Mi rendo disponibile ad essere insultato ai sensi dell'art. 1 del 29/3/2016 legge Salgari
per il discord di bar sport chiedete l'invito in pm"Ma funziona così, il fondo funziona così: se compro a 10 domani deve valere 15, non c'è logica, non è gente di calcio. Non è cattiveria, è che non capiscono di calcio".
https://fb.watch/btKTFdvLjM/
ma come, non ci si doveva indignare?
Che bel coro, sono sicuro che all'asilo farebbe ridere tantissimo.
Che poi le 2 cose non sono in contraddizione.
La tipa può avere il sangue freddo di rispondere a tono sul momento e, a posteriori, lei e chiunque altro hanno il sacrosanto diritto di indignarsi.
Qual è, l'episodio precedente?
Pare che oggi tirino fuori di nuovo la Superlega, immagino perché il mondo ha altro a che pensare
ho anche letto sta roba
Aleksander Ceferin (UEFA president): "Agnelli is a usurper, a dictator, the Putin of football, a man without shame. Not even the war softens him, shameful." @marca #rmalive
Ultima modifica di Vitor; 03-03-22 alle 11:07
se c'è una cosa che ho capito di questa superlega è che in quanto a comunicazione hanno un tempismo pessimo
Madonna Ceferino che imbarazzo.
Me lo immagino in un angolo che piange e pesta i piedi...
Ma perché, di Tebas ne vogliamo parlare?
Prima accosta i club della super lega a Putin, poi dice "che, noi che siamo contrari siamo idioti?"
Ecco, messa in questi termini...
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The 10 clubs that will announce the return of the Super League today:
Real Madrid
FC Barcelona
Atletico
Manchester United
Manchester City
Chelsea
Liverpool
Inter
AC Milan
Juventus
dejà vu
Intanto su twitter il sentiment è positivo
https://twitter.com/search?q=the%20s...ed_query&f=top
i bot![]()
ancora co 'sta superleague?![]()
tra l'altro hanno fatto fuori arsenal e tottenham
Mi rendo disponibile ad essere insultato ai sensi dell'art. 1 del 29/3/2016 legge Salgari
per il discord di bar sport chiedete l'invito in pm"Ma funziona così, il fondo funziona così: se compro a 10 domani deve valere 15, non c'è logica, non è gente di calcio. Non è cattiveria, è che non capiscono di calcio".
Proprio adesso che hanno annunciato la bellissimissima nuova formula della Champions?
Serie A, col nuovo indice di liquidità tre club a rischio esclusione
Un tema molto importante agita i club di Serie A in vista della prossima stagione, e sarà oggi sul tavolo del consiglio della FIGC. Si chiama indice di liquidità, indicatore che fino a oggi serviva solo a limitare il mercato delle società meno virtuose, mentre nel prossimo futuro solo chi rientrerà nelle sue maglie potrà iscriversi al campionato di Serie A.
Per impedirlo, i club puntano sul nuovo presidente Lorenzo Casini, espressione dell’ala più contraria al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, il quale ritiene l’indice di liquidità la sua riforma principale: la mossa con cui dare stabilità al movimento ed impedire ai club di contrarre nuovi debiti.
Ricordiamo che l’indice di liquidità è il rapporto tra attivi e passivi a breve delle società. Ci sono due modi per sbloccarlo: la cessione di giocatori o un’iniezione di capitale dell’azionista. Insomma, o si vende, o si versano risorse fresche. A gennaio poteva fare mercato solo chi aveva l’indice di liquidità a 0,6: gli attivi insomma dovevano coprire almeno il 60% delle spese, e questo ha bloccatogli affari di molti club.
Secondo quanto riportato da La Repubblica, con gli stessi parametri odierni, almeno tre club oggi farebbero fatica a iscriversi al campionato:
- la Lazio, fuori per 28 milioni di euro;
- il Genoa, fuori per 32 milioni di euro;
- la Sampdoria.
Ma molte di più avrebbero problemi: almeno sei club sono a rischio. La riforma acuisce di certo la tensione con il patron della Lazio Claudio Lotito, che di Gravina è nemico giurato. La FIGC da parte sua può pensare di intervenire con correttivi in modo da rendere la riforma più sostenibile, e non avere già ora una lista nera di chi subirà i danni maggiori.
L’indice sarà fissato tra lo 0,7 e lo 0,6. Si potrà ridurre il gap negativo con un saldo attivo nella campagna trasferimenti. Contenere il costo del lavoro entro il 60% dei ricavi darà un vantaggio, così come un buon rapporto tra fatturato e debito, utile a scoraggiare il ricorso a indebitamenti insostenibili. In casi estremi, possibili cessioni a giugno