Io dico che tu hai un qualche complesso di inferiorità.
Non è normale, che ogni volta che posto qualcosa te ne esci con 'sta cazzata, sempre uguale.
Dev'esserci un motivo, per cui hai una fissa del genere.
Non ci hai capito un cazzo, probabilmente perchè il tuo punto di partenza è "Maradona è nostro, non ce lo toccate".Peccato che anche i calciatori sono persone Tom, e non solo androidi per far "godere" te, qualsiasi cosa significhi...e dire "non era scritto nelle stelle" il fatto che dovesse restare o andare è la diretta conseguenza di questo modo di fruire di un sportivo, un artista, o come vogliate chiamarlo personalmente deprimente. è venuto qui proprio perchè era Maradona e non un tizio fortissimo a caso, che avrebbe potuto vincere di più e "meglio" secondo qualche punto di vista. Un'interpretazione di causa-effetto degna di un esperimento sociale/scientifico. Nammerda, insomma, o meglio il Cabrini pensiero.
Un consiglio, quando si presenta qualcosa di bello, godetevelo senza necessariamente voler imporre il vostro (limitato) pensiero, come se veramente il modo di apprezzare qualcosa sia uno solo...è abbastanza probabile che ciò che vi spinge a farlo sia il frutto di qualche sorta di ego smisurato o insicurezza recondita.
Detto in sintesi: a Tom, ma vaff...e te lo dico con tutto l'affetto possibile, seriamente.
Il che potrebbe pure andar bene alle scuole elementari, massimo alle medie... ma, a un certo punto, uno dovrebbe pure riuscire ad andare oltre.
Detto ciò, come fai a valutare qualcosa che non capisci? Non puoi e infatti, inevitabilmente, scrivi scemenze.
Come in questo caso, appunto.
Un consiglio te lo do io: piantala di rompere il cazzo a chi la pensa diversamente da te.
Vedrai che vivrai meglio tu, oltre a evitare di infastidire gli altri.
Ah, e Cabrini sarà stato pure sgradevole ma ha ragione: a Torino, Maradona probabilmente avrebbe avuto molti meno problemi. Niente clan mafiosi a passargli coca e mignotte, niente gente ad assediargli la casa 24/7, meno rotture di palle in generale.
Poi, il fatto che tu voglia accettarlo o meno (o magari rifugiarti in qualche cazzata retorica tipo "era l'eroe del popolo", "era Napoli", "era un artista", ecc.), è del tutto ininfluente.
A cui aggiungere due palloni d'oro, non dimentichiamo.
Ma è Frykky: probabilmente, l'unica cosa che sa è che Ronaldo non ha vinto la CL e quindi "non ha vinto tantissimo".
Vero.
L'asticella la poteva alzare eccome: avesse vinto 4 scudetti a Napoli o due mondiali con l'Argentina (cosa, quest'ultima, da cui non è andato lontano), la considerazione di Maradona sarebbe stata ben diversa.Secondo me sta venendo dato troppo rilievo invece a questa cosa (basata anche peraltro su quella sua intervista). Avrebbe potuto fare di più, regalare altre prodezze fantascientifche, vincere qualche trofeo in più, ma non avrebbe spostato di tantissimo l'asticella. Ha comunque fatto abbastanza per dimostrare la sua dimensione. Non è in altre parole un incompiuto alla Gascoigne o Le Tissier, cioè gente con potenzialità immense che se avesse magnato/bevuto di meno avrebbe potuto collocarsi quantomeno parecchi gradini sopra.
Ma non è questo, il punto.
Il punto non è il livello a cui è arrivato, il punto è QUANTO ha fatto. Proprio in termini quantitativi.
Non parlo di numero di gol (che pure, male non ci stanno in questo discorso), parlo proprio di giocate, di invenzioni, di dimostrazioni della sua classe.
Quante giocate ci sono, con cui un appassionato può godersi Messi, CR7, il Fenomeno o Pelè? Una marea, letteralmente.
Quante ce ne sono, di Maradona? Molte, molte meno.
Perchè Maradona si è accorciato la carriera (o meglio, l'ha continuamente maltrattata) e quindi le possibilità per esibire il suo genio si sono ridotte sensibilmente.
A me, questa cosa rode parecchio: è come (fatte le dovute proporzioni) Jimi Hendrix o Raffaello che muoiono a 27/28 anni.
Uno spreco enorme.
Sempre detto che, secondo me, la cosa del Fenomeno "solista" era e rimane una stronzata: la realtà è che Ronaldo, come tutti i grandissimi, prendeva la strada più semplice per segnare. Niente altro.Sì, ma anche in quel caso si è visto il Fenomeno giocare al top delle sue potenzialità abbastanza a lungo per dargli una collocazione nella storia. Il limite del Fenomeno è quello che diceva Sacchi: immenso, dirompente, dotato di fantasia inarrivabile nel dribbling, ecc. ma "giocava da solo", si integrava con gli altri fino a un certo punto (anche perché al top aveva bisogno fino a un certo punto di integrarsi, gli davi il pallone e sfasciava tutto), e questo con tutta probabilità non sarebbe cambiato nemmeno se fosse arrivato a mettere insieme vent'anni di carriera senza rompersi.
Se i suoi compagni di squadra erano Moriero, Djorkaeff, Winter, Zamorano, Bebeto o Leonardo (gente distante anni luce da Ronaldo), il modo più semplice era fare da solo: prendere palla, scartare 3-4 difensori e tirare.
Se i suoi compagni erano Rivaldo, Ronaldinho, Baggio, Raul, Zidane e roba simile, scambiava coi compagni.
Ma comunque, ripeto, il punto non è capire quanto era forte Maradona o quanto era forte Ronaldo.
E' che, per diversi motivi, i fan ne hanno goduto meno di quanto sarebbe stato possibile.
Ripeto, il punto non è quanto vinci o non vinci.Sono d'accordo con quanto hai scritto a questo proposito nell'altro post (come "maître à penser" Maradona era decisamente debole, a ben guardare, anche perché a buttare lì un "Blatter ruba" – ma dai?– pure "pro domo sua", o USA e Chiesa pupù, senza un'analisi, una visione elaborata, son capaci tutti, anche il cinquantenne di Facebook qualunque, o Peppe Krillo, non è peraltro roba che richieda chissà quale coraggio o impegno).
Mi pare però che sottovaluti il fatto che il calcio è anche molto una cosa passionale fatta di umori ed emozioni: nunn'è che Maradona producesse il suo calcio rinchiuso in una teca di vetro o con gli stadi deserti "stile Covid", necessari ma orribili. Lo faceva in un determinato contesto, esaltato dal suo pubblico, dalla sua gente. Lo faceva per loro. In una cornice esaltante e pittoresca. Francamente una chiusura di carriera "cabrinesca" alla Juve o al Real con qualche scudetto "di routine" in più (la Coppa dei Campioni all'epoca era comunque un traguardo molto, molto, molto complicato e "casuale" anche se stavi in un top club) avrebbe cambiato poco o nulla del suo "romanzo", anzi, forse addirittura lo avrebbe peggiorato.
E' quanto riesci a esprimerti, quante volte illumini il gioco del calcio, quante volte lasci qualcosa ai posteri.
In quel senso, Cabrini ha ragione: altrove, Maradona sarebbe probabilmente "durato" di più.
La sua vita non sarebbe diventata il romanzo che poi è stata? Probabile.
E quindi..?
Potendo scegliere, io avrei voluto da Maradona meno cazzate extracalcistiche, meno romanzo e più giocate sul rettangolo verde (anche perchè ciò che ha fatto fuori dal campo è stato per la maggior parte inutile se non dannoso, perchè dovrei interessarmene?).
Posto che, per com'era fatto (ignorante come una capra, privo di una vera educazione, generoso e passionale), difficilmente non avrebbe mai avuto nessun casino.
Appunto, meglio concentrarsi sul fatto che in uno dei due mondiali non ha giocato, piuttosto che guardare al complesso.
Conta pure un solo mondiale, Frykky: magari, in questo modo, potrai concentrare la tua attenzione anche sul resto e accorgerti che comunque ha vinto tantissimo.
Come no, te ne accogerai sicuramente.