Il governo del Conte (I) di Pentapadania Il governo del Conte (I) di Pentapadania - Pagina 505

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Discussione: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

  1. #10081
    Moderatore L'avatar di Ghost
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Citazione Originariamente Scritto da anton47 Visualizza Messaggio
    ma fatemi capire:
    - secondo la sinistra la laurea dovrebbe essere un requisito indispensabile per avere il diritto di voto
    - secondo la sinistra non avere la laurea è un requisito indispensabile per diventare ministro
    c'è qualcosa che non mi quadra...
    Il fatto che ti sia già stato detto e spiegato che nessuno ha mai parlato di laurea, ma di cultura, e che tu insista nel non capirlo, rende bene l'idea del perché il diritto di voto a tutti sia deleterio. Ah, nel dubbio, come dici tu, la mia è una iperbole, se non lo capisci sei di sinistra

  2. #10082
    ¯\_(ツ)_/¯ L'avatar di ZTL
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Argomenti fantoccio come se piovessero
    Citazione Originariamente Scritto da Sinex/ Visualizza Messaggio
    ti stai già sborrando in mano e ti prepari con gli esercizi di apnea per uralre "VE L'AVEVO DETTOOOOO HAHAHAHAAH" mentre l'onda d'urto ti strappa le carni dalle ossa?

  3. #10083
    Disagio&Disagi, Inc. L'avatar di Moloch
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    ma perché cazzo non lo mettete in ignore, io non mi capacito

  4. #10084
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Citazione Originariamente Scritto da ZTL Visualizza Messaggio
    Argomenti fantoccio come se piovessero
    Al netto delle montagne di balle che stanno raccontando in questi giorni, è vero...

  5. #10085
    Giù nel gargaroz L'avatar di Kemper Boyd
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Citazione Originariamente Scritto da sacramen Visualizza Messaggio
    Al netto delle montagne di balle che stanno raccontando in questi giorni, è vero...
    Ma e' vero cosa

    E' il solito giochino di generalizzare e mettere tutto in un secchio: se io adesso non mi scaglio contro il titolo di studio di qualche ministro, allora mi viene rinfacciato che QUALCUN ALTRO CHE NON ERO IO in passato giocava a deridere la gente in base al titolo di studio, ma visto che secondo lui sta dalla mia stessa parte, allora io devo essere responsabile di quello che quel qualcun altro diceva e comportarmi di conseguenza. E' la definizione di argomento fantoccio.

  6. #10086
    Senior Member L'avatar di anton47
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio
    ma perché cazzo non lo mettete in ignore, io non mi capacito
    e perché non mi ci metti tu? genio
    ma non eri quel simpaticone che sparava spiritosaggini sceme su una poveraccia appena morta per un tumore al cervello?
    e hai ancora il coraggio di blaterare?

  7. #10087
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio
    Ma e' vero cosa

    E' il solito giochino di generalizzare e mettere tutto in un secchio: se io adesso non mi scaglio contro il titolo di studio di qualche ministro, allora mi viene rinfacciato che QUALCUN ALTRO CHE NON ERO IO in passato giocava a deridere la gente in base al titolo di studio, ma visto che secondo lui sta dalla mia stessa parte, allora io devo essere responsabile di quello che quel qualcun altro diceva e comportarmi di conseguenza. E' la definizione di argomento fantoccio.
    Infatti, è vero
    Ho solo specificato il contorno visto che stanno raccontando una montagna di balle per fare resuscitare il PD, una campagna mediatica di tale portata che manco Goebbels dio santo...
    Ultima modifica di sacramen; 07-09-19 alle 12:16

  8. #10088
    Il Paparazzo L'avatar di Chiwaz
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Io comunque mi sto salvando chi dice cosa, sono sicuro che al prossimo cambio di governo tornerà molto utile

  9. #10089
    The Baluba L'avatar di Frappo
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Io comunque mi sto salvando chi dice cosa, sono sicuro che al prossimo cambio di governo tornerà molto utile



  10. #10090
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Io comunque mi sto salvando chi dice cosa, sono sicuro che al prossimo cambio di governo tornerà molto utile
    E che te ne fai, tanto fra 2 anni avremo Maybecoso passato al PD a furia di lavaggio al cervello...
    Piuttosto guarda cosa dicevano i PDini a gennaio e cosa dicono oggi, capisco la politica ma qua siamo al facepalm brutale

  11. #10091
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Io comunque mi sto salvando chi dice cosa, sono sicuro che al prossimo cambio di governo tornerà molto utile
    volevo farlo io ma tranquillo che tanto quando glielo farai notare, con la loro solita immotivata spocchia del cazzo ti diranno che non capisci un cazzo

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  12. #10092
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Basterebbe tirare fuori commenti al vetriolo contro gente che ha decenni di CV, ma niente laurea/diploma.
    Tanto è tutto online, no?

    Ve lo dico io qual è il problema.
    Quando devi fare la parte del populista che si scaglia ciecamente contro l'elite privilegiata, un personaggio del genere è come acido in faccia.
    Non si può perdonare alla sinistra radical chic di aver candidato e nominato una che a 15 anni si spaccava la schiena nei campi
    Citazione Originariamente Scritto da Sinex/ Visualizza Messaggio
    ti stai già sborrando in mano e ti prepari con gli esercizi di apnea per uralre "VE L'AVEVO DETTOOOOO HAHAHAHAAH" mentre l'onda d'urto ti strappa le carni dalle ossa?

  13. #10093
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Citazione Originariamente Scritto da ZTL Visualizza Messaggio
    Basterebbe tirare fuori commenti al vetriolo contro gente che ha decenni di CV, ma niente laurea/diploma.
    Tanto è tutto online, no?

    Ve lo dico io qual è il problema.
    Quando devi fare la parte del populista che si scaglia ciecamente contro l'elite privilegiata, un personaggio del genere è come acido in faccia.
    Non si può perdonare alla sinistra radical chic di aver candidato e nominato una che a 15 anni si spaccava la schiena nei campi
    Infatti, è vero.
    Com'è vero che son coglioni quelli che dicono che per votare serve minimo l'università.
    Due facce della stessa merda...

  14. #10094
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Citazione Originariamente Scritto da sacramen Visualizza Messaggio
    Infatti, è vero
    Ho solo specificato il contorno visto che stanno raccontando una montagna di balle per fare resuscitare il PD, una campagna mediatica di tale portata che manco Goebbels dio santo...
    E la peppa, mettiamo in mezzo Goebbels addirittura?

    Qualche esempio di questa immane campagna mediatica, tanto per capire?

    No, perchè al 15 di Agosto i numeri erano questi qui:

    Par condicio, Salvini è il politico più presente in tv: suoi un terzo degli interventi su Mediaset, primo anche su Tg2, Tg3, Sky e La7

    Secondo i dati pubblicati da Agcom e riferiti al mese luglio, anticipati da Il Manifesto, Matteo Salvini è stato ospitato nei servizi dei telegiornali più di tutti gli altri esponenti politici e istituzionali. Solo al Tg1, il leader del Carroccio deve cedere qualche minuto a Luigi Di Maio, mentre risulta poco dietro il premier Conte su RaiNews24. Esemplificativo il caso Mediaset, dove su TgCom24 nel mese di luglio ha parlato per ben 6 ore, a Studio Aperto ha ottenuto il 35% delle presenze e sui programmi extra tg di Rete 4 ha doppiato il minutaggio del secondo classificato, Vittorio Sgarbi
    di F. Q. | 15 Agosto 2019

    Presenzialismo a reti unificate. Che diventa quasi monologo sui canali Mediaset. Matteo Salvini è di gran lunga il politico che parla di più durante i telegiornali, guadagnandosi un buon minutaggio anche nei programmi di approfondimento. Più di Giuseppe Conte, più di Sergio Mattarella, più degli altri componenti del consiglio dei ministri o dei capi politici Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti. È quanto emerge dai dati pubblicati dall’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom), anticipati da Il Manifesto, sulla presenza dei partiti e degli esponenti politici in televisione dal 1 al 31 luglio 2019. La sovraesposizione del leader della Lega è dovuta soprattutto al duplice ruolo di capo del Carroccio e di ministro che gli consente – come accade al collega Luigi Di Maio – di essere presente in classifica nella sua doppia veste. Solo che, in alcuni casi, riesce addirittura a doppiare il minutaggio dell’altro vice premier.

    Il dominio televisivo di Salvini è significativo nel Tg2, dove tutti gli interventi del ministro dell’Interno messi insieme, nel mese di luglio, hanno toccato quota 24 minuti e 23 secondi, il 16,76% del totale fra i soggetti politici interpellati. Basti pensare che il premier Giuseppe Conte ha parlato per 14′ e 35” (il 10,03%) e l’altro vice premier, Luigi Di Maio, ha avuto solo l’8,11% dello spazio. Più staccati Sergio Mattarella (5,15%) e Nicola Zingaretti (4,96%). La presenza di Salvini spicca anche al Tg3, dove a luglio ha parlato per 9′ e 54” (il 10,80% del totale) ma non molto più di Di Maio (10,38%) e di Giuseppe Conte (9,60%); i due vice premier si invertono al Tg1, dove il capo politico del M5s si è guadagnato ben 22′ e 02” di intervento, con il 10,30% del totale, poco più di Salvini che si è “fermato” a 20′ e 55”, il 9,77% di tutti gli interventi. È l’unica tv dove si è sentito di più. Su RaiNews24, infine, la spunta a sorpresa Giuseppe Conte: 16,92% contro il 12,55% di Salvini e il 6,03% di Di Maio.

    Il leader della Lega non teme invece concorrenza sulle reti Mediaset. Sul Tg4, poco meno di un terzo degli interventi dei politici è riservato a Matteo Salvini, il 29,16% (oltre 1 ora e mezza), quasi il doppio di quanto riservato a Giuseppe Conte (53′ e 28”, il 15,92%) e soprattutto quasi 4 volte lo spazio lasciato a Luigi Di Maio, che con il suo 8,03% è arrivato a parlare a luglio per “soli” 25′ e 38”, un minuto in più di Silvio Berlusconi. Al Tg5 cambiano un po’ le proporzioni, ma la sostanza è la stessa: il 17,60% dello spazio è di Salvini, l’11,38% è di Conte e il 9,30% è di Di Maio. Ma è a Studio Aperto dove il monologo di Salvini si concretizza. Il capo della Lega viene battuto solo dal ministro dell’Interno: insieme superano quota 42 minuti, arrivando al 35,51%, contro il 15,89% di Silvio Berlusconi e il 3,34% di Luigi Di Maio (appena 3′ e 48” per l’altro vicepremier). Stessa cosa su Tgcom24, dove Salvini a luglio ha parlato per poco più di 6 ore, mentre Di Maio ha superato di poco le 2 ore, e nei canali di approfondimento di Rete 4, dove Salvini doppia il minutaggio del secondo classificato, Vittorio Sgarbi.

    Riguardo ai canali all news, il capo della Lega primeggia anche su Sky, con 2 ore e 47 minuti contro le 2 ore e 4 minuti di Giuseppe Conte e l’ora e 52” di Di Maio: sul canale in chiaro della tv di Murdoch, spazio anche a Nicola Zingaretti, che è riuscito a parlare per 1 ora e mezza precisa. Poi c’è il caso La7: il telegiornale diretto da Enrico Mentana non dedica molti minuti ai politici, ma anche qui Matteo Salvini conquista il primo posto, essendo riuscito a parlare per poco più di 10 minuti (15,38%) contro i 6′ e 17” di Giuseppe Conte e gli oltre 4′ di Luigi Di Maio; nelle tante trasmissioni di approfondimento della tv di Cairo, invece, il leader della Lega a luglio ha avuto 2 ore e 16 minuti di spazio, contro l’ora e 42 minuti di Luigi Di Maio
    Magari ero distratto io, ma non mi è sembrato di sentirti parlare contro i "media che tirano la volata a salvini" nei mesi scorsi.
    Partecipavo nulla, ma ogni tanto leggevo qui dentro.

    E la sovraesposizione del ministro dell'interno/capo della lega/dj è stata evidentissima sin da prima della nascita del governo giallo-verde... anche senza i numeri dell'AGCOM a certificarlo.

    - - - Aggiornato - - -

    Citazione Originariamente Scritto da ZTL Visualizza Messaggio
    Basterebbe tirare fuori commenti al vetriolo contro gente che ha decenni di CV, ma niente laurea/diploma.
    Tanto è tutto online, no?

    Ve lo dico io qual è il problema.
    Quando devi fare la parte del populista che si scaglia ciecamente contro l'elite privilegiata, un personaggio del genere è come acido in faccia.
    Non si può perdonare alla sinistra radical chic di aver candidato e nominato una che a 15 anni si spaccava la schiena nei campi
    Quoto.

    Citazione Originariamente Scritto da sacramen Visualizza Messaggio
    Infatti, è vero.
    Com'è vero che son coglioni quelli che dicono che per votare serve minimo l'università.
    Due facce della stessa merda...
    Si, ma non mi sembra che generalmente la cosa venga proposta in questi termini.

    Da chi propone questa cosa, che è cmq una robba impraticabile, si parla di un "esame" sulla base del quale viene normalizzato il tuo voto.
    Che non ha nulla a che vedere col titolo di studio.

    Potresti avere la terza media ed essere molto più informato su istituzioni e fatti politici di uno che ha tre lauree.
    Ultima modifica di Bobo; 07-09-19 alle 14:16

  15. #10095
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Citazione Originariamente Scritto da Bobo Visualizza Messaggio
    E la peppa, mettiamo in mezzo Goebbels addirittura?

    Qualche esempio di questa immane campagna mediatica, tanto per capire?

    No, perchè al 15 di Agosto i numeri erano questi qui:



    Magari ero distratto io, ma non mi è sembrato di sentirti parlare contro i "media che tirano la volata a salvini" nei mesi scorsi.
    Partecipavo nulla, ma ogni tanto leggevo qui dentro.
    Ma se fino ad un mese fa era "La Catastrofe"™ Tiravano Salvini? Gli tiravano merda vorrai dire...
    Secondo te perché è sceso lo spread? Merito del PD e del fatto che finalmente c'è gente responsabile. Non hanno ancora fatto nulla di nulla ma sembra abbiano risollevato le sorti italiane solo con la presenza.
    In Europa ADESSO faremo sfaceli, ci consentiranno una flessibilità che scansate...
    Ieri sera Padoan ha avuto una faccia da culo paurosa nel dire che fino ad un mese fa la strada era in salita mentre adesso sarà in discesa.
    Ma dove? Dall'alto di quale prospettiva?
    La finanziaria? Serviranno 23 mld solo per l'iva... Tria e Cottarelli dicono che ne bastano anche 15 perché i conti sono meglio di quanto prevedevano invece no, 8mld in più sulla fiducia SOLO PER L'IVA. La manovra complessiva sarà di 35 mld...
    Ed il debito pubblico che l'anno scorso era qualcosa di imprescindibile? Adesso no?

    Stanno bombardando di buone notizie insulse dopo un anno di "Catastrofe"™ insulsa.
    O è una presa per il culo fotonica oppure stanno facendo di tutto per mettere in buona luce il PD.
    Che ovviamente aveva lavorato benissimo prima...

  16. #10096
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Citazione Originariamente Scritto da sacramen Visualizza Messaggio
    Ma se fino ad un mese fa era "La Catastrofe"™ Tiravano Salvini? Gli tiravano merda vorrai dire...
    Secondo te perché è sceso lo spread? Merito del PD e del fatto che finalmente c'è gente responsabile. Non hanno ancora fatto nulla di nulla ma sembra abbiano risollevato le sorti italiane solo con la presenza.
    In Europa ADESSO faremo sfaceli, ci consentiranno una flessibilità che scansate...
    Ieri sera Padoan ha avuto una faccia da culo paurosa nel dire che fino ad un mese fa la strada era in salita mentre adesso sarà in discesa.
    Ma dove? Dall'alto di quale prospettiva?
    La finanziaria? Serviranno 23 mld solo per l'iva... Tria e Cottarelli dicono che ne bastano anche 15 perché i conti sono meglio di quanto prevedevano invece no, 8mld in più sulla fiducia SOLO PER L'IVA. La manovra complessiva sarà di 35 mld...
    Ed il debito pubblico che l'anno scorso era qualcosa di imprescindibile? Adesso no?

    Stanno bombardando di buone notizie insulse dopo un anno di "Catastrofe"™ insulsa.
    O è una presa per il culo fotonica oppure stanno facendo di tutto per mettere in buona luce il PD.
    Che ovviamente aveva lavorato benissimo prima...
    Stai dicendo una cosa diversa.
    Hai parlato di campagna mediatica degna di Geobbels: spread o flessibilità non c'entrano nulla con la campagna mediatica.
    Al massimo possono dimostrare come, stranamente oserei dire, un elemento più rassicurante possa avere un maggior credito rispetto ad un altro che in europa è praticamente isolato e che un giorno si e l'altro pure minaccia di andare allo scontro frontale con le istituzioni europee.



    Ci sono media tendenzialmente vicini alla sinistra e media tendenzialmente vicini alla destra.
    Più quelli statali che tendenzialmente leccano il culo a chi sta al governo.

    Fino ad un mese fa, i primi spalavano merda sul governo, i secondi ne esaltavano la parte destra (i 5S vengono smerdati da tutti, a parte il FQ che infatti dagli altri viene considerato l'organo di partito dei 5S, pur non essendolo), i terzi idem.
    Ora i primi parleranno in maniera più positiva della parte sinistra del governo, i terzi idem, i secondi sono già partiti con sta robba qui:




    Che i media italiani facciano tentenzialmente schifo non lo scopriamo certo oggi, mi stupisce che tu te ne sia accorto solo ora che il capitano è tornato all'opposizione.

  17. #10097
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Sacramen, è SEMPRE stato così.

    Perchè l'EU continua a dire che la GB non può uscire, che farebbe crollare tutto, che non ci sono deals, che hanno sbagliato con la Grecia ( ) che l'Italia è messa male tranne quando c'è il PD ?

    Perchè lo spread va su quando ci sono governi di destra e giù appena viene eletta la sinistra ? Perchè, esattamente come diceva il buon Silvio, lo spread è fumo in faccia per spaventare.

  18. #10098
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Citazione Originariamente Scritto da Bobo Visualizza Messaggio
    Stai dicendo una cosa diversa.
    Hai parlato di campagna mediatica degna di Geobbels: spread o flessibilità non c'entrano nulla con la campagna mediatica.
    Al massimo possono dimostrare come, stranamente oserei dire, un elemento più rassicurante possa avere un maggior credito rispetto ad un altro che in europa è praticamente isolato e che un giorno si e l'altro pure minaccia di andare allo scontro frontale con le istituzioni europee.



    Ci sono media tendenzialmente vicini alla sinistra e media tendenzialmente vicini alla destra.
    Più quelli statali che tendenzialmente leccano il culo a chi sta al governo.

    Fino ad un mese fa, i primi spalavano merda sul governo, i secondi ne esaltavano la parte destra (i 5S vengono smerdati da tutti, a parte il FQ che infatti dagli altri viene considerato l'organo di partito dei 5S, pur non essendolo), i terzi idem.
    Ora i primi parleranno in maniera più positiva della parte sinistra del governo, i terzi idem, i secondi sono già partiti con sta robba qui:




    Che i media italiani facciano tentenzialmente schifo non lo scopriamo certo oggi, mi stupisce che tu te ne sia accorto solo ora che il capitano è tornato all'opposizione.
    Se vabbè, mo' adesso i giornali di Berlusconi erano pro Salvini...
    E comunque stai dicendo una cosa diversa.
    Io sto dicendo che ADESSO sembra non ci sia alcun problema solo perché c'è il PD e ti ho spiegato perché; tu invece rispondi che i giornali di Berlusconi adesso tirano merda sul PD.

    Siamo ufficialmente entrati nell'era "Eh, ma la Lega..."?

    - - - Aggiornato - - -

    Citazione Originariamente Scritto da sisonoio Visualizza Messaggio
    Sacramen, è SEMPRE stato così.

    Perchè l'EU continua a dire che la GB non può uscire, che farebbe crollare tutto, che non ci sono deals, che hanno sbagliato con la Grecia ( ) che l'Italia è messa male tranne quando c'è il PD ?

    Perchè lo spread va su quando ci sono governi di destra e giù appena viene eletta la sinistra ? Perchè, esattamente come diceva il buon Silvio, lo spread è fumo in faccia per spaventare.
    Ah ma mica devi spiegarlo a me...

  19. #10099
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    si parte alla grande con il ministro per il SUD

    https://www.impakter.it/per-salvare-...pe-provenzano/



    Ha giurato questa mattina nelle mani del Capo dello Stato, Giuseppe Provenzano, nuovo Ministro per il Sud. 37 anni, di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, membro della direzione nazionale del PD, eletto nelle liste del segretario Nicola Zingaretti che lo ha nominato responsabile delle politiche del lavoro del partito.

    La situazione è difficile, con “il depauperamento del capitale umano è la dinamica più drammatica a cui assistiamo da anni” e con la recessione che ha avuto “un impatto devastante”. Ma il Mezzogiorno non “è un vuoto a perdere”, perché ci sono “potenzialità inespresse” soprattutto in materia di sviluppo sostenibile. Giuseppe Provenzano, responsabile delle Politiche del Lavoro del Pd, è un profondo conoscitore dei problemi del Sud, avendo ricoperto fino a poche settimane fa il ruolo di vicedirettore dello Svimez. Nell’intervista a Impakter Italia analizza problematiche e indica possibili soluzioni.

    Giuseppe Provenzano è ex vicedirettore dello Svimez e attuale responsabile delle Politiche per il Lavoro del Pd

    Una domanda secca per iniziare. Qual è, o meglio, quanto è grave la situazione del Mezzogiorno?
    Il Mezzogiorno è il luogo geografico in cui si combinano e si accentuano tutte le fratture della società italiana, di genere e generazioni, sociali e demografiche, di cittadinanza. Sette anni di recessione ininterrotta dell’economia, poi una ripresa troppo debole, ora lo spettro di una nuova recessione, hanno avuto un impatto devastante perché si sono abbattuti su un tessuto economico e sociale già fragile. L’austerità è stata fortemente asimmetrica, penalizzando il Sud non solo per gli investimenti pubblici che mancano, ma anche per la spesa corrente insufficiente per il fabbisogno della pubblica amministrazione. Questo ha portato all’esplodere di una enorme questione sociale, a un deterioramento della capacità di offrire servizi ai cittadini ed alle imprese, un avvitamento negativo per l’economia di tutto il Paese. Ma il Sud, voglio dirlo, è inserito nelle grandi trasformazioni della società italiana e dell’economia mondiale. È un’area particolarmente reattiva: nel 2015, in occasione della chiusura dei fondi europei, con un investimento pubblico leggermente maggiore, è andato meglio del Centro-Nord. Insomma, non è un vuoto a perdere, non destinato a rimanere fuori dai processi di sviluppo. Può essere l’occasione per un rilancio dello sviluppo e per l’accelerazione del tasso di crescita per l’intero Paese, c’è una forte interdipendenza tra le aree: è proprio questo che la proposta di autonomia differenziata di cui si discute da mesi non riesce a mettere a fuoco.


    Quali sono le opportunità non sfruttate dello sviluppo sostenibile?
    Il Mezzogiorno è un territorio molto esteso e ricchissimo di risorse naturali. È cruciale per il futuro dell’Italia immaginare a come impiegare queste risorse. Servono investimenti per traghettare il Paese verso un modello di sviluppo economico che si fondi sulla sostenibilità ambientale: una parte di Italia, senza un coordinamento strategico, lo sta facendo di suo, senza il contributo della politica. Per questo serve un disegno strategico anche perché è ormai evidente a tutti che la questione ambientale è saldamente collegata alla questione sociale. Un Green New Deal per l’Italia, che crei posti di lavoro proprio investendo sull’economia verde e sull’economia circolare, può parlare del Paese di domani proprio se assume la prospettiva del Sud. Guardare alla sostenibilità ambientale non come ad un vincolo, ma come una grandissima opportunità di sviluppo, innovazione e competitività. Una opportunità per valorizzare le aree naturali e protette, restituire centralità alle aree interne e rurali, rigenerare il patrimonio di piccoli Comuni.

    E su quali settori bisogna insistere maggiormente?
    Riassetto del territorio e tutela della biodiversità mediterranea, innovazioni di processo e di prodotto, decarbonizzazione ed energie nuove, mobilità sostenibile e rigenerazione urbana. Su tutto questo, il Sud presenta vantaggi competitivi e potenzialità inespresse. E proprio il Sud, dopo la stagione fredda e arida dell’austerità, è il luogo dove provare a costruire uno Stato intelligente e strategico per orientare l’innovazione, ma la precondizione è creare le condizioni di contesto per questo investimento: infrastrutture verdi, investimenti in conoscenza e nuove politiche industriali. In fondo, si tratta di fare esattamente quello di cui l’Italia e in particolare il Mezzogiorno hanno bisogno: rendere il Sud non solo attraente – come già è – ma anche attrattivo, di risorse umane e capitali, in una nuova dimensione geopolitica, che guardi al Mediterraneo non limitandosi a subire i contraccolpi delle crisi, ma provando a coglierne i vantaggi.



    In questo contesto quali sono – e quanto sono grandi – le responsabilità della politica (e non mi riferisco solo al passato)?
    Prendendo in considerazione la Seconda Repubblica, è alle classi dirigenti nel loro complesso che va rivolta la critica. La destra è stata a trazione nordista. La sinistra ha avuto apatia, quando non antipatia, verso il Sud, frutto di una certa “frigidità” nei confronti delle questioni sociali. Tutto questo ha lasciato proliferare oligarchie locali – nel frattempo, destinatarie di un trasferimento di potere eccessivo e disorganizzato – con cui le dirigenze centrali hanno stabilito nel migliore dei casi rapporti di reciproca e nefasta non interferenza. Nel peggiore dei casi, al Sud venivano garantiti compromessi scadenti in nome di equilibri nazionali. Ovunque, poi, le classi dirigenti locali sono state lasciate in balia di un processo di personalizzazione della politica, favorito anche da legislazioni elettorali (dai vizi troppo a lungo ignorati) che, sommate al rachitismo dell’organizzazione dei partiti, hanno esposto gli eletti all’insostenibile ricatto dei potentati economici locali. Venendo ai nostri giorni, la sinistra ha governato il Mezzogiorno in una condizione favorevole di cui nessuno aveva goduto, nemmeno la DC.

    Le politiche sono arrivate troppo poco e troppo tardi. Tutto questo ha determinato una miscela esplosiva di sofferenza sociale e insofferenza politica manifestatasi nel voto: il M5S ha raggiunto percentuali che nessuna forza politica, nella storia repubblicana, aveva toccato. Ha raccolto la rabbia, ma con la sua inedia politica l’ha consegnata alla Lega. Ora, le politiche complessive del governo rappresentano un vero e proprio “tradimento” del Sud: autonomia differenziata e tagli gli investimenti, tagli ai servizi per finanziare la flat tax, indebolimento della lotta alla corruzione e alle mafie per sbloccare i cantieri al Nord. Ma questo scontento tornerà a guardare a sinistra solo se la sinistra saprà cambiare radicalmente, nel messaggio, nei gruppi dirigenti, nella modalità di raccolta del consenso.

    Molto spesso le analisi si soffermano sui giovani che lasciano il Mezzogiorno. Cosa si può fare davvero per fermare questo trend (che in realtà va avanti da decenni)?
    L’emorragia di persone dal Sud non tende a fermarsi. Il depauperamento del capitale umano è la dinamica più drammatica a cui assistiamo da anni. Spesso si tratta di giovani altamente formati che portano valore aggiunto altrove, sia da un punto di vista umano che economico, perché a casa loro non hanno orizzonti da seguire o non trovano nessuno nel mercato (e tanto meno nella P.A.) che sappia intercettare le proprie competenze. Poi c’è il grande tema delle università meridionali spesso non prese in considerazione perché lontane dal mercato del lavoro professionalizzato, attivando un circolo vizioso di disinvestimento. È necessario aggredire questo problema alla radice, investire per rafforzare il contesto produttivo del Sud e trasformare in imprese le competenze acquisite nelle università meridionali. Servono investimenti per gli atenei del Mezzogiorno, e poi serve l’anello mancante: il trasferimento tecnologico per creare lavoro buono e valore aggiunto nel territorio di appartenenza.



    Più in generale da dove bisogna ripartire, da subito, per fermare la desertificazione economica del Sud?
    Riequilibrare territorialmente e rilanciare gli investimenti pubblici, riportarli almeno ai livelli pre crisi e una politica industriale specifica per il Mezzogiorno, proprio per l’innovazione ambientale. Servirebbe un nuovo IRI, un “IRI della conoscenza”, dell’innovazione, che metta in rete eccellenze pubbliche e private, per disseminare un contesto, reso recettivo dagli investimenti. Per farlo, bisogna riorganizzare lo Stato nel Mezzogiorno. Un’amministrazione pubblica amica dello sviluppo ha bisogno di recuperare efficienza ma anche di risorse: avremmo bisogno di aprire a mezzo milione di giovani qualificati le porte di quella che ad oggi è la Pubblica Amministrazione più ridimensionata, vecchia e povera di competenze d’Europa. Questo è il grande investimento di cui avrebbe bisogno l’Italia e ancora di più il Mezzogiorno, non solo per rispondere alle esigenze di un rilancio produttivo, ma anche per ricostruire uno Stato sociale che possa assicurare ai cittadini i fondamenti essenziali del benessere ed evitare i fenomeni della desertificazione economica e umana.



    in soldoni (nostri ) il nuovo ministro Giuseppe Provenzano, 37 anni, vicepresidente dello Svimez (e già questo la dice tutta) per "salvare il Sud" propone una specie di nuova cassa per ml Mezzogiorno e qualche dipendente pubblico in più (facciamo un mezzo milione va, forestale, più forestale meno) dove in effetti la spesa per la PA è davvero troppo poca. E magari favorire le università meridionali che non vengono prese abbastanza in considerazione "perché lontane dal mercato del lavoro". Sisi. Proprio per quello.

    se lo fan parlare a rete unificate Salvini recupera quel che ha perso nei sondaggi in mezz'ora
    Ultima modifica di Frappo; 07-09-19 alle 15:31

  20. #10100
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    Re: Il governo del Conte (I) di Pentapadania

    Mi pare un bel visir

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