Guarda che si paga il RAEE da mo' per gli oggetti elettronici.
Poi non so te, ma io alimentatori e cavi dei cellulari li conservo tutti perché mi vengono comodi. Tanto oscillo tra USB e USB-C, prima o poi li riutilizzo.
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Tutto giusto, ma come hai detto "Siamo sommersi nella merda che torna sulle spiagge nel PACIFICO e altrove…"
Non è che la plastica dal Mediterraneo fa il giro del mondo e arriva in Vietnam, quella che si trovano nel Pacifico è quella che hanno scaricato Cina e India in primis. Concordo con il fatto di darsi una regolata con la plastica ed emissioni CO2 ma dovrebbero essere LORO i primi a fare qualcosa per risolvere il problema. Troppo facile incazzarsi con l'europa o con gli USA quando il grosso delle emissioni viene da altre parti.
Che poi ci sarebbe anche da fare la tara sui costi, perché se ci viene più conveniente ordinare qualcosa in Cina piuttosto che nella fabbrica dietro casa è anche perché loro non hanno gli stessi vincoli nostri sulle emissioni. Solo sulla concia delle pelli hanno iniziato a fare qualcosa bloccando di fatto la produzione, tutti gli scarti di produzione che da noi vanno smaltiti/depurati in Cina li scaricavano da anni diretti in fogna e poi in mare senza tanti patemi :facepalm:
ma non essere gretini non vuol mica dire essere fan dell'inquinamento, eh!
Non è che se il mio vicino butta merda in giardino allora mi sento autorizzato a farlo pure io. Capito che mi arriva lo stesso la sua puzza ma intanto io evito e poi penso al mio vicino.
Ritornando al discorso cavetti alla fine è la stessa cosa che è successa con le stampanti, il cavo USB lo compri a parte e io sto usando sempre lo stesso da non so quanti anni. Probabilmente Apple non fa (o faceva ai tempi) stampanti se no se ne parlerebbe ancora!
Il fatto è questo: i paesi in Asia, Cina India come tutti gli altri creano un bordello di rifiuti perché si stanno industrializzando anch'essi.
L'industrializzazione che abbiamo "in occidente", ovvero come concepita negli ultimi due secoli è sbagliata, è tossica e insostenibile.
Per questo finché era europa 500mil abitanti e usa 300mil andava tutto bene, poi in Asia 18347391miliardi una volta che hanno iniziato si è creato il panico.
Bisogna creare un nuovo modello da imitare. Ma anche una nuova cultura, allontanarsi dall'ideale della guerra fredda dove abbiamo risorse infinite e buttiamo prodotti (cibo come elettronica come anche vestiti) ogni due per tre.
Poi è più facile a dirsi, però se già appena tolgono un cavo e due buste quelli a imbestialirsi sono proprio i cittadini che in primis ne traggono benefici, sia in salute che nel portafogli, allora buonanotte
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I paesi asiatici si stanno industrializzando a bestia per via dei bassi prezzi che rende più conveniente produrre là.
E rende più conveniente comprare cinese perché non hanno i nostri obblighi ecologici.
È un cane che si morde la coda, l'unico modo per uscirne è rompere questo squilibrio economico finanziario, rendere sconveniente acquistare dove non ci sono determinati standard ecologici.
Riguardo "il cavo" ho già spiegato che è una cagata innanzitutto sul metodo oltre che sul merito...
Casomai si industrializzano per farsi i cazzi loro :uhm: se consideriamo militarmente India e Cina producono carri armati, aerei e BOMBE ATOMICHE in casa.
Costi di lavoro, offshoring e roba varia sono sempre errori delle corp usa. Ormai ora hanno più know-how loro che mezza Europa più forza lavoro immensa, i cinesi ormai comprano e commerciano e sono centrali in Asia ma non solo, gli indiani praticamente hanno tutto l'outsourcing del globo
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direi che il costo della manodopera di india/cina/vietnam/taiwan il fatto che l'economia sia green o meno conta relativamente poco
certo e' che se tramite la forza del nostro mercato riusciamo ad indirizzare la via verso comportamenti piu' virtuosi non e' che la cosa sia necessariamente malvagia eh
non mi sembra un'argomentazione molto valida al limitare le politiche ambientaliste, semmai serve a ribadire che non e' abbastanza
Io dico che le politiche le devono fare tutti altrimenti chi le fa scarica le proprie emissioni su chi non le fa. Che è il sistema attuale.
Dire "In Europa dobbiamo fare maggiori sforzi per l'ecosostenibilità", quando forse siamo al top sul pianeta, e fottesegare chi scarica merda in mare perché è là che vado a spostare la mia produzione inquinante, è di un'ipocrisia grande come un pianeta...
Si ok, ma non capisco quindi vuoi aspettare che iniziano gli indiani e finché non lo fanno vuoi vivere in una discarica come a Delhi?
È stato fatto un voto EU non un voto Asia Union, hanno detto senza troppe discussioni: tra le tante cose esistono certe buste biodegradabili da oggi usate solo quelle.
E eliminate pure quel cazzo di cavo che per noi europei crea spazzatura e fa solo Apple ci fa cassa, che ha rotto il cazzo da quel dì (e l'abbiamo pure multata ciclicamente).
Ma cosa c'entra l'India in questo discorso? È polemica da cittadino che a parole da la colpa agli altri poi non fa un cazzo e butta le cicche per terra.
Il modello industriale è in finale lo stesso in tutto il mondo, anche se in EU è più rifinito, le porcate che fanno in Asia sono le stesse che fanno in EU e soprattutto USA fidati.
È vero sono tutti paraculi che fanno finta di essere green che altro, ma certe cose come queste leggi sono concrete, non puoi fare il paraculo se ti vietano di importare buste indistruttibili o cavetti lightning, cioè qualcosa tocca fare e non ci puoi dare addosso sulle basi dell'altro continente che sta ancora indietro
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se per fare un bicchiere qua devo rispettare 750 norme ambientali, il bicchiere mi costa 20. Se per lo stesso bicchiere fatto in india non devo rispettare mezza norma ambientale, produrre il bicchiere costa 0,5. Risultato: importiamo il bicchiere dall'india perchè costa 0,5, il bicchiere prodotto qua va fuori mercato, le aziende chiudono, si perdono posti di lavoro e per assurdo per produrre gli stessi bicchieri si inquina molto di più.
Ad oggi tutte le normative ambientali europee ed americane hanno avuto questi brillanti risultati.
La soluzione: mi vanno benissimo una serie di norme anti inquinamento, però mi devi mettere dei dazi del 2000% per i prodotti che arrivano da paesi dove con l'ambiente ci si puliscono il culo.
Ma chiaramente gli stessi che si masturbano con l'ambiente son gli stessi che gridano al fascismo se uno propone di mettere dei dazi sulla merce prodotta in paesi di merda come sono buona parte di quelli asiatici.
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Si ma qua c'è una confusione di fondo. Sono d'accordo anche io che sto sistema di mercato globale sia una cagata pazzesca.
La legge sul cavo non c'entra un caz, non parla di made in eu o fabbriche ecologiche (lol)
Il voto sul caricatore elimina una roba tecnologicamente superflua e tipica da azione antitrust sulle basi della riduzione di spazzatura ovviamente in Europa.
Oggetto su cui abbiamo tutti una tassa, quindi concettualmente non vedo proprio dove lamentarmi se per una volta esce un qualcosa per snellire un processo che in finale è interamente pagato da noi
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Se avessero le nostre stesse normative ambientali fidati che non converrebbe più ordinare dall'altra parte del mondo.
E lo dico perché un mio amico lavora molto coi cinesi nel settore della moda, non appena hanno messo una stretta sulla concia delle pelli (scaricavano diretti in fiume/mare senza depurare) hanno chiuso praticamente tutto…
menamago fassino a questo gli fa una pippa.Citazione:
Per capire chi abbiamo lasciato decidere le sorti della nostra moneta, del nostro paese e delle nostre vite riportiamo alcune frasi tratte da un’intervista di una giovanissima Lucia #Annunziata a Beniamino #Andreatta, fautore del fallimentare divorzio tra Banca d’Italia e Ministero del Tesoro.In quegli anni la lira vinceva “l’oscar” come moneta più forte e responsabile del boom economico che Andreatta chiamava invece una “moneta di scarsa reputazione“.L’intervistato proponeva inoltre di “scaricare a 2000 chilometri dal parlamento italiano” – e quindi dal controllo del popolo italiano – “quella politica monetaria“.Secondo il ragionamento di Andreatta con l’euro avremmo risolto i problemi di svalutazione, con conseguenti problemi riguardo gli alti tassi d’interesse degli investitori. Sappiamo bene che è accaduto esattamente il contrario.Ci siamo ritrovati infatti con le sorti del nostro paese in mano allo #spread, che è proprio quel differenziare di rendimento dei tassi d’interesse che secondo Andreatta esisteva con la lira e sarebbe poi scomparso entrando nell’unione monetaria.“L’economia italiana avrà una grossa pressione a investire di più“, disse inoltre a Lucia Annunziata: non è mai successo; “le famiglie acquisteranno case e produrranno una domanda aggiuntiva nell’edilizia“, il settore edilizio è oggi quello che ha subito maggiormente le nefaste conseguenze dell’euro, “i comuni avranno più flussi di cassa per poter fare opere pubbliche“, il patto di stabilità interno ha totalmente cancellato questa possibilità come hanno denunciato diversi sindaci.Andreatta conclude l’intervista annunciando uno sviluppo di stabilità. Come pensate che sia andata?Non ne azzeccò nemmeno una, ma un motivo c’era.In seguito rivelò infatti la sua malafede da Bruno #Vespa, svelando che nel mirino ci sono i lavoratori, i loro salari e proponendo regole europee per limitare il posto fisso e promuovere la mobilità del lavoro.
https://www.youtube.com/watch?v=OkOAf7lCc_Y
e comunque beniamino una fava, mai nome fu meno azzeccato. :facepalm: