Però c'è anche questa campana.
L'Heavy Metal sta morendo?
Metallo (o) Non metallo? In effetti la citazione del titolo dell'album dei Bluvertigo, musicalmente c'entra poco o niente, ma ben si adatta alle questioni che queste righe si prefiggono di trattare.
L'idea per questa specie di inchiesta/riflessione/quellochepreferite, mi è venuta leggendo l'articolo di Tommaso Dainese su Metallus.it.
Parliamoci chiaro, musicalmente il 2015 è finito male con la morte di Lemmy e il 2016 è cominciato peggio con la morte di Bowie; due artisti sicuramente diversi, ma assai influenti.
Ma cerchiamo di restare in tema metallo: da inguaribile e irriducibile amante dell’ heavy metal, sono ben più di vent'anni che giro per festival (un po' per lavoro, un po’ per divertimento) e, guardando i bill di queste due decadi di eventi, mi sono reso conto di una cosa preoccupante: gli headliner sono sempre gli stessi.
Ora, tenendo conto che i Motorhead ci hanno lasciato, che ci stiamo avviando verso il tour di addio dei Black Sabbath e che – per carità, che lassù ce li preservino il più possibile – anche altri mostri sacri come i Maiden o i Metallica hanno abbondantemente superato i trent’anni di carriera, la domanda è: e adesso?
Cerco di spiegarmi meglio.
Considerando che non si tratta di "correnti" specifiche del metal che attraggono i fan (non credo che qualcuno possa accostare i Sabbath ai Maiden oppure agli AC/DC), dobbiamo dedurre che le 150mila persone che partecipano a un festival (Wacken Open Air, Hellfest e chi più ne ha, più ne metta), siano spinte dalla qualità compositiva, dalla qualità esecutiva, dall’appeal dei personaggi o da una commistione delle tre cose, giusto?
Allora la domanda sorge spontanea: è mai possibile che negli ultimi trent’anni non siano nate band con una o più di queste qualità sufficienti da bissare i numeri dei “grandi vecchi”? No, perché a parte i Muse, i Linkin Park (band che mi viene difficile inserire nel genere in questione) e forse Slipknot e Rammstein, non credo che ci siano nomi che possano davvero competere con quelli sopracitati.
E ora arriviamo al nocciolo della questione: il metal è morto? Sta morendo? Quando l’Olimpo si sarà svuotato cosa rimarrà? Che succederà? La tendenza non sarà più quella di avere dieci gruppi che vendono centomila biglietti, ma quella di averne cento che ne vendono mille? E, se si, perché? Sono cambiate la band, o è cambiata l’audience?
Sarei davvero curioso di sapere cosa ne pensate.
Long live rock ‘n roll