Originariamente Scritto da
Jaqen
v.sotto:
Esattamente, o anche l'ultimo tentativo di sparatoria ad un community college. O come è successo al Bataclan a parigi, per dirne un'altra. O in decine di altri casi
Posto che in una situazione del genere nessuna persona sana di mente vorrebbe mai trovarsi, armata o non armata, non mi sembra così difficile sostenere che fra il fuggire e trovare riparo nella prima stanza (o chiudersi nel proprio ufficio ai primi spari)
DISARMATI e trovarsi nella stessa situazione, ma con un arma da fuoco carica e la capacità basilare di usarla, il cittadino onesto ha più possibilità di salvaguardare la propria incolumità e quella di chi gli sta d'intorno nella seconda circostanza.
Il corso d'azioni corretto, da quanto sapevo (/summon caesarx - ma in Italia quasi nessuno ha il porto per difesa personale, ergo il caso non si applica) se non si è immediatamente vittima del suddetto assalitore consisterebbe prima nel mettersi al coperto, poi al riparo (o in fuga) se possibile, e, da una posizione di pericolo non immediato, segnalare
immediatamente la propria presenza e la propria identità alle forze dell'ordine,
anche (e soprattutto) se si è armati (per non finire scambiati per l'assalitore), dopodichè tocca solo attendere e sperare di non dover sparare.
(Oppure si possono seguire le istruzioni dei college liberal americani, che dicono di usare le
graffettatrici per aggredire l'assalitore, e farsi ammazzare).
Lo scopo e l'efficacia del
concealed carry (porto non in evidenza) è anche quello di fornire un forte deterrente per i criminali o i pazzoidi. Se ogni persona che vedi potrebbe essere armata, il criminale rischia molto di più nell'indulgere al proprio sadismo, ed è ovviamente molto più rischioso per il criminale commettere un crimine.
Sorpendentemente, la maggior parte delle gravi sparatorie di massa avviene nelle cosiddette "gun free zones".