Originariamente Scritto da
Glorfindel
Non si può fare, chiaro tondo, la Costituzione infatti dice che i referendum sui trattati internazionali non possono essere fatti:
Art. 75
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio [cfr. art. 81], di amnistia e di indulto [cfr. art. 79], di autorizzazione a ratificare trattati internazionali [cfr. art. 80].
Art. 80
Le Camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali [cfr. art. 87 c. 8] che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio od oneri alle finanze o modificazioni di leggi [cfr. artt. 72 c. 4, 75 c. 2, V].
Finisce lì.
Ma cosa finisce lì? Semplicemente che non puoi indire un referendum di autorizzazione formale.
Ora, io la cosa non la tratterei alla leggera, così come è successo per Renzi nominato Primo Ministro: nulla di illecito, ma una scappatoia sottile (al posto di Renzi poteva entrare Hitler CON LE STESSE MODALITA': per la Costituzione è una voragine, una mancanza).
Non la tratterei alla leggera perchè:
- si può sempre fare una modifica Costituzionale: basta che si presenta un partito che vuole farlo, con maggioranza drogata, come accade oggi... infatti ora ci sarà un referendum sulla modifica di alcune parti della costituzione, nemmeno discussa dalle opposizioni. Ingoia le modifiche che volevo fare, e andiamo al referendum.
-in linea teorica camere costituite da gente che non siano i Verdini, i Ghedini, i Romano ecc... (ovvero con altre persone, difficilmente meno capaci di questi individui) potrebbero rivedere quelle posizioni e sulla base di un referendum di indirizzo. Il referendum non autorizzerebbe a rivedere i trattati, ma darebbe la scusa/motivazione per farlo a chi sta in Parlamento.
Oggi ci fissiamo sul dire che non è possibile, non perchè non sia possibile, ma perchè speriamo che chi sta in Parlamento continui a non risponderne.