A parziale giustificazione (di Messi) bisogna dire che ieri è stato il meno peggio dei suoi (almeno fino al 2-0 del Brasile, dopo è scomparso pure lui) e soprattutto bisogna dire che, Messi o meno, l'attuale Argentina non può assolutamente competere con l'attuale Brasile.
Da quando c'è Tite sulla panchina la nazionale verdeoro si è letteralmente trasformata: ora è una squadra equilibrata, matura che sa perfettamente cosa fare in campo anche in considerazione delle qualità dell'avversario. Sembrano passati secoli dalla squadra degli scorsi anni.
E in questa condizione di "equilibrio" esce facilmente fuori il talento dei giocatori (soprattutto in attacco con questo nuovo tridente Coutinho-GJ-Neymar): l'esatto opposto di quanto accade nell'albiceleste dove il talento viene strozzato e inghiottito dall'assoluta anarchia e dis-equilibrio (tattico, mentale) di una squadra senza capo ne coda.
Inoltre ci sta, a prescindere dalle condizioni dell'albiceleste, di perdere punti in Brasile.....il problema, semmai, sono i clamorosi punti persi nelle scorse partite (in casa e fuori) nettamente più abbordabili e che ora, visto pure il calendario, mettono l'Argentina in serio rischio qualificazione.
Aggiungo anche una pillola statistica: il Brasile in tutta la sua storia non ha MAI perso una partita casalinga di qualificazione Mondiale (51 partite in tutto con quella di ieri sera).