Originariamente Scritto da
Edward Green
Ma sono d'accordo con te. Se fosse per me ci sarebbero enormi fondi per asili nido, aiuto-maternità, esami meno costosi e via dicendo. Ma ci sono dei limiti sociali/culturali odierni:
- Il tasso di natalità necessario per evitare la diminuzione della popolazione è
2,1 figli a donna. La Francia, il caso virtuoso che hai citato tu, arriva a malappena fra
1,89 e 1,96:
http://www.independent.co.uk/news/wo...-a7533951.html
French birth rate hits lowest level in 40 years as women study for longer before having children, report finds
e fra l'altro il tasso francese, oltre che essere aiutato dalle politiche francesi, è gonfiato dagli immigrati. Che hanno un tasso più alto. E questo è il più virtuoso d'europa. Figuriamoci gli altri.
Il fatto è che i soldi non sono sufficienti. I tassi dei vari europei, esclusi gli immigrati, sono ancora più bassi delle statistiche che vediamo. Nel 2015 in Italia era di 1,27 per donna italiana. Saliva a 1,94 per quelle straniere qua da noi. Ma anche loro alla lunga declinano.
Perchè?
- si termina tardi gli studi, si entra tardi nel mercato del lavoro e l'età per il primo figlio sale sopra i 30 anni. Peccato che la massima fertilità è nel ventennio.
- alcuni semplicemente non vogliono avere figli. Per comodità, per questioni di lavoro, ecc. Conosco parecchia gente laureata, età media 30 anni, tutti con una buona situazione famigliare ed economica (stipendio fisso, casa, ecc), che non fanno figli. Non se la sentono, vogliono godersi la vita e rimandano il primo figlio sempre più in là.
- Se il primo figlio arriva su i 35 anni, farne altri diventa più complicato. Senza contare che per molti basta uno e avanza.
Questo spiega perchè in altre nazioni con un welfare più forte del nostro (tipo la Danimarca) quel tasso non va sul 2,1.
I valori sono cambiati. Ma questo cambierà l'Occidente. Ah, se lo cambierà