Riguardo al reddito di cittadinanza, una delle idee sarebbe quella di usarlo come sostituto di buona parte del welfare.

http://citizensincome.org/wp-content...on-leaflet.pdf

L'idea sarebbe anche interessante, ma avrei diversi dubbi:
  • I lavori attualmente coperti dai contratti zero-hours or part-time vedranno ridurre di molto la forza lavoro (i.e. se lo studente (cittadino) che lavora meno di 20 ore la settimana ora prende uno stipendio, chi glielo fa fare di servire la gente quando ha un reddito base. Si avra' quindi una prima disparita' fra studenti locali (con benefit) e studenti stranieri, influenzando le performance.
    • rimandendo nel caso studenti, chi e' stipendiato potrebbe partecipare a workshop o attivita' dirette a valorizzare o specializzare la sua formazione

  • Chi affitta spingera' per un aumento, considerando le disponibilita' maggiori
  • Molti lavori avranno una minore attrattiva, questo influenzera' la produzione. In caso di lavori di importanza sociale (gestione rifiuti, polizia, infermieristica etc) si dovranno alzare i salari.
  • Se tutti o una buona maggioranza posso permettersi alcune spese, molti prezzi si alzeranno, alzando in modo incontrollato l'inflazione
  • I risultati dei test mi sembrano non considerare che il comportamento dei soggeti e' influenzato dall'essere monitorati. I.e. se so che ricevo una somma di denaro in una sperimentazione, saro' spinto a comportarmi in modo virtuoso (l'esempio degli homeless mi ha reso molto perplesso). Quale saranno gli effetti in una donazione su larga scala? L'esempio dell'Alaska al momento e' molto distante dagli esperimenti che si stanno facendo/ si sono svolti