
Originariamente Scritto da
Zhuge
Cari amici, beati voi, beati voi che siete qui a discorrere amenamente di quanto è bello Oliviero e di quanto titilli le vostre fantasie più o meno oscure. Intanto il calcio italiano è al suo de profundis e voi non volete non tanto accettarlo, ma neanche ammetterlo. Voi come gli altri, beninteso. Ci sono gli juventini convinti che gli avvisi di garanzia faranno la fine della carta igienica e gli interisti convinti che i loro bond non siano già carta igienica, ma nessuno vuole dire chiaramente e apertamente che è tutto finito, che il campionato più bello del mondo non esiste più, che il calcio va in un'altra direzione, che adesso l'unica cosa che conta non è vincere, ma guadagnare; e senza rubare, perché adesso le Procure non fanno più finta di non vedere. C'è chi si riempie la bocca di grida d'aiuto e di SuperLega e non capisce che la SuperLega oggi esiste già, si chiama Premier League; domani si chiamerà MLS. C'è chi è convinto che le squadre italiane possano competere in Europa come vent'anni fa, ma non vedono che le squadre inglesi, ma anche quelle spagnole e quelle tedesche, hanno un'idea di calcio nuova, diversa, sostenibile e più comprensibile al pubblico. Voi, da esteti, godete degli zero a zero come vecchi, ma il calcio è un'altra cosa. Il gioco all'italiana va bene per vincere un Europeo o un Mondiale, per giocarci qualche partita di fila, ma non vende per un campionato con 370 partite tutte uguali, tutti dietro la linea della palla, senza verve, senza estro, senza magia. La Serie A è morta, seppellita sotto un quintale di tattica e sotto una tonnellata di debiti. Il nostro presente è questo, è fatto di parametri zero, di vecchie glorie, di giovani che con fatica vengono lanciati e appena fanno un paio di giocate ti vengono a chiedere 10 milioni l'anno e 10 di bonus alla firma perché c'è sempre un Bournemouth pronto a darglielì di là della Manica. E se ne vanno a zero, perché non si fanno più le aste quando TUTTI vogliono andare in Premier League, nell'Olimpo; non c'è più bisogno di pagarli alle squadre, i giocatori, quando sono i procuratori che hanno in mano il loro cartellino perchè faccio quello che dice Mino. Il futuro della Serie A, se sopravvivesse ai debiti, è quello di diventare la nuova SuperLiga o la nuova Eredivisie; ci sono squadre che si sono già mosse in questa direzione, come Atalanta, Udinese, Fiorentina; lo stesso Milan ha messo il focus sullo sviluppo del fatturato e dell'utile, mica sulle prestazioni sportive: se le buone prestazioni vengono dalla buona gestione finanziaria, ottimo, se non vengono bene lo stesso, non si fanno follie, Berlusconi è morto, Moratti è morto e anche Agnelli non si sente tanto bene. Fidatevi, è tutto finito; ed è giusto così, la Serie A è un modello di business valido come Alitalia o come l'ILVA, sta in piedi solo rubando. Accettatelo. Dopodichè sarà più facile capire la SCHIENA DRITTA e tifare Norwich Town o Nottingham Forest, mentre guardiamo con nostalgia qualche partita del Milan.