Quello però è un problema più generale che riguarda molteplici aspetti del paese: dal cittadino che se ne sbatte o non è in grado di informarsi a la poca tutela del consumatore che è preda facile di qualsiasi malintenzionato.
La gente non deve iniziare proprio da niente, deve affidarsi a dei tecnici che sappiano di cosa parlano e che siano liberi da conflitti di interessi. Ci si fa accompagnare dal meccanico a spendere 15k € per un'auto e poi si ha paura di chiamare un geom/arch/ing per spenderne 200k su una casa. Bizzarro...
A me sembra più tutelato oggi, il consumatore, che per quanto non perfetta, se costruisce una casa ha un qualcosa di solido e relativamente efficiente. Se poi qualcuno vuole ritornare ai condomini anni 50 e le caldaie a gasolio boh, faccia pure...
La normativa non è perfetta, perchè non è possibile ricomprendere tutte le casistiche possibili e immaginabili e soddisfare tutte le esigenze. Ma ad un certo punto entra anche in gioco la capacità e la volontà di chi progetta, che dovrebbe sopperire alle mancanze della norma. Nelle relazioni di efficienza energetica c'è un capitolo apposito per le deroghe, che se opportunamente motivate, possono essere concesse. Penso ai pannelli solari per una casa esposta unicamente a Nord o in ombra per la maggior parte dell'anno.
Da ciò che ho potuto vedere fin'ora (sono relativamente nuovo, nella professione) mi sento di condannare le normative tecniche sull'edilizia, al momento. Il problema è il fardello di edilizia a basso costo del dopoguerra che ci ritroviamo sul groppone, semai. Roba da far accapponare i capelli (cit.).
Io maledico l'esistenza del foratino.
Il mattone pieno o il masso di fiume garantivano ottimo isolamento soprattutto acustico.
Ho vissuto per un anno in un appartamento evidentemente ottenuto per divisione, quindi con parete verso l'appartamento gemello piuttosto sottile, e con a fianco coppia con lei urlatrice. La tristezza...
Ultima modifica di koba44; 28-01-17 alle 11:30
L'isolamento acustico è l'unica caratteristica positiva di mattoni pieni e pietre. Dal punto di vista termico e strutturale sono un disastro.
Purtroppo l'acustica in Italia è completamente snobbata, nonostante la normativa ci sia da quasi trent'anni. E non vedo margini di miglioramento.
Be', termicamente meglio del foratino mi auguro!
Come ha scritto Orologio, è praticamente impossibile farsi valere rispetto a vicini chiassosi.Purtroppo l'acustica in Italia è completamente snobbata, nonostante la normativa ci sia da quasi trent'anni. E non vedo margini di miglioramento.
Ni.
In regime invernale una tramezza da 10 cm avrebbe le stesse prestazioni termiche di un muro di pietra da 45 cm, circa 2,5 W/m2k. Una muratura a camera d'aria dei palazzacci anni 50 ha trasmittanza di circa 1,0 w/m2k. La norma attualmente è lo 0,3 all'ìincirca.
Tanto per capire in che baracche vive gran parte del popolo italico...
Certo, in estate la musica cambia per via dello sfasameto termico delle murature pesanti.
Ultima modifica di koba44; 29-01-17 alle 19:31
Basta una parete Knauf per non sentire gli ululati del vicino, eh?
- - - Aggiornato - - -
Adesso sta cominciando a formarsi una discreta quantità di sentenze con acquirenti rimborsati anche del 30% del valore dell'immobile, ti assicuro che i costruttori cominciano a farci caso![]()
dell'aspetto termico si è già detto. in più aggiungi che tutti e due hanno la sgradevole tendenza a caderti in testa quando c'è il terremoto, tema che di questi tempi sta tornando finalmente di attualità.
esercizio: chiedete ai vostri sindaci se le scuole dove vanno i vostri figli garantiscono la vita (anche se non sembra, è un'espressione tecnica cui corrispondono precisi requisiti normativi, a seconda della zoan sismica in cui si trova l'edificio e della classe di criticità) in caso di sisma. e poi chiedete alla vostra ASL se l'ospedale dove si cura vostra nonna la garantisce. potreste scoprire cose MOLTO interessanti
non più. un certo imprenditore che governava prima di Monti, di cui non ricordo il nomeha emanato un decreto che ha depotenziato completamente la normativa in materia, stabilendo che non può più essere citata nei rapporti tra privati. in pratica potete usare la norma per far dichiarare la vostra casa inagibile dal comune, ma non più per farvi risarcire dal costruttore
beneficio del dubbio. ma al 90% trattasi di un trucco. primo perchè gli incentivi ci sono già (dal 50% al 65%). secondo perchè le cifre indicate dal ministro galletti (200 milioni per la PA e 700 milioni per i privati) sono esattamente quelle del conto energia termico (DM 16 febbraio 2016), che è un incentivo che esiste GIA'. in pratica il gioco dei garibaldini che corrono intorno alla collina applicato all'energia
agli edifici si applicano due direttive europee diverse, una sull'efficienza energetica degli edifici (guardacaso), l'altra sulla promozione dell'uso delle fonti rinnovabili (ah, ovviamente per definizione non si danno incentivi ai nuovi edifici, per i nuovi edifici ci sono obblighi da rispettare e basta, gli incentivi sono per l'esistente).
la prima delle due stabilisce (con le sue norme tecniche) quanto le case al massimo possono consumare, la seconda stabilisce quale percentuale dei consumi deve essere prodotta da FER (fonti energetiche rinnovabili). non è tutto oro quel che luce e l'incrocio tra i due requisiti genera alcuni paradossi, ma a livello molto più sottilmente tecnico di quanto scritto. quanto citato invece non corrisponde a verità.
1) il FV NON è una cazzata. primo perchè ogni costruttore di edificio deve fare la sua parte per aumentare i volumi di installato (e quindi far calare i prezzi) e secondo perchè comunque ce ne sarà bisogno: la famiglia media consuma 2700 kWh/anno (corrispondenti alla produzione di 2-3 kWp), e sempre più ne consumerà, perchè se vogliamo decarbonizzare l'economia, ciò corrisponde anche a elettrificarla (dato che tutti gli altri combustibili sono fossili, o più inquinanti dei fossili, come il pellet e la legna che sono responsabili del 50% delle polveri sottili che fanno in UE centinaia di migliaia di morti l'anno: una stufa a pellet inquina come 2-400 caldaie a metano e spesso non ha neppure il camino che porta i fumi sopra il tetto)
2) NON è vero che l'eolico non è contemplato. tu devi installare 1 kW di fonte rinnovabile elettrica per ogni appartamento (la faccio semplice), e può essere anche da eolico. il problema è che come sanno gli ingegneri, la potenza estratta da una turbina eolica dipende dal CUBO della lunghezza della pala, e quindi le minipale eoliche non producono una cippa. per intenderci, con 8 m2 di tetto ti fai il tuo kW FV; una ruota di 1,5 metri di diametro (MOSTRUOSAMENTE impattante) ha una potenza di picco di 500 W
un condominio da 12 appartamenti, che con 100 m2 di tetto può fare tutto il FV che occorre, dovrebbe realizzare un rotore con più di 7 metri di pala e 20 m di altezza da terra... perciò è il microeolico ad essere casomai una ca**ata.
non a caso gli impianti eolici li fanno sempre più grandi (da 1,5 MW di 4 anni fa oggi li fanno da 6 MW, 120 metri di lunghezza di pala; la fabbrica italiana che fa quelli da 4,5 MW la chiudono perchè sono troppo piccoli...)
Ultima modifica di Ronin; 17-02-17 alle 21:30
Non importa, le Amministrazioni Pubbliche sono comunque tenute a richiedere il rispetto dei requisiti acustici passivi ai costruttori in fase di concessione edilizia, quindi di fatto il DPCM 5/12/97 è ancora in vigore e io lavoro ancora
La sospensiva interessa al massimo situazioni in cui il Tecnico Competente ha rilasciato certificati farlocchi.
Un po' di sentenze recenti qui, in cui si fa rientrare il mancato rispetto dei req. ac. passivi nei "gravi difetti", e quindi il costruttore/venditore deve risarcire l'acquirente.
http://www.condominioweb.com/condominio/ricerca.php?tag=si&q=immobile%20inquinamento%20acu stico
Te pensa che ho avuto anche richieste di certificazioni ai sensi della UNI 11367 da parte di costruttori particolarmente zelanti.
Ultima modifica di Chiwaz; 20-02-17 alle 02:10
se sei tecnico competente, ne sai più di me.
qui da noi c'era stato un periodo in cui gli avvocati giravano le case di nuova agibilità lasciando nelle buchette i dati con la promessa "nessuna spesa, risarcimento automatico", dopo il depotenziamento di cui parlo sono spariti.
come al solito, tutto dipende dall'approccio che la PA da al sistema di controllo: se controlla veramente cosa c'è scritto nelle carte (e che corrisponda alla realtà) il cittadino è tutelato, se invece fa come fanno in tanti "c'è la tal carta? sì? allora apposto" senza andare oltre la copertina, il cittadino resta da solo preda dei predoni.
lasciarla sull'albero era una battuta (peraltro così avviene comunque: i boschi italiani non sono economicamente competitivi, e quindi gli incentivi monstre al pellet hanno ottenuto solo di far diventare l'italia primo importatore mondiale). altri modi per usare il legno in modo economicamente e ambientalmente utile sono quelli di usarlo come legname, e non come combustibile (l'industria del mobile affronta in tutta UE una grave crisi dovuta alla crescita dei costi per la "concorrenza" dell'impiego energetico).
se ho tempo, proviamo a impostare un calcolo, a intuito darebbe risultati interessanti.
qui mi limito a dire che la politica energetica per la biomassa dovrebbe venire utilizzata per opporsi all'abbandono dei terreni agricoli (la superficie agricola utilizzata in italia è calata in modo drammatico negli ultimi 20 anni, abbiamo perso qualcosa come 8 milioni di ettari di terreni prima coltivati e oggi abbandonati). si dovrebbe quindi premiare l'impiego di colture agricole ad alta rotazione, da utilizzare per produrre biocarburanti gassosi, che di PMI non ne rilasciano affatto. sul biometano siamo appena agli inizi, ma la filiera del biogas ha salvato migliaia di aziende agricole dalla chiusura, costituendo cicli integrati dove non si butta via niente,e recuperando anche colture storiche (come il sorbo) che per uso alimentare non andavano più, mentre per uso energetico tornano ad avere vantaggi perfino sulle sementi ogm.
in questo quadro, il legno andrebbe lasciato a sostituire la plastica nei mobili, e gli incentivi limitati agli impianti dove viene gassificato o pirolizzato, di modo che le PMI rimangono nella camera della caldaia.
Vero utilizzare la biomassa al posto del pellet è ancora meglio ma mi risulta che produce a meno energia a parità di peso.
La cosa migliore sarebbe avere il teleriscaldamento dalle città che utilizzi le acqua di scarico calde di fabbriche acciaierie e centrali elettriche...ma la gente non vuole le grandi opere quindi rimane un problema al momento abbiamo tanta troppa gente che va a gasolio o addirittura a porcate come l'olio combustibile...(quando è freddo ha la consistenza del bitume) anche se teoricamente dovrebbe essere vietato mi risulta...Cominciamo con il pellet che è il meno peggio poi vedremo.
Non puoi insegnare la fotografia, devono imparare da soli come farla meglio che si può, guardando ottime fotografie e facendone di pessime. (Cit. Cecil Beaton)
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25/08/2012 - Un ultimo piccolo passo per un grande uomo, un grande ricordo per tutta l'umanità.
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