No ma, perchè l'ultimo TGM è di una cartazza demmer*a?
A parte la grana e la ruvidezza, su certi testi ti ci spappoli gli occhi che è una bellezza![]()
No ma, perchè l'ultimo TGM è di una cartazza demmer*a?
A parte la grana e la ruvidezza, su certi testi ti ci spappoli gli occhi che è una bellezza![]()
è la crisi.
Movement #Orcs love too
- in una società in cui ogni più piccolo diritto è perseguito, nessuno ha più diritti - Kungfucio
- sempre sano e ricco, mai povero e malato - kungfucio Vol.2
- meglio un osso oggi che due domani - Alì Baubau e i quaranta cagnoni
https://www.worldoftrucks.com/en/onl...e.php?id=92274
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Spiace dirlo ma tgm é tipo i dinosauri. Non capisco perché non spingano di più sul sito web. Ovviamente é quello il futuro. Il cartaceo lo vedrei per monografie ed approfondimenti.
http://messaggeroveneto.gelocal.it/u...ref=hfmvudea-1
Ho cercato di essere una brava persona, ho commessi molti errori, ho fatto molti tentativi, ho cercato di darmi un senso e uno scopo usando le mie risorse, di fare del malessere un’arte.
Ma le domande non finiscono mai, e io di sentirne sono stufo. E sono stufo anche di pormene. Sono stufo di fare sforzi senza ottenere risultati, stufo di critiche, stufo di colloqui di lavoro come grafico inutili, stufo di sprecare sentimenti e desideri per l’altro genere (che evidentemente non ha bisogno di me), stufo di invidiare, stufo di chiedermi cosa si prova a vincere, di dover giustificare la mia esistenza senza averla determinata, stufo di dover rispondere alle aspettative di tutti senza aver mai visto soddisfatte le mie, stufo di fare buon viso a pessima sorte, di fingere interesse, di illudermi, di essere preso in giro, di essere messo da parte e di sentirmi dire che la sensibilità è una grande qualità.
Tutte balle. Se la sensibilità fosse davvero una grande qualità, sarebbe oggetto di ricerca. Non lo è mai stata e mai lo sarà, perché questa è la realtà sbagliata, è una dimensione dove conta la praticità che non premia i talenti, le alternative, sbeffeggia le ambizioni, insulta i sogni e qualunque cosa non si possa inquadrare nella cosiddetta normalità. Non la posso riconoscere come mia.
Da questa realtà non si può pretendere niente. Non si può pretendere un lavoro, non si può pretendere di essere amati, non si possono pretendere riconoscimenti, non si può pretendere di pretendere la sicurezza, non si può pretendere un ambiente stabile.
A quest’ultimo proposito, le cose per voi si metteranno talmente male che tra un po’ non potrete pretendere nemmeno cibo, elettricità o acqua corrente, ma ovviamente non è più un mio problema. Il futuro sarà un disastro a cui non voglio assistere, e nemmeno partecipare. Buona fortuna a chi se la sente di affrontarlo.
Non è assolutamente questo il mondo che mi doveva essere consegnato, e nessuno mi può costringere a continuare a farne parte. È un incubo di problemi, privo di identità, privo di garanzie, privo di punti di riferimento, e privo ormai anche di prospettive.
Non ci sono le condizioni per impormi, e io non ho i poteri o i mezzi per crearle. Non sono rappresentato da niente di ciò che vedo e non gli attribuisco nessun senso: io non c’entro nulla con tutto questo. Non posso passare la vita a combattere solo per sopravvivere, per avere lo spazio che sarebbe dovuto, o quello che spetta di diritto, cercando di cavare il meglio dal peggio che si sia mai visto per avere il minimo possibile. Io non me ne faccio niente del minimo, volevo il massimo, ma il massimo non è a mia disposizione.
Di no come risposta non si vive, di no si muore, e non c’è mai stato posto qui per ciò che volevo, quindi in realtà, non sono mai esistito. Io non ho tradito, io mi sento tradito, da un’epoca che si permette di accantonarmi, invece di accogliermi come sarebbe suo dovere fare.
Lo stato generale delle cose per me è inaccettabile, non intendo più farmene carico e penso che sia giusto che ogni tanto qualcuno ricordi a tutti che siamo liberi, che esiste l’alternativa al soffrire: smettere. Se vivere non può essere un piacere, allora non può nemmeno diventare un obbligo, e io l’ho dimostrato. Mi rendo conto di fare del male e di darvi un enorme dolore, ma la mia rabbia ormai è tale che se non faccio questo, finirà ancora peggio, e di altro odio non c’è davvero bisogno.
Sono entrato in questo mondo da persona libera, e da persona libera ne sono uscito, perché non mi piaceva nemmeno un po’. Basta con le ipocrisie.
Non mi faccio ricattare dal fatto che è l’unico possibile, io modello unico non funziona. Siete voi che fate i conti con me, non io con voi. Io sono un anticonformista, da sempre, e ho il diritto di dire ciò che penso, di fare la mia scelta, a qualsiasi costo. Non esiste niente che non si possa separare, la morte è solo lo strumento. Il libero arbitrio obbedisce all’individuo, non ai comodi degli altri.
Io lo so che questa cosa vi sembra una follia, ma non lo è. È solo delusione. Mi è passata la voglia: non qui e non ora. Non posso imporre la mia essenza, ma la mia assenza si, e il nulla assoluto è sempre meglio di un tutto dove non puoi essere felice facendo il tuo destino.
Perdonatemi, mamma e papà, se potete, ma ora sono di nuovo a casa. Sto bene.
Dentro di me non c’era caos. Dentro di me c’era ordine. Questa generazione si vendica di un furto, il furto della felicità. Chiedo scusa a tutti i miei amici. Non odiatemi. Grazie per i bei momenti insieme, siete tutti migliori di me. Questo non è un insulto alle mie origini, ma un’accusa di alto tradimento.
P.S. Complimenti al ministro Poletti. Lui sì che ci valorizza a noi stronzi.
Ho resistito finché ho potuto.
Ultima modifica di Cesarino; 08-02-17 alle 11:47
Almeno mettici un tuo commento, mica siamo in j4spam
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un mio commento? dunque, ho compiuto i 30 una settimana fa, sono laureato, ho fatto gli stage pagati a noccioline, non ho un lavoro e mentre leggevo un brividuccio mi correva lungo la schiena![]()
Rispetto per il dolore della famiglia, ma non condivido ne il gesto ne il contenuto della lettera.
Dal momento che si e' adulti, non ritengo si possa pretendere che qualcuno realizzi per noi quanto desideriamo e cedere perche' non si riesce a sostenere la fatica del percorso.
Il mondo offre molte piu' opportunita' ora di anni fa, ma a me sembra che il rapporto fra valore della fatica, il peso delle scelte e il conseguente valore dei successi e il giusto premio non sia piu' giustamente bilanciato.
ps. sempre detto a mia moglie che quando tiro le cuoia il problema sara' piu' suo che mio, quindi il rispetto per il dolore della famiglia e' sincero, questi si stanno struggendo su chissa' quali pensieri e rimorsi (che non meritano) per uno che ha scelto di mollare la cordata senza riguardo di chi era attaccato a lui.
Ultima modifica di Necrotemus; 08-02-17 alle 11:57
Cosa minchia vuol dire non condivido il gesto![]()
Siete voi che fate i conti con me, non io con voi. Io sono un anticonformista, da sempre, e ho il diritto di dire ciò che penso, di fare la mia scelta, a qualsiasi costo.
mi sembra uno di quelli che ragequittano dal forum nella speranza che ne fotta qualcosa a degli sconosciuti
ora fa useless job interviews![]()
La vita e' dura.
Aveva trent'anni, e dalla vita per aver studiato, una famiglia e tutto non era certo indigente.
Nella vita c'e' da lottare, tutti i santi giorni, anche con le unghie e con i denti se necessario.
Ci si arrende solo dopo morti, altrimenti ...
![]()
Purtroppo c'e' uno strato di gente che non ha mai avuto l'opportunita' di coltivare gli anticorpi contro la vita da adulti.
Capisco anche il risentimento contro chi sta dall'altra parte della barriera, ma poi ammazzarsi ha sempre delle ragioni trasversali, con conseguenze pesanti per chi resta.
E' sempre un gesto punitivo di codardia assoluta, indipendentemente dal motivo principale.