Kayato quello che dici non è del tutto sbagliato, sbagli solo a pensare che siano questioni in cui la presenza dello stato è richiesta nelle "piccolezze", non si tratta di piccolezzenella GDO, se non accetti la clausola del trasferimento non vieni assunto, punto e stop. E' una clausola che nella teoria ha una sua funzione sensata (un punto vendita ha carenza d'organico, ti mandano in un'altra sede nella tua zona, ci sta e non c'è nulla di male), nella pratica diventa un'arma che l'azienda può usare contro di te per spedirti in culo al cristo senza che tu possa rifiutare, pena il licenziamento (con giusta causa).
Quindi bisogna fare un attimo pace col cervello, perché capisco il discorso che se non vanno bene alcune clausole lavorative uno rifiuta il lavoro, ma a quel punto non stanno in piedi nemmeno i cazzi dei lavoratori troppo choosy e che non vogliono lavorare. Ci dev'essere un punto d'incontro a metà strada tra la retorica del lavoratore bamboccione che non vuole sporcarsi le mani e quella del lavoratore che deve accettare ogni singola inculata propinata.
Comunque, no, ricordi maleho fatto UN giorno di malattia, avvisando, ma il mio non rinnovo era già deciso nel momento in cui la direttrice (appena rientrata) ha scappellato fortissimamente ordinando un quintale di roba di cui già il magazzino era pieno. E coincidenza vuole che quella stessa direttrice sia stata spostata alla filiale sotto al posto dove lavoro ora, dove ho visto anche altri ragazzi e ragazze che lavoravano con me ai tempi... ma non i due tizi che assieme alla direttrice avevano accesso agli ordini del magazzino, a voler pensar male direi che sono casualmente stati lasciati a casa o trasferiti nella filiale di nuova apertura in culo al cristo che veniva usata come spauracchio
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A parte la collusione tra sindacati e aziende, che è storicamente ovvia, difficilmente i sindacati si muovono per primi. Anzi, mai, dove lavoro ora tre ex dipendenti hanno denunciato ai sindacati di aver lavorato in nero, e nessuno degli altri dipendenti (per esempio) è stato contattato dai sindacati in merito, se vuoi che i sindacati agiscano dev'essere il dipendente a muoversi in prima persona. Il caso dei 14 minuti del Bennet (che è ampiamente documentato dai giornali, si parla mi sembra del 2007 o giù di lì) si è protratto per anni per una cosa dimostrabile in cinque minuti semplicemente guardando gli orari delle timbrature elettroniche, nessuno sano di mente penserebbe che 100+ dipendenti alla volta di loro spontanea iniziativa hanno timbrato proprio 14 minuti prima dell'orario d'inizio ogni giorno, per annie dopo che la ragione è stata riconosciuta ai dipendenti di quella singola filiale, nessuno ha più controllato le altre filiali.
Tra l'altro, nelle catene di supermercati gli ispettori del lavoro girano piuttosto regolarmente. Arrivano, prendono un caffé col direttore e se ne vanno (stessa cosa che succede dove lavoro ora con l'omino della SIAE)e non solo, sono ispettori che girano un po' in tutte le catene, non in una specifica. Questo vuol dire che il lavoratore piantagrane (che va per vie legali, ad esempio) del Bennet viene poi segnalato dall'ispettore al direttore dell'Auchan, dell'Esselunga, della LIDL eccetera nel corso dei propri giretti, perché si sa, parlando la cosa "salta fuori". Come lavoratore, hai il rischio concreto di essere tagliato fuori da tutto quel ramo lavorativo perché tutti i supermercati della zona vengono a sapere che sei quello che ha piantato grane.
Poi parlando di pratiche spudorate, alcune sui giornali ci finiscono anche, tipo il caso della commessa che si è pisciata addosso davanti ai clienti perché in tutto il turno non ha avuto il permesso dalla responsabile di andare al cesso, o la dipendente IKEA (con figlio disabile a carico) che dopo un decennio di servizio è stata licenziata per aver accumulato richiami perché nel corso del turno ha osato andare in bagno non ricordo se due o tre volte in alcuni giorni - e questa figura proprio come causa del licenziamentorobe abbastanza dei matti.
Basta far presente che nella stragrande maggioranza dei casi, i commessi GDO non prendono l'indennità di cassa in busta paga nonostante facciano operazioni di cassa (che non potrebbero fare), e a nessuno la cosa sembra preoccupare minimamente, sindacati in primis che sono ben consci della situazione![]()