Tra la scoperta di quell'universo narrativo e l'amore per quel genere direi un regalo IMPERIALE
Peccato fosse pirata...
In linea generale ci sta, per motivi che forse vanno anche oltre la pura e semplice equazione "meno tempo libero = meno videogiochi".
In realtà io mi sono reso conto che i videogiochi mi tolgono attenzione e concentrazione da altre attività, che mi aiuterebbero a migliorarmi professionalmente.
Ad esempio se il weekend riuscissi a dedicare più tempo e concentrazione allo studio di cose "di lavoro", probabilmente avrei qualche vantaggio professionale.
Sono comunque abbastanza bravo a porre i limiti e a portare comunque avanti le due cose in parallelo, ma mi reputo una persona abbastanza seria e focalizzata sugli obiettivi, cosa che il 90% delle persone non riesce a fare.
Mettersi davanti alla tv/monitor e giocare tutta la sera (ma anche guardarsi Netflix tutta la sera, il risultato è esattamente lo stesso) è sicuramente mentalmente più semplice e quasi naturale.
Se si è abituati a giocare tutti i giorni, rinunciare una sera, per studiarsi kubernetes o le convolutional neural networks, non è proprio semplicissimo
Poi secondo me c'è anche un po' una questione di mentalità: chi gioca spesso cerca un po' una fuga dalla realtà o comunque cerca un intrattenimento. Se si hanno obiettivi forti nella vita reale, tipici di chi si venderebbe la madre pur di fare carriera, l'interesse per il gioco secondo me può essere inferiore. Ma questa è solo una supposizione perché non ne ho esperienza diretta.
Detto questo comunque c'è ovviamente anche il fattore età da considerare: chi gioca di più sono i più giovani, cioè la fascia demografica più povera, dove la disoccupazione è altissima.
Comunque il mio dato aneddotico è che tra i miei amici sono quello che gioca di più, ma anche quello che guadagna di più
Ah e Elon Musk è un gamer![]()
Ultima modifica di Lars_Rosenberg; 18-10-20 alle 21:17
E anche un dislessico
Quando c'era l'Atari 2600 videogiocare era per straricchi. Un gioco nel 1982 costava 100.000 lire... un'enormità. Spendevi 100.000 lire per giocare a una boiata che ti durava mezz'ora al massimo e dove spesso i personaggi erano ridotti a pochi pixel e gli sfondi erano quasi inesistenti. Chiaramente era per ricchissimi.