Ma veramente la scuola italiana è messa così male?
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Purtroppo si, ma quello che mi stupisce di più è la totale mancanza di interesse.
Una giornata li ho portati al nostro centro di telecontrollo, in una stanza telecontrollo 30 centrali idriche nell'altra tutta la rete media tensione della regione.
Fatto lo spiegone fatto questo devo fare delle configurazioni li metto davanti ad un portatile e li lascio a cominciare la relazione che dovevano preparare per la scuola (per evitare che se la dovessero fare a casa), dopotutto gli avevo spiegato un sacco di cose di cose e quindi avevano tutto il materiale.
Torno dopo mezz'ora, uno sta giocando a calcetto in VPN su Facebook e l'altro con il cappuccio della felpa e le cuffie del telefono sta dormendo seduto in una posizione improponibile.
Non ti ho portato a vedere un ufficio di fatturazione passiva con dei contabili che scrivono tutto il giorno su SAP, ma a vedere un sistema vero che gestisce centrali elettriche, collegato alla borsa elettrica comandabile a distanza non sarà nulla rispetto a centri di telecontrollo di Enel ma non è roba che vedi tutti i giorni.
500px.com/andream - Delenda Acciughina
Vabbè, ma allora emigriamo tutti davvero e tanti saluti...
:bua:
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Vabbè ma che vi aspettate durante l'alternanza scuola/lavoro da un 16/17 enne. Ci sarà quello attento ma gli altri staranno pensando alla figa o alla discoteca in cui trovare figa
Non ti chiedo 8 ore di attenzione ti chiedo 1 ora, il tizio che si è addormentato non lo ha fatto una volta più di un collega lo ha portato in giro e sto tipo in auto, nelle sale telecomunicazioni ovunque lo trovavo addormentato o con il telefono in mano a farsi i cazzi suoi
Gli ultimi 3-4 giorni non è neppure venuto senza dire nulla.tantonche abbiamo chiamato a scuola per capire e nessuno sapeva nulla, come dipendente non lo.auguro a nessuno.
500px.com/andream - Delenda Acciughina
:facepalm:
Ok, anche in classe da me non c'erano stinchi di santo... ma almeno l'educazione.
Comunque fa il paio con quello che mi dice un amico che fa parte di una commissione di concorso, e mi dice che fatica a trovare temi scritti in italiano corretto.
:bua:
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Io una volta perse le speranze, ho trovato una tirocinante (quindi ancora a scuola) veramente brava, una persona a cui devi dire le cose una volta sola e le fa, si sta imparando un software (3ds max) da zero, le dico cosa fare e lo fa, se non la sa fare si guarda su internet come fare.
No porca troia, che abbiamo già i nostri problemi con gli autoctoni, di affrontare anche quelli d'importazione proprio basta. :mad:
Dipende dalle scuole.
L'ITIS che ho fatto io qui a Vicenza, QUANDO l'ho fatto io e PRIMA, ti garantiva un posto di lavoro perchè le aziende eran lì pronte a chiedere le liste dei maturandi. Ma il mio anno è stato l'ultimo del vecchio ordinamento, dove c'erano materie più tecniche e più ore di laboratorio (lavorazioni meccaniche, accenni di fonderia, test sui materiali, prove idrodinamiche). Quando io facevo la 4° e lavoravo al tornio parallelo passavano file di biNbetti del 2° anno che manco sapevano cos'era un calibro :facepalm: A me hanno insegnato ad usarlo alla prima ora di lezione dentro quella scuola...
Non dico che sono uscito e sapevo lavorare, assolutamente no, me ne sono reso conto subito che praticamente sapevo tante cose ma in realtà non sapevo un cazzo. E' che comunque uscivi da lì che c'avevi i coglioni leggermente cubici, non sapevi niente ma i professori ci hanno tirato su con la mentalità di imparare anche dal manovale con 20 anni di esperienza.
Adesso vengon su ragazzotti che col diploma in mano pretendono la scrivania in ufficio tecnico e se non ce l'hanno rifiutano il posto (mia moglie che lavora in un'altra azienda ha passato 3 giorni a contattare 3 liste di maturandi di quest'anno e NESSUNO s'è reso disponibile per un posto come organizzatore di produzione) e se ne vanno in università per poi pretendere il posto in ufficio tecnico :facepalm:
E qui parlo di un ITIS fra i migliori in Italia (fino a 20 anni fa era uno dei 3 in Italia ad avere il corso di Subacquea). Vai nelle scuole professionali e sembra di stare all'oratorio, ragazzi che sembrano lì costretti a frequentare una scuola solo perchè l'alternativa è timbrare il cartellino ogni mattina.
Non importa COSA vai a produrre, puoi produrre cerchioni per auto o manici di scopa e l'impegno/attenzione che ci devi mettere è la stessa. E non parlo solo di non sbagliare un lotto di produzione, intendo anche dal punto di vista della sicurezza. 3/4 degli infortuni sul lavoro nascono da disattenzioni, tanti sono dovuti all'eccessivo stress/fretta/ritardi ma gran parte sono dovuti al fatto che c'hai la testa da un'altra parte...
Se volete vi racconto di due stagisti compagni di banco che son passati da me circa 10 anni fa. Sono ancora ricordati come "Il Gatto e IL Volpe", senza distinzione fra i due :asd:
Nel caso della mia scuola è stato il preside a chiedere espressamente ai professori (sopratutto del biennio iniziale) di essere meno selettivi perchè la scuola era considerata la più difficile della provincia. Ed era vero.
Poi questo qua s'è pure impegnato di far chiudere il corso di subacquea per portarlo giù a Bari dove poi ha chiesto il trasferimento. E pure qua è riuscito nell'intento :facepalm:
Poi vabbè aggiungiamoci che molti professori già non si ammazzavano di certo, quando han chiesto loro di essere meno severi... avanti savoia!!!
Erano come due gemelli siamesi, quello che faceva uno lo faceva anche l'altro: andavano in bagno insieme, si portavano dietro la stessa roba da mangiare come spuntino, si scambiavano pure i telefoni :asd:
Il primo lavoro che abbiamo tentato di fargli fare era al trapano: metti il pezzo in morsa, chiudi la morsa, chiudi il pannello di protezione, fai il foro, apri il pannello, apri la morsa, cambia il pezzo. Faccio prima a farlo che a scriverlo. Io. Loro due non ce la facevano a collegare i passaggi.
Rinunciamo, li mettiamo a sbavare gli spigoli dei pezzi con la lima: forse io con un vibratore li sbavavo meglio.
Rinunciamo, li mettiamo a lavare i pezzi col solvente: dopo 15 minuti li vediamo intenti a spruzzarsi addosso il solvente rimasto sui pezzi dopo il lavaggio con l'aria compressa. Roba leggera, è che se ti finisce negli occhi sono comunque cazzi (avevano occhiali e mascherina ma sticazzi).
Rinunciamo, li mettiamo a contare pezzi.
Avevamo la bilancia contapezzi ma era troppo divertente vederli andare in rage perchè in due non riuscivano a contare 100 pezzi, manco facendo metà a testa :facepalm:
Ovviamente quando ci siamo accorti che non riuscivano a contare neanche fino a 50 dicevamo loro una quantità errata giusto per prenderli per il culo :rotfl:
Ecco, quando per qualsiasi motivo viene fuori il detto "il gatto e la volpe" iniziamo a raccontarci questi e altri aneddoti (tipo quando li abbiamo messi a contare pezzi sul banco da lavoro dicendo "sedetevi pure sullo sgabello". Ce n'era uno solo...)
futuri votanti m5s
chi lo sa...