Da un punto di vista giuridico? No.

Da un punto di vista sociale? Nemmeno dovrebbe.

Perché il nostro sistema giuridico penale e, in senso generale, la nostra società, si basano su specifiche convenzioni che dovrebbero essere accolte da tutti coloro che fanno parte della società, e cioè che la giustizia è un sistema credibile per stabilire la verità e stabilita la verità giudiziaria non ci devono essere altri giudizi. Rifiutare il giudizio dell'organo competente che la società si è dato significa incrinare uno dei fondamenti della società stessa e regredire alla giustizia privata.

Ok, oggi è cosa più rara che in passato e tutte le nostre pulsioni primarie, come quella di reazione all'ingiustizia percepita, sono dissolte perlopiù dal benessere, ma la credibilità del sistema giudiziario è quello che separa l'ordine potenzialmente dal caos. Sono convenzioni, d'accordo, ma convenzioni utili, che anche nel microcosmo delle conoscenze di ciascuno fanno la differenza.