Più che popolazione costante, va mantenuta una composizione demografica giovane, altrimenti ciaociao pensioni.
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Questo problema andava affrontato 20 anni fa con politiche adeguate, pensare di risolverlo accogliendo vagonate di gente proveniente dalla Guinea o giù di lì vuol dire essere dei coglioni, grossomodo. Un conto è integrare un numero adeguato di persone in un determinato momento economico/sociale, un conto è fare come stanno facendo ora. Non credo ci sia comunque tutto questo grande disegno dietro, mi sembra che ogni stato faccia tutto un po' alla cazzo (suo).
Concordo con chi ha risposto sopra...bisgonava pensarci prima, cioè i governi precedenti dovevano pensarci...i dati sulle nascite non glie li hanno dati di punto in bianco :fag:
Il problema delle pensioni è una delle piaghe che sta affliggendo pesantemente la nostra economia al momento
Detesto doverlo dire...ma la composizione demografica giovane è al momento mantenuta da paesi come Turchia, Arabia Saudita,Oman,Qatar...
lasciando un attimo da parte gli ultimi...guardiamo la Turchia che è più vicina a noi...ha beneficiato della politica o propaganda (non sono sicuro che ci siano benefici economici) do Erdogan, fortemente orientata all'appello alle famiglie a fare figli.
Qui in Italia,a parte parlarne sul forum o leggerlo su internet, ne abbiamo mai sentito parlare nei TG o in televisione? il governo ha mai preso posizione o semplicemente espresso la propria idea al riguardo?
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c'è ancora gente che crede al miraggio della pensione?
quella la vedranno giusto politici, burocrati e i loro servi.
ho omesso gli Imprenditori (con la I maiuscola) che risaputamente con la pensione ci si puliscono il fondoschiena.
i "partigiani" che hanno beneficiato dell'allungamento della vita media stanno finalmente iniziando a venir meno, a quello sembrerebbe sia dovuto il raddoppio dei morti nel 2015 (...e qualche infermiera killer amante del selfie col paziente rompicoglioni morto).
il popolo bue attuale probabilmente, visti i servizi sempre più scadenti e le tasse sempre più alte, essendo bue e quindi non eleggibile all'emigrazione, sarà già un miracolo se arriverà a vedere con la cataratta l'età pensionabile periodicamente spostata sempre più nel futuro remoto.
sempre sessagesimi asimoviani ed espressi galattici triplinove permettendo. :raffag:
ok, ce ne andiamo tutti al castello di riposo superlusso "Le Canarie"?
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una soluzione va pero' trovata. le societa' avanzate fanno pochi figli, immigrazione di massa crea disastri sociali, quindi? sgravi fiscali e bonus monetari per le famiglie che fanno 2+figli? purtroppo con la (quasi) necessità di avere due stipendi (quindi coi genitori fuori casa) sarebbero necessari nel contempo enormi investimenti per adeguare le strutture di sopporto alla famiglia, dai nidi in su. e mancano i soldi. di certo, anche la nostra cultura che ha sempre piu' sminuito il ruolo della casalinga certo non aiuta.
Va detto che molti giovani sono assunti con stipendi da fame, in molti casi anche in nero: tra parentesi sembra che i prossimi progressi tecnologici faranno una strage di posti di lavoro, quindi credo che in futuro avremo una disoccupazione abbastanza alta.
Ora mi spiegate che senso ha fare i figli o importare gente dal terzo mondo, se poi saranno condannati alla disoccupazione perenne?
Forse l'economia cambierá rispetto a come la concepiamo adesso, e non ci saranno questi problemi, ma sono molto scettico.
penso che il 99% del genere umano deve pregare per un rapido progresso delle tecnologie spaziali, è l'unico modo per salvarsi dai forni, manco tanto metaforicamente parlando.
la terra tornerà un paradiso ecologico ma sarà dimora degli ultra miliardari e non degli ecofessi orfani del '68, al massimo meta turistica a caro prezzo per qualche milionario, il resto a sgobbare sugli asteroidi... ma sempre meglio che crepare di fame. :bua:
Ese: le tecnologie spaziali continueranno ad essere relegate ai satelliti se non ci sarà mai intenzione di colonizzare lo spazio a causa di vari luddisti ("c'è ancora tanto da esplorare qua che non ha senso andare anche nello spazio" (cit.) e allora colonizza la Fossa delle Marianne; "a cosa serve?" ecc) e di chi ha paura ("c'è stato un incendio a bordo e un pilota è morto: è pericolosissimo!!! Non se ne parla proprio: ritiro gli investimenti"). :uhm:
Va detto che giá la colonizzazione della Luna non é uno scherzo, limitandoci a considerare solo i problemi derivanti dalla differenza di gravitá.
i problemi si risolvono, eh
forse sulla luna, perche' qua sulla per il momento terra aumentano e basta. :jfs3:
ma secondo voi per quale motivo i megamiliardari stanno accantonando tanta ricchezza?
alcuni dei quali direttamente molto attivi in ambito aerospaziale (vedi i vari Musk, Bezos, Branson e via dicendo).
gli stati tagliano sempre più fondi alle agenzie spaziali statali e loro stanno riempiendo i vuoti per non bloccare la corsa verso lo spazio, quindi doppio guadagno.
Intanto in quella parte di Terra chiamata Austria, stanno iniziando con le quote rifugiati: http://www.ilmessaggero.it/primopian...e-1495382.html
ok, ora per me è una buona cosa
Perchè a questo punto non so può considerare un tetto massimo per ogni paese? è così infattibile?
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veramente di un tetto massimo se n'e' sempre parlato, è che non ci si e' mai messi d'accordo sul numero.
Non ho parlato di islam moderato, poiché questo presupporrebbe un'insita mancanza di moderazione nell'islam: mancanza che non è presente a livello dottrinale. L'assenza di un califfo può senz'altro essere un problema, specificatamente in comunità rurali gestite da un imam radicale. Ma anche un imam deve stare attento ad emettere fetwa, perché i gran muftì esistono anche per controllare questi aspetti. Le tue osservazioni sono quindi in parte pertinenti, ma mi pare un evidente tentativo di estremizzare la realtà, ponendo la minoranza del mondo islamico estremista come maggioranza e via discorrendo. Sono senz'altro aperto alla discussione, ma non mi risulta affatto che i dati sono dalla tua. Per dire, l'Indonesia è il più popolato paese musulmano ma ha una componente radicale sono nella penisola di Aceh; la Turchia è il secondo Stato più popolato d'Europa e mi risulta che il NordAfrica si sta aprendo non poco all'Occidente; l'Egitto è una meta turistica e via discorrendo. Vi sono indubbiamente delle sacche di musulmani che incitano e vogliono la guerra tra culture e religioni e Stati molto lontani dalla concordia come i da te citati EAU, l'Arabia Saudita o il Qatar, ma, a quanto vedo da alcuni interventi qui, non è una prerogativa del mondo islamico. Se un musulmano entrasse qui dentro percepirebbe che, diciamo il 70%? (mi tengo largo), è ostile all'islam. Dovrebbe quindi pensare che il 70% degli italiani è contro l'islam? E perché l'opinione di un tassista pakistano dovrebbe essere un indicatore dell'odio migliore rispetto alle mie opinioni, alle tue o a quelle di altri users?
EDIT: non capisco inoltre perché dovrebbe avere più importanza per me e per la "nostra civiltà" l'opinione di un povero degli EAU che verosimilmente non lascerà mai quel paese rispetto all'opinione di un musulmano che potrei incontrare per strada: secondo me dovrebbe essere il contrario.
Ascolta: io sono molto aperto alle critiche, ma pongo delle condizioni:
1) L'interlocutore deve pormi delle opposizioni che abbiano concretezza e interesse. Scrivine uno migliore tu, e lo leggerò con piacere
2) Non me la sono assolutamente tirata, sono informazioni che chiunque può reperire in breve tempo.
3) Non è un temino e ho specificato quale fosse i target. Chissà, magari serve pure a te.
4) Se la tua intenzione è quella di rompermi i coglioni dimmelo subito che ti metto in ignore (mi auguro esista questa funzione sul forum). Se non sei in grado di discutere, astieniti dal farlo che fai figura migliore.
Un abbraccio:fag:
Più che altro, mi sono sempre chiesto quale sia questa identità culturale europea, considerando che soprattutto il Mediterraneo è un melting pot da tempi immemori. Quindi, dal mio punto di vista prettamente personale, non ci sono prospettive che mi disturbano.
Estraniandomi dalla mia concezione personale, invece, c'è una concreta possibilità di un cambiamento nei tratteggi delle nostre società, anche se finora ho visto più musulmani adeguarsi e abbracciare il nostro stile di vita che non viceversa.
Non vi è obbligo a mantenere la popolazione costante, ma se hai meno persone "disponibili" ne hai meno impiegabili nei settori lavorativi, rallentando sul medio-lungo periodo la produzione. Rischi inoltre di avere problemi nel rapporto import-export e un calo del PIL.
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Si può usare in entrambe le varianti, ma quella con due "s" è molto meno utilizzata, in quanto preferibile la forma con "s" singola derivante da "muslim"
Rifaccio una domanda sulle quote: ipotizziamo che Ahmed voglia andare in Svezia, ma lì hanno esaurito i posti e lo inviano invece in Romania, così non dovrebbero verificarsi dei problemi?
immagino che ahmed, che pur di andare in svezia è stato disposta a giocare a dadi con la morte per 10k chilometri (e magari in svezia ha pure parenti) li manda tranquillamente a ca**re e va in svezia lo stesso.
Nun me rompe li cojoni pure tu con le "S" eh.
:mad:
:asd:
No. Mi spiaz ma sbagli punto di vista. Che l'Egitto sia meta turistica non significa una beneamata cippa... che la turchia sia il x paese più popoloso d'Europa idem con patate. E' il trend che è negativo.
L'Afghanistan negli anni '70 era una meta turistica, idem l'Iraq, guarda come cazzo sono messi adesso. Guarda il trend del turismo in Egitto e nordafrica. Il turismo è in calo in tutti gli stati arabi all'aumentare della loro conflittualità, che in questo momento è ai massimi storici, ed in uteriore aumento.
La Jugoslavia era un paese sostanzialmente laico, con i mussulmani meglio integrati del mondo. Guarda che casino hanno combinato 20 anni di conflitti, che mussulmani e cristiani non si possono più vedere. L'aumento della conflittualità comporta, SEMPRE, una deriva verso l'integralismo, e se ci sono mussulmani di mezzo verso l'integralismo islamico, è storia, non c'è una minchia da fare.
Con la dottrina ti ci pulisci il ****, è la realtà quella che conta.
Also, del mussulmano che arriva in italia e si integra non me ne frega una beata :cheers: , perchè non è quello il problema. Quello "scompare" nella società, come sono "scomparsi" migliaia di italiani emigrati negli States a cavallo dello scorso secolo. Il problema è quello che non si integra, che si ghettizza, che chiede l'applicazione della shaaria in UK, che figlia come un coniglio, manda i figli a studiare in Pakistan e poi si fanno saltare nella metro. E purtroppo, di mussulmani che sono fuggiti da situazioni terrificanti, che anelano a trasformare i paesi che li accolgono nelle terrificanti situazioni da cui sono fuggiti ce ne sono anche troppi, e le banlieu di Parigi ed i sobborghi di Bruxelles ne sono la prova.
Ripeto, fatti, non dottrina.
:boh2:
Come stracazzo è che i filippini (notoria gente di merda nel loro paese) non creano gli stessi disastri? idem i cinesi? i sudamericani (che però creano altri problemi, ma sono problemi che creano anche i nostri di cittadini :asd: )? gli africani dell'africa centrale?
Perchè?
In questo caso Ahmed dovrebbe adattarsi a parer mio. Io, come penso si sia capito, sono favorevole all'accoglienza e ai rifugiati come obbligo e sono favorevole all'accoglienza di migranti non profughi se non pesano sulle casse dello Stato e se non delinquono (il che è la "politica ufficiale" della Svizzera). Per i profughi secondo me è auspicabile collocarli dove desiderano ma, se non vi è la possibilità, devono adeguarsi al paese scelto per loro. Per i migranti senza statuto di rifugiato, invece, valgono le condizioni di cui sopra: non vanno collocati dallo Stato, ma devono collocarsi (eventualmente dopo un primo periodo di aiuto e accoglienza, a dipendenza del caso).
i Filippini sono per la maggioranza Cristiani, e poveracci sono forse tra i popoli più sfruttati sulla Terra...li ho visti lavorare 12 ore al giorno sotto il sole di agosto di Dubai e tirar su un grattacielo ad una velocità superiore a Age of Empires
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ahah figurati, è solo che mi ero posto tempo fa questo dilemma linguistico. Comunque, come detto, la forma con due "s" non è errata, solo meno frequente.
Tornando ad aspetti più seri, queste mete sono in calo per il fenomeno terrorismo, ma è appunto contingente al terrorismo sedicente jihadista che mira prima di tutto agli altri musulmani, come ho spiegato nel mio (secondo un tizio orribile) articoletto. Ho diversi colleghi e parenti che frequentemente vanno in terra d'islam (Turchia, Oman, Giordania, Bahrain, Marocco, Tunisia, Algeria) e non vedono gente saltare loro alla giugulare, né imporre alcunché.
Per la Jugoslavia il problema non era ascrivibile alla componente musulmana. La Jugoslavia post dinastia dei Karadjordjevic era unita dietro alla figura di Tito, ma proprio per il suo carisma (e talvolta, la sua violenza). L'unico modo per tenere uniti gli slavi era placare le mire serbe (evidente durante il regno appena accennato), cosa che Tito fece. Innanzitutto non era serbo, ma metà sloveno e metà croato e iniziò la resistenza partigiana dalla Bosnia; in secondo luogo indebolì la Serbia, rendendo autonome Kosovo e Vojvodina e riempiendole rispettivamente con albanesi e ungheresi. In terzo luogo, dopo il periodo difficile 1948-1950 dovuto alla rottura con Stalin e la mancanza di fiducia degli USA seppe dare un boost economico al paese, secondo per tasso di sviluppo nel periodo 1950-1980 solo al Giappone. Tito stesso però, poco prima di morire nel 1980 dichiarò: la Jugoslavia morirà con me. E fu il ritorno ad un nuovo filoserbismo con Milosevic che tutto andò a puttane. Quindi, mi dispiace, ma la storia della disgregazione della Jugoslavia è diversa da come ti piacerebbe che sia, e non credo serva ricordarti (o forse sì) episodi di guerra come Srebenica dove i musulmani non c'entravano un cazzo.
Temo che siamo troppo lontani per poter trovare un punto di incidenza. Poi, se ritieni che i musulmani solamente creano problemi allora alzo le mani perché stai facendo demagogia spiccia. In Ticino, dove vivo, gli episodi di cronaca nera riguardano quasi sempre italiani, portoghesi, albanesi e sudamericani. Ovviamente, dato che io considero le persone e non l'etnia, non do peso alcuno alla nazionalità e alla cultura degli autori.
Comunque, caesarx: non ci conosciamo e vedo che non vi è possibilità di farti cambiare idea. Pazienza, ne prendo atto. Ma se e finché deciderò di stare su questa board, cercherò comunque di proporre analisi più equilibrate.
Il mondo "all'americana" con la facile dicotomia tra bene e male non esiste. Spiace constatare che alcuni non ne hanno la consapevolezza.
Stacco
cima, un libro di per se non vuol dire nulla. la chiesa del XXI secolo non è quella del XIV secolo, eppure i libri sono sempre quelli.
Non parlo solo di libri, ma anche di applicazioni pratiche.
Inoltre, se si mette sul piano di una presunta guerra all'islam in quanto religione, ritengo che la componente religiosa sia imprescindibile e alla discussione e alla comprensione della tematica. Per me poi ogni libro sacro può bellamente bruciare, ma il punto non è questo.
Devo andare, magari rientro più tardi.
:stress:
Non cambiare il punto del discorso, il pippone sulla ex Jugoslavia non c'entra nulla. Io non sto dicendo che il casino in ex Jugoslavia sia stato causato dai Mussulmani, io sto dicendo che nel 1989 era realmente impossibile distinguere una bosniaca cristiana da una mussulmana, c'erano matrimoni misti, la religione nun se la inculava nessuno. Ad oggi le donne mussulmane in Bosnia girano financo col burka, i matrimoni misti WAT? :paura: e se non ti inchini al Allah 5 volte al giorno puntuale come un orologio è possibile che passi i guai.
Il serbo bosniaco era e rimane un tizio pericoloso, ma al contrario della controparte mussulmana sostanzialmente non ha cambiato granchè le sue abitudini... salvo mettere le claymore a difesa del giardino di casa.
:asd:
Also, i tuoi parenti vanno in giro per il mondo, pure io. Nessuno mi è saltato alla giugulare (al massimo m'hanno sparato :asd3: ) ma: ci sono luoghi in cui io in quanto non mussulmano non sono potuto andare, ci sono cibi che non ho potuto mangiare, ci sono bevande che non ho potuto bere, ci sono altri luoghi in cui mi è stato fortemente sconsigliato di andare (tipo la spiaggia pubblica negli EAU, perchè piena di risorse che apprezzano particolarmente le occidentali in bikini).
Io non sto dicendo che i mussulmani creano solo problemi, io sto dicendo che se i mussulmani creano più problemi e più gravi di tutti gli altri, be' cacchio un motivo ci dovrà pur essere.
:bua:
Secondo te qual è?
:boh2:
Mah, a me pare che in realtà la religione sia stata utilizzata (pesantemente) come strumento di propaganda da chi aveva interesse a generare il conflitto. In primis e soprattutto dai serbi/ortodossi, direi, con la chiesa spesso coinvolta in prima persona.
Diciamo che la religione è stata una leva potentissima, ma una leva ha sempre bisogno di qualcuno che la azioni.
Peraltro dire che in Bosnia ci sia stata una deriva integralista mi sembra un po' azzardato. Sicuramente la ridistribuzione del territorio su basi etniche non ha giovato per niente, ma non è che Sarajevo sia diventata Teheran, per dire.
Hanno sicuramente i loro problemi soprattutto legati all'ingresso di combattenti stranieri avvenuto ai tempi della guerra, ma non mi pare che le comunità più integraliste siano molto integrate nella società.
Guarda, io sono stato a Sarajevo due anni fa e ho allievi che vanno durante le vacanze in Bosnia e non ho percepito grandissimi cambiamenti. Ci sono senz'altro aree nel mondo islamico dove ad un cristiano conviene non entrare; così come ci sono anche aree in Italia dove non conviene a nessuno entrare:faggomicida:
Puoi continuare a sostenere che i musulmani creano più problemi degli altri. è una tua opinione o percezione e tale resta. Va bene.
bho, sara' un limite mio, ma tutta 'sta discussione mi pare filo paradossale. come se nel 1300 davanti ai ferri dell'inquisizione come eretico gli dicessi "eh, ma il vangelo parla di pace e compassione. non potete torturarmi" :sm:
purtroppo qua il rischio è che non siamo neanche capaci di difendere dei valori di civilta' che ci siamo guadagnati in secoli di progressi sociali e morti. oggi ce li troviamo li' e ci pare che ci siano piovuti, cosi', dal cielo, e il rischio è di accorgersene quando sara' ormai tardi per tornare indietro.
Cioè, dal 1989 ad oggi tu non hai percepito grandissimi cambiamenti in Bosnia...
:pippotto:
...bene.
:fag:
Io non percepisco, io rappresento fatti.
https://www.europol.europa.eu/conten...nd-report-2015
Da pag. 18 in poi, terrorismo di matrice religiosa, trend degli arresti dal 2010 in poi ed elenco degli eventi verificatisi nel 2014. Non ce n'è uno, uno, che sia di matrice diversa da quella islamica. Di fatto il terrorismo religioso in EU è solo islamico, però sono io che percepisco cose che gli altri non percepiscono.
:asd:
La sinossi della parte, dovesse essere troppo lungo il testo.
• Four persons killed in a religiously inspired terrorist attack
• A significant number of terrorist plots disrupted
• Significant increase in arrests for religiously inspired terrorism, from 216 in 2013 to 395 in 2014
• The scale of the phenomenon of individuals travelling to Syria and Iraq for terrorist purposes is unprecedented
• The increasing number of travellers and returnees represents a significant threat to security in the EU
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Also... Io non sto parlando di aree dove ad un cristiano conviene non entrare, sto parlando di aree dove è PROIBITO L'INGRESSO AI NON MUSSULMANI. Capisci che la questione è leggermente diversa.
:asd:
Non li ho percepiti dal 2001 al 2014, data delle mie due visite alla città. Questo limitatamente a Sarajevo. Ovviamente parlo di radicali mutamenti nella società e in tutto il comparto ad essa relativo. Ma potrebbe essere una mia limitazione, beninteso.
Tu parli di terrorismo sedicente islamico, che indubbiamente è presente, ma che numericamente corrisponde ad un'infima parte dell'urbe islamica. E dico sedicente poiché come ho avuto modo di dire un attentato terroristico ai danni di civili pone automaticamente gli attentatori come nemici dell'islam e condannati all'inferno: quindi, di che stiamo parlando? I kamikaze e gli attentatori rappresentano l'islam come il KKK rappresenta il cristianesimo (o le milizie cristiane della Repubblica Centrafricana). Poi è chiaro che ci sono zone off limit per una certa categoria di persone nel mondo, ma anche questo viola il Corano. Ma non è colpa mia se un sedicente islamico si proclama tale ignorando e violentando i precetti della propria stessa religione. La nostra responsabilità, ritengo, è di contrastare l'ignoranza di questi ignoranti con la conoscenza. Ed è evidente che se queste sacche si inseriscono in quartiere o aree, europee o no, incancreniscono la società circostante.
Ascolta: il punto è chiaro. Per te l'islam tutto è una minaccia. Io ho spiegato secondo varie prospettive perché questo non è vero. Come ho detto ad altri, sei libero di pensarlo, facendo il gioco dei terroristi che vogliono questo odio perché alimenta la loro causa e i loro ranghi. Basta che nei consapevole, poi per me può bastare così. Io apprezzo gli aspetti dialettici e dialogici della vita, ma non ho il tempo ne la voglia di ripetere concetti già espressi per iscritto. Se vi sono altri spunti risponderò volentieri, altrimenti ritengo ampiamente dimostrate le nostre posizioni.
Ma guarda, io condivido il tuo stesso senso di ostilità, ma posso dirti che in UAE, specialmente a Dubai, mi sono trovato sempre a mio agio anche e soprattutto in spiaggia (un po' meno al souk della parte vecchia) e ci sono stato 6 volte per ora.
Il perchè loro creino problemi è presto detto: non accettano compromessi. Se una cosa per loro è NO, è NO, punto...non ci discuti, non ci trovi un accordo nè, appunto alcun compromesso...a meno di non accettare quello che è accetabile per loro
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Non attribuirmi semplificazioni che non ho fatto.
:nonsifa:
Ti riformulo il mio dubbio in maniera forse più comprensibile vista la tua posizione dottrinale riguardo all'islam.
:boh2:
Ammesso che i sedicenti fondamentalisti islamici coi loro atti si pongano al di fuori dei dettami della loro religione, perchè in Unione Europea c'è una percentuale superiore di "islamici eretici violenti" rispetto agli eretici violenti di qualsiasi altra religione (che guardacaso sono zero :uhm: ).
- - - Aggiornato - - -
A Dubai si sta già meglio, Abu Dhabi è leggermente diversa...
:sisi:
Ti rispondo volentieri Caesarx e chiudo con un WoT la serata e forse l'esposizione, dal mio punto di vista.
Il terrorismo sedicente islamico è attualmente unico nel suo genere perché è l'unico che prevede un premio per il martirio. Premio, però, che come detto è assicurato solo ed esclusivamente se derivante da azioni da guerra contro nemici dichiarati. In quest'ottica si può vedere quindi come dottrinalmente conforme agli scritti sacri la recente intifadah dei coltelli. Non è invece dottrinalmente riconosciuto come lecita l'azione di novembre a Parigi, invece. Per cui: perché capita?
1) Alcuni militanti di Daesh non hanno la possibilità di leggersi da soli il Corano causa analfabetismo, quindi sottostanno all'interpretazione che può dare loro un imam jihadisti
2) I foreign fighters vengono indottrinati all'interpretazione del Corano data dai salafiti la quale, come ho detto, è manipolata in modo che possa essere forzata alla loro interpretazione (ad esempio omettendo o reinterpretando il concetto di nemico dell'islam. Non è un caso se questi FF prima di agire rientrano in Siria o Iraq per "radicalizzarsi". Va considerato che è probabile, tra l'altro, che i leader di ISIS conoscano tecniche di lavaggio del cervello simili a quelle applicate dalla CIA
3) Alcuni hanno sviluppato un senso anti-occidentale (forse più forte presso Al Qaeda) dovuto ad un secolo di interventi/ingerenze da parte dell'Occidente nelle questioni mediorientali e usano la religione come una scusa (e forse un'autogiustificazione) per il martirio
4) Alcuni sono assassini di loro sponte e natura
5) Alcuni sono vessati o ingiuriati dagli europei e reagiscono così.
In ogni caso, questi attentati non sono giustificati dall'islam e, conseguentemente, non sono di matrice religiosa ma solo di sedicente matrice religiosa. Tuttavia, a mia conoscenza, questa concezione del martirio è presente solo nell'islam, declinata nelle modalità che ho cercato di spiegare, pertanto costituisce un unicum attualmente.
Il problema si acuisce, come nel breve articolo che vi ho mostrato e che Jack ha cercato puerilmente di inficiare (con del trolling di risibile livello), considerando che Daesh vuole questo odio e, paradossalmente, ottiene proseliti faticando sempre meno. Perché Daesh vuole che il musulmano sia odiato in Occidente, perché più odio ci sarà, più musulmani saranno costretti ad andarsene dall'Europa e , un po' per rancore, un po' per mancanza di alternative, un po' perché forse inizieranno a pensare che tutto sommato la propaganda di ISIS corrisponde al vero, si affilieranno a movimenti sedicenti jihadisti, unendosi a tutti coloro che hanno visto un parente, amico o figlio ucciso da una bomba statunitense, francese o russa.
Il fondamentalismo è in vantaggio, e qualsiasi visione o opinione a mio avviso miope come la tua accrescerà questo vantaggio. Stai, purtroppo, opponendo ignoranza ad ignoranza; demagogia a demagogia, populismo a populismo e stai avvantaggiando i tuoi nemici.
Questa è la mia opinione e mi auguro di non averti offeso. E resta la mia opinione, naturalmente, ma forse non è così campata in aria.
Ti saluto davvero, non ho più tempo e non credo debba aggiungere altro.
cima ma i fatti di fine anno in europa sono una invenzione della stampa?
Mah veramente la Bosnia l'ho girata un pochino nel 2014 e non mi è sembrata per niente radicalizzata, se parliamo di usi/costumi.
Alcool ovunque, donne raramente velate, soprattutto se giovani (burka zero, per quel che ricordo), moschee aperte e visitabili anche con abbigliamento discutibilissimo, preghiere poco rispettate, negozi aperti anche il venerdì etc etc
Sicuramente la Sarajevo pre guerra era altra cosa, anche solo per una questione numerica, ma non mi è parso un paese minimamente paragonabile alla Turchia, per dire.
Poi, certamente avranno i loro problemi con ISIS, proselitismo, e foreign fighters ma non mi pare che per essere un paese a maggioranza islamica, con una economia allo sfascio, tassi di disoccupazione imbarazzanti e una corruzione allucinate se la passino tanto male. Soprattutto a confronto con paesi tipo il Belgio o la Francia...
Indubbiamente no. Potrebbe esserci qualche denuncia "finta", ma non si crea una cosa del genere dal nulla. Così come sarebbe ovviamente una falsità dire che non esiste alcun problema di integrazione o a livello culturale. Inoltre è vero, come mi pare di aver scritto, che ci sono alcune aree come il Maghreb dove al ruolo della donna comunque inferiore all'uomo nel Corano (ma non senza diritti come a taluni piace affermare, anzi!) si affianca il "ruolo" della donna oggetto che vigeva già nel Maghreb pre islamico. Sarebbe facile dire che quelli non erano veri musulmani dato che erano ubriachi, ma voglio evitare questa facile spazzata in rimessa laterale. La realtà è che queste specifiche persone avevano un problema con le donne quando vivevano nel Maghreb e lo avevano a Colonia, forse insinuatisi dall'essere cresciuti in uno specifico tessuto famigliare o comunitario che poneva la donna come preda. Queste persone vanno naturalmente arrestate, giudicate e condannate. Ma sarebbe un errore, a parer mio, parlare di un problema con i maghrebini o di un problema con i musulmani, perché porta alle conseguenze che ho esposto sopra. Ritengo che vadano condannate e rinnegate le persone, non un esteso e pertanto multiforme gruppo etnico, sociale o religioso.
E se questi aspetti si deve lavorare, sia la comunità ospitante che i rappresentanti della comunità ospitata, dicendo chiaro e tondo quali sono le regole della convivenza civile (nella fattispecie di stampo occidentale) e quali sono le pene per i rei, le quali vanno applicate con la massima fermezza concessa al legislatore.
A domani
morto un bobo se ne fa un altro. :facepalm:
ovvero la morte della civiltà occidentale. :addio: