premessa: la gestione delle casse ha subito una decisa correzione a partire dalla fine degli anni '90 quando fu la buonanima di prodi a imporre la sostenibilità a 30 anni, e un'ulteriore correzione di rotta con monti che la ha portata a 50 anni: in sostanza le casse devono in base a parametri stabiliti dal ministero dimostrare che fra 50 anni sono ancora in grado di pagare le pensioni con gli andamenti democratici e di sviluppo dei fatturati previsti e le aliquote contributive vigenti.
non a caso a seguito dello spostamento a 50 anni sono quasi tutte passate al contributivo e/o hanno drasticamente aumentato i contributi: ad esempio inarcassa,
che ha fatto entrambe le cose, passata al contributivo pro-rata e aumentato i contributi progressivamente dal 10% al 15% di cui 1% a fondo perduto cioè non calcolato nella pensione.
ma il punto chiave è che la "sostenibilità" a 50 anni è appunto di parte corrente, e quindi le casse la calcolano non come equilibrio delle entrate e spese correnti,
ma come equilibrio delle spese rispetto alle entrate correnti + la vendita del patrimonio attualmente posseduto
per chi non ha capito, significa che oggi il patrimonio è in crescita perchè ci sono molti iscritti che versano e pochi pensionati: negli anni il rapporto passerà da 10 iscritti per ogni pensionato a 2, e questo comporterà che a un certo punto il patrimonio non cresce più, ma anzi viene eroso per pagare le pensioni che a quel punto superano i contributi. ma la fase di "erosione" è molto più veloce dell'altra, quando ho fatto l'ultima simulazione per inarcassa l'inversione era all'anno 38 o 39 addirittura su 50. comunque, all'anno 50 il patrimonio è stato completamente utilizzato per pagare le pensioni: l'anno successivo le entrate sono molto inferiori alle uscite, il patrimonio è nullo e pertanto si fallisce.