http://www.linkiesta.it/it/article/2...nziche-/33754/

Nelle università inglesi avrai voti più bassi se usi "ministro" anziché "ministra"

All’Università di Hull, in Inghilterra, è stato deciso che gli studenti del corso di Scienze Sociali (corso di attivismo religioso) dovranno, nei loro testi e nelle loro ricerche, servirsi di un linguaggio “gender-sensitive”, ossia privo di riferimenti al genere. Se non lo faranno, prenderanno un voto più basso.
Finora ci si era limitati a linee-guida e raccomandazioni. Come ricorda il Guardian, già a Cardiff, in Galles, agli studenti veniva predicato di mantenere, negli scritti il linguaggio più neutro possibile. Ad esempio, meglio usare “efficient” anziché “workmanlike”, e “supervisor” per “foreman”. A Bath hanno premuto molto perché anziché “mankind”, che contiene la brutta parola “man”, si usasse “people”, o “humanity” (una svista, allora, visto che anche “humanity” contiene “man”, anche se non è una questione etimologica). Per i soloni della University of North Carolina è molto male usare anche “mailman”. Meglio “postal carrier”. Bandito anche “policeman”, e peggio che mai “man-made”, quasi a suggerire, in via subliminale, che l’uomo fa le cose e la donna no. E se le fa, è perché si sta trasformando, in via temporanea, in un uomo.


A furia di pensare a queste cose, un giorno saliranno al potere nazisti e barbuti e li ammazzeranno tutti...