Finora ci si era limitati a linee-guida e raccomandazioni. Come ricorda il Guardian, già a Cardiff, in Galles, agli studenti veniva predicato di mantenere, negli scritti il linguaggio più neutro possibile. Ad esempio, meglio usare “efficient” anziché “workmanlike”, e “supervisor” per “foreman”. A Bath hanno premuto molto perché anziché “mankind”, che contiene la brutta parola “man”, si usasse “people”, o “humanity” (una svista, allora, visto che anche “humanity” contiene “man”, anche se non è una questione etimologica). Per i soloni della University of North Carolina è molto male usare anche “mailman”. Meglio “postal carrier”. Bandito anche “policeman”, e peggio che mai “man-made”, quasi a suggerire, in via subliminale, che l’uomo fa le cose e la donna no. E se le fa, è perché si sta trasformando, in via temporanea, in un uomo.