Da ateo trovo ridicoli molti, se non tutti, i comportamenti dei religiosi, pero' alla fine a ognuno il suo.

Una cosa invece in particolare ho trovato davvero assurda. L'anno scorso e' morta la mamma di una nostra cara amica. Il fratello della nostra amica e' da tempo sposato con una ragazza ebrea di famiglia ortodossa, si e' convertito, si e' trasferito in israele e li' vivono la loro vita da ebrei ortodossi (o ultraortodossi, non ne so abbastanza per classificarli).
Bene torniamo alla morte della mamma della nostra amica. Il fratello e famiglia vengono in italia appena appreso il fatto, si organizza il necessario per il servizio funebre, e il giorno del funerale il fratello, figlio della madre morta, si e' rifiutato di entrare in chiesa perche' contrario alla sua religione. Io e mia moglie, atei, siamo ovviamente entrati e ci siamo seduti di fianco alla nostra amica, mentre il fratello ha preferito seguire qualche precetto religioso piuttosto che stare accanto al padre in lacrime per la perdita della donna con cui ha vissuto piu' di 50 anni.
Ora, io non so se ci sia qualcosa nella religione ebraica che davvero dica che non si puo' entrare in una chiesa o se e' cretino lui, pero' il solo fatto che una persona trovi questa cosa piu' forte dell'affetto per la propria famiglia in un momento cosi' drammatico, per me e' assolutamente rivoltante.

Il filo magico in se' e' innocuo, questo modo di pensare no.