
Originariamente Scritto da
cima99
Ti faccio solo presente che in apertura ho scisso tra profughi e migranti economici per quanto concerne il dovere di aiuto e accoglienza, aggiungendo poi che le capacità (e non la convenienza del datore di lavoro) devono a parer mio essere il fattore di discrimine per la scelta di un impiegato e non la nazionalità. Come detto sopra, ritengo sia lo Stato che debba prendere posizione relativamente al concetto di stipendio minimo per tipologia di lavoro, il che tra l'altro sarebbe (molto in teoria) un principio dell'Unione Europea, ovverosia di avere uno stipendio simile per un lavoro simile in tutta la Comunità Europea, se non vado errato.