
Originariamente Scritto da
sacramen
Erano come due gemelli siamesi, quello che faceva uno lo faceva anche l'altro: andavano in bagno insieme, si portavano dietro la stessa roba da mangiare come spuntino, si scambiavano pure i telefoni

Il primo lavoro che abbiamo tentato di fargli fare era al trapano: metti il pezzo in morsa, chiudi la morsa, chiudi il pannello di protezione, fai il foro, apri il pannello, apri la morsa, cambia il pezzo. Faccio prima a farlo che a scriverlo. Io. Loro due non ce la facevano a collegare i passaggi.
Rinunciamo, li mettiamo a sbavare gli spigoli dei pezzi con la lima: forse io con un vibratore li sbavavo meglio.
Rinunciamo, li mettiamo a lavare i pezzi col solvente: dopo 15 minuti li vediamo intenti a spruzzarsi addosso il solvente rimasto sui pezzi dopo il lavaggio con l'aria compressa. Roba leggera, è che se ti finisce negli occhi sono comunque cazzi (avevano occhiali e mascherina ma sticazzi).
Rinunciamo, li mettiamo a contare pezzi.
Avevamo la bilancia contapezzi ma era troppo divertente vederli andare in rage perchè in due non riuscivano a contare 100 pezzi, manco facendo metà a testa

Ovviamente quando ci siamo accorti che non riuscivano a contare neanche fino a 50 dicevamo loro una quantità errata giusto per prenderli per il culo
Ecco, quando per qualsiasi motivo viene fuori il detto "il gatto e la volpe" iniziamo a raccontarci questi e altri aneddoti (tipo quando li abbiamo messi a contare pezzi sul banco da lavoro dicendo "sedetevi pure sullo sgabello". Ce n'era uno solo...)