Al 14 ottobre 2013 il mio pensiero era questo:


La giustizia in Italia non funziona, e questo è un dato di fatto, e chiunque provi a dire il contrario o è un idiota o è in malafede (quando non entrambe le cose), e solo il fatto che il primo ministro non accetti questo lapalissiano fatto mi fa venire l'orchite.

Da cosa lo si deduce?
1) Dalla lunghezza dei processi;
2) Dall'enorme quantità di prescrizione in ambito penale;
3) Dalla quantità di detenuti in attesa di giudizio presenti nelle carceri.

E qui sto parlando solo della giustizia penale, per quanto riguarda quella civile Dio ci abbia in gloria*, ma bisogna pur partire da qualche parte.

Attesa questa situazione, perchè non si fa nulla?
Perchè non c'è la volonta politica, perchè una giustizia che funziona significa controlli efficaci, cosa che la classe dirigente italiana non vuole, perchè l'Italia è il regno del potere senza responsabilità.

Che fare quindi?
Boh...



Le mie idee, che ovviamente lasciano il tempo che trovano.


1) Chiarire che il problema esiste.

Sembra una stronzata ma così non è. Qua si parla sempre del problema delle carceri-ih, dei poVri carcerati-ih che soffrono... delle condizioni disumane... amnistia.
Stronzata apocalittica.
Non elimini il tumore togliendo le metastasi, si deve andare alla base. Bisogna capire che se le carceri scoppiano (in maggiornaza per carcerazione preventiva), Huston abbiamo un cazzo di problema.

2) Sburocratizzazione.
UNA notifica tramite P.E.C. al difensore delegato, punto. Tutto il resto non serve ad una minchia. Vuoi partecipare? bene, non vuoi? sticazzi.
Testimonianze via webcam. Assunzione degli atti della P.G. quali prove testimoniali salvo opposizione motivata (va bene che la prova deve formarsi in dibattimento, ma a tutto c'è un limite).

3) Abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale, separazione delle carriere tra Magistrati inquirenti e giudicanti (e magari elettività del procuratore capo, ma qui sarebbe fantascienza).

4) Eliminazione di un grado di giudizio.

5) Allungamento della prescrizione.

6) Abolizione dell'ordinamento penitenziario, immediata esecutività delle pene comminate (combinata magari con un abbassamento delle pene edittali).

Un sistema più snello, più efficiente, magari con uno zerovirgola di possibilità in più di commettere errori ma che diventi una risorsa per il cittadino. Mi fa schifo vivere in un paese in cui il cittadino NON vuole intraprendere un'azione legale perchè ha paura dei tempi e delle spese.

Chiaramente il tutto deve partire da un unanime riconoscimento del problema, che allo stato non c'è manco per il cazzo, quindi di che stiamo a parla'?


Discuss.








*anche se in realtà il dramma della giustizia civile e del recupero crediti in Italia creano una situazione che danneggia incredibilmente l'attività di impresa. Altro che l'art. 18 che non porta investimenti dall'estero...



Al 15 gennaio 2016 che cosa è cambiato?
Nulla. La giustizia continua a non essere un problema. L'unico primo ministro che ricordo aver parlato di riforme necessarie del sistema penale in Italia è stato Berlusconi ( ).
Per Renzi, semplicemente, il problema non esiste.

Ora, sono io che vivo in un mondo diverso dal loro oppure la situazione va bene così?

A questo aggiungiamo il corollario della sovraesposizione mediatica. Prendiamo come ultimo esempio il caso di Quarto, del sempre amato cazzodilegno. E' accettabile che delle intercettazioni irrilevanti dal punto di vista penale finiscano sui giornali prima ancora che vi siano degli avvisi di garanzia? ma solo a me fa girare le bolas 'sta roba?

Aridiscuss...