Non è che sia proprio così semplice e immediato
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Non ho capito come facciate a dire 'ste cose quando ancora non si sa se sarà "vera" brexit (no deal) o la versione super annacquata che sta facendo infuriare gli oltranzisti del no al referendum...
E' chiaro che se escono ma resta l'unione doganale, la libera circolazione delle persone, la giurisdizione delle corti e chi più ne ha più ne metta non può accadere nulla di catastrofico. Però io una roba del genere non la considererei nemmeno una uscita vera e propria.
Ti hanno già risposto ma non capisco se mi stai trollando o meno :asd:
Qui non si tratta di fini analisi politico economiche, ma di semplice logica e ragionamento.
Se ti trovi male con un negoziante che fai? Ti fai imporre le condizioni da chi ti vende le cose o semplicemente cambi posto? Chi tiene il coltello dalla parte del manico?
TL;DR
L' Europa (Germania) non può minacciare un emerita fava, con buona pace dei giornalai pennivendoli (cit.)
50 miliardi di surplus/deficit mi sembrano un OTTIMA argomentazione
Se poi i crucchi pensano di spuntarla con i dazi al rovescio (???) non vendendo i loro prodotti in UK, boh :asd:
- - - Aggiornato - - -
A me sembra la solita tattica del chiagni e fotti che l UK ha sempre portato avanti nei confronti della UE
Poi boh, cosa ci sia nella testa della May lo ignoro
La bozza di accordo sta venendo presentata ora, da un punto di vista dei brexiter e' molto soft
non so quali sono gli accordi che si stanno stipulando adesso, a mio avviso la Gran Bretagna dovrebbe mantenere gli accordi di tipo commerciale e di libera circolazione delle persone, ma uscire da qualunque legislazione che puo' essere presentata tramite il parlamento europeo. Rimarrebbero indipendenti e con tutti i vantaggi economici (che saranno anche nostri)
Che è esattamente quello che l'Europa non vuole permettergli. In pratica equivale a lasciargli tutti i vantaggi dell'Unione senza avere nessun obbligo da parte loro
Questa e' solo la proposta da portare sia in Parlamento UK che all'analisi e successiva votazione EU.
Come le precedenti e' frutto di un dai e togli da entrambi i negoziatori, senza non considerare il successivo elefante nella stanza che sara' rappresentato dagli schieramenti politici dei singoli stati EU.
Facendo velocemente il punto generico in quanto credo che sia troppo presto per estrarre il succo dalle quasi 600 pagine:
- Il North Ireland diventa una sorta di zona intermedia fra legislazione UK e EU per quanto riguarda il transito delle merci. Questo pero' esclude l'ambito pesca.
- Facendo leva sulla situazione nord irlandese, si e' aperta la porta a estendere nel caso il periodo di transizione, andando quindi oltre il 2020
- Protezione dei marchi da ambo le parti (circa 3000)
- L'UK dovrebbe fissare degli standard legislativi a livello economico, sociale e fiscale, mettendoli alla pari della legislazione EU. Questa e' la parte che piu' di tutte tocca gli animi di entrambe le sponde.
- Istituzione di un panel per gestire tutte le beghe fra EU e UK
- Il mercato finanziario della City perderebbe l'attuale ruolo, mettendolo alla pari ai corrispettivi Giapponesi e Americani.
In pratica, anche leggendo velocemente altri post, con questo accordo ci si e' coperti da un punto di vista industriale, accademico e sicurezza, sacrificando parte della liberta' legislativa e influenza fiscale.
Soprattutto la parte anti dumping legislativo lega le mani al parlamento nell'emettere una legislazione molto easy dal punto di vista fiscale e finanziario, che farebbe concorrenza a Olanda, Belgio e Lussemburgo, oltre che sottrarre risorse fiscali come gia' stanno facendo.
This.Citazione:
Che è esattamente quello che l'Europa non vuole permettergli. In pratica equivale a lasciargli tutti i vantaggi dell'Unione senza avere nessun obbligo da parte loro
Mi sembra abbastanza improbabile, dato che i paesi EFTA (Islanda, Norvegia etc) pur non essendo membri dell'unione recepiscono le direttive comunitarie che riguardano il mercato unico e sono soggetti alla giurisdizione di una corte ad hoc. Se non ricordo male restano fuori solo PESC (politica estera e sicurezza), GAI (giustizia e affari interni) e politiche agricole.
Bisogna vedere i dettagli dell'accordo ma l'ira degli hard brexiter contro la May mi fa pensare che siamo molto vicini a qualcosa del genere.
Alla fine si troverebbero soggetti alla gran parte dei vincoli europei, ma fuori dalla stanza dei bottoni. Se sta bene a loro... :asd:
I paesi EFTA saranno tratti come i paesi dell'Unione, c'è un articolo specifico. :sisi:
Inoltre si prevede che il periodo transitorio sia prorogabile unilateralmente fin non si sa quando. :asd:
Così si va allo scontro in UK...
Si andava allo scontro in ogni caso:
- No deal -> ritrattare l'accordo di pace in NI, spinta indipendista sia in NI che in Scozia, grosso contraccolpo per l'industria sia in termini di import che export, per il mondo accademico (fondi ricerca, compartecipazioni etc), in ambito trasporti, una moltitudine di accordi da ritrattare che al pari della politica interna, dipenderanno da chi vincera' le elezioni, perche' il WTO non copre molta roba.
- soft deal -> dipende molto da cosa si scambia, prendiamo l'esempio attuale: industria, sicurezza, accademia e circolazione persone ok, legislazione economica e finanziaria subordinata alle decisioni EU, imho grossa perdita della City.
- reset -> a parte che un eventuale referendum richiede sia voti in parlamento che tempo, ho sempre il dubbio di come venga accolto a livello EU, considerando che non si ritornera' mai al pre 2016. Questo ovviamente non tiene conti di come potrebbero cambiare gli equilibri intra-eu nel 2020.
In aggiunta a mio avviso una fetta importante di Tory e Labour, con le loro divisioni interne, sembrano piu' interessati ad andare al governo che presentare ai loro possibili elettori cosa in concreto vorrebbero in termini di policies, cosi' da mostrare gli effetti.
Se non ricordo male la posizione ufficiale dell'UE è che volendo la gran bretagna può tornare indietro e amici come prima (ma potrei sbagliarmi).Citazione:
reset -> a parte che un eventuale referendum richiede sia voti in parlamento che tempo, ho sempre il dubbio di come venga accolto a livello EU
Poi non so come la prenderebbero i vari governi, ma mi sembrerebbe stupido opporsi.
Googlando velocemente non c'e' nella carta un modo per revocare gli effetti dell'art.50, il parlamento europeo dovrebbe legiferare in merito.
A questo punto fossi un paese membro, avrei maggior vantaggio a far passare l'UK attraverso l'art.49, mettendola di fatto alla pari con qualunque altro paese europeo, annullando la situazione di vantaggio che aveva pre voto 2016.
https://www.ft.com/content/98a2c89a-...8-2f31af407cc8