Se non fosse stato per il QE, ovverosia l'acquisto di titoli di stato con l'immissione di nuova moneta ad opera della BCE (proprio quello che temete tanto dai sovranisti) con l'attuale crisi della finanza pubblica avresti pagato il 5-6% di interessi in ogni caso.
Ad ogni modo, l'euro non è il problema, semmai la questione ruota attorno a tutto il resto. L'introduzione della moneta unica ha determinato la soppressione del mercato valutario.
Se in passato con lo SME c'è stata una regolamentazione di tale mercato, con l'euro è stato proprio soppresso. Persino le nazioni aderenti al patto di Varsavia non erano arrivate a tanto
Il problema, però, non è stata l'unione monetaria di per sé considerata, ma il fatto che a questa non sia seguita l'unificazione giuridica delle regioni coinvolte.
E così hai ordinamenti tra loro distinti, con legislazioni difformi, le cui relazioni non sono disciplinate da un mercato libero, ma da un accordo risalente a più di venti anni fa.
Insomma, il vento del liberismo soffia sempre più forte.
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Non tutte le decisioni in seno al Consiglio Europeo vengono adottate all'unanimità. Per quanto concerne la politica monetaria, poi, in seno al consiglio direttivo della BCE viene applicato un criterio che ha riguardo anche della forza economica del paese che esprime il proprio voto.