azienda destinata a durare.
Il progetto per il rilancio del sud non può essere un progetto teso a rendere meno conveniente il nord, non ha alcun senso.
Andrebbero attirati capitali esteri, aziende estere, personale estero.
Tuttavia il paese non è attrattivo da quel punto di vista. E non tutto ha a che fare con la quantità di tasse pagate, gran parte è dovuto a giustizia, burocrazia e istruzione.
Il Sud è comunque un sistema debolissimo, ma stabile.
Ha un suo equilibrio, è molto aggressivo nei confronti dei cambiamenti.
Non è solo una questione di creare indotto/lavoro, ma di inserirsi in un contesto sociale in cui anche un nuovo bar finisce col provocare violenza.
Aprire una strada o meno attraverso una certa zona provoca "combustioni spontanee", come per magia.
In base a cosa dici che ai cittadini del nord sono riservate meno risorse di quelle del sud? Al di là che in linea di principio è giusto (proprio come succede con i fondi europei), ma ciò non avviene.
Ho letto diversi articoli dove è emerso che soprattutto negli ultimi anni di crisi, lo Stato abbia fatto investimenti e "grandi opere" essenzialmente al nord aumentando la spaccatura profonda di questo Paese.
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Un conto è chiudere per andare all'estero (e già lo fanno da anni) un altro è chiudere a Milano per aprire a Palermo.
Nel primo caso crei un danno erariale allo stato per fargli aprire gli occhi, nel secondo sposti un problema facendo contento lo stato e nel frattempo però crei comunque un danno erariale...
L'hanno già fatta. Risultato: le ditte serie hanno chiuso e riaperto al nord. Le ditte meno serie hanno continuato a chiedere ulteriori sussidi.
Il tutto perché, benché al nord ci sia l'umidità e la nebbia, la maggioranza dei malati si trova al sud. Roba da lavorare 1 giorno e stare a casa 4.
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intendi questo?
https://www.mise.gov.it/index.php/it...ezzogiorno-pon
E' solo l'ultimo della serie, ci han già provato più e più volte, e se non erro tutt'ora hai delle agevolazioni non indifferenti.
Il problema è che magari l'azienda la apri anche con l'aiuto dello Stato, ma poi devi produrre qualcosa, e produrlo bene.
E' ben noto che esistono delle eccellenze anche al sud, es. nel mio settore (tessile) sono molto ben considerati i ricamifici pugliesi, ma ci sono stati casi in cui la produttività era così ridotta rispetto ad altre zone che si è preferito spostarsi altrove (anche in UE), seppure con costi del personale più elevati, per via appunto della differente efficienza.
Uno dei problemi ben noti nel settore dell'automotive.
in ogni caso inutile stanziare fondi (tipo quelli europei) se poi non vengono usati bene oppure proprio nemmeno usati (https://www.econopoly.ilsole24ore.co...id=96_8eZUU2ed)
e la soluzione non può essere sempre e solo il settore pubblico. C'è uno sbilanciamento assurdo tra dipendenti pubblici/privati tra nord e sud:
ma imho un argomento da analizzare con più attenzione riprendendo anche parte di quel che scriveva Bobo, c'era un articolo interessante dell'osservatorio CPI che dovrebbe essere reperibile facilmente.
Resta il fatto che pensare di risolvere i problemi del mezzogiorno con assunzioni di massa di statali è una follia. Per tutti.,
è solo una tabella, ne trovi quante ne vuoi anche su altri aspetti.
L'opposizione all'autonomia differenziata (prevista dalla Costituzione più bella a giorni alterni) è pretestuosa, ma c'è chi preferisce ascoltare il capo della Svimez che dice che "l’autonomia è un tentativo di colpo di Stato"
ma fino a ieri non c'erano da trovare 900 mld x evitare l'aumento dell'iva? oggi invece leggo di abbassamento delle tasse, salari minimi, nessun proposito di eliminare il reddito di cittadinanza. Abbiam trovato il petrolio o quelli del PD raccontavano balle fino all'altro ieri?
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Io boh. Lo scenario lacrime è sangue era adeguatamente alimentato dal governo gialloverde stesso, e a parte timide dichiarazioni tipo "le domande sono state minori del previsto, quindi non pesano così tanto" non ricordo particolari smentite riguardo i conti non così disastrati.
Quindi se questa era la situazione, perché non affrettarsi a smentirla invece di alimentare le voci?
Certo c'è anche la possibilità che anche questo governo voglia fare debito a tutto spiano![]()
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