Re: Il profumato topic del calcio internazionale
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ROMA - Intervenuto a Bobo Tv su Twitch, Lele Adani si inserisce nel discorso riguardante la vita sessuale di Wanda Nara e Icardi che, si dice, si concedano "i piaceri della carne" circa 12 volte al giorno. L'ex centrale di Inter e Fiorentina mette a confronto il "latin lover" italo-argentino con un suo ex compagno di squadra proprio in viola, il difensore centrale ivoriano Saliou Lassissi: "“Quando tornava dalla Costa d’Avorio, era sfinito. Non riusciva neanche a completare un giro di campo durante gli allenamenti. Lui mi spiegò che riceveva una montagna di lettere e foto e ogni volta che rientrava nel suo Paese andava con 3-4 ragazze diverse ogni giorno. Poi tornava in Italia e ci metteva un mese a riprendersi”.
ah :asd:
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12 volte, come no. Neanche Rocco.
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
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felaggiano
Se anche il fallo fosse iniziato fuori area e finito dentro sarebbe comunque rigore, no?
Incredibile, questa banfa circola tuttora.
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
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Numero_6
Incredibile, questa banfa circola tuttora.
L'hanno detto per anni e anni, anche ieri sera. E' sempre stata una cazzata?
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<-DooM->
e allora lassisi?! :asd:
Fra 3-4 e 12 c'è una bella differenza. :asd:
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
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felaggiano
L'hanno detto per anni e anni, anche ieri sera. E' sempre stata una cazzata?
Sì.
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
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felaggiano
12 volte, come no. Neanche Rocco.
Beh ma dipende. Se duri 30 secondi per volta magari ci sta. :snob:
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
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felaggiano
Se anche il fallo fosse iniziato fuori area e finito dentro sarebbe comunque rigore, no?
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felaggiano
L'hanno detto per anni e anni, anche ieri sera. E' sempre stata una cazzata?
No :asd: .
In generale, è vero: se cominci il fallo fuori, l'attaccante resiste e tu continui a far fallo in area, è rigore.
Esempio ovvio, le trattenute.
Per i casi di doppio contatto, invece, non c'è neanche da chiederselo: sul primo contatto si dà il vantaggio, sul secondo si fischia rigore.
Comunque, da quel che hanno fatto vedere a mediaset, il contatto fuori area non c'è.
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
Immagino che Lassisi avesse doti inimmaginabili per noi
cmq non c'è bisogno di andare a vedere le risorse, Castrovilli da quando s'è messo con miss italia non corre più
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
Il campionato olandese e belga si fondono per creare una sola lega.
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<-DooM->
Il campionato olandese e belga si fondono per creare una sola lega.
:eek:
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
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Quindi esiste ancora qualche forma di vita intelligente nel governo del calcio? :asd:
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
campionato dei COMPAGNI minatori ITALIANI che portano CARBONE per le nostre ACCIAIERIE
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
Mani sulla Ligue 2: il campionato di sultani, sceicchi, fondi Usa e cinesi
Mezza Serie B francese è di proprietà di stranieri. Tantissimi i fondi che arrivano dall'estero, ma l'obiettivo comune è uno solo: investire per generare plusvalenze nel medio-lungo periodo e affermarsi nel calcio che conta
Ufficialmente è il campionato francese di Ligue 2, ma mezza serie cadetta è già in mano agli stranieri. Dal Troyes, primo e rappresentante della galassia del Manchester City, allo Chateauroux, ultimo ma di proprietà saudita e appena affidato alla guida tecnica di Marco Simone. Nel mezzo c'è di tutto, dai fondi americani ai cinesi, fino al sultanato del Barhein che si è associato al Paris Fc, l'altro club della capitale, con l'idea di dare sfidare quanto prima il Psg del Qatar, in Ligue 1. Ma tutti in fondo hanno il principale obiettivo di sfruttare gli innumerevoli talenti del calcio francese per generare importanti plusvalenze sul mercato.
Da una settimana, comunque, il poco rinomato Chateauroux è passato nelle mani di Abdullah Ben Mosaad, nipote del fondatore dell'Arabia Saudita. L'uomo d'affari di 52 anni, ricorda il quotidiano Le Figaro, non ha più legami diretti con la famiglia regnante ma detiene un patrimonio di 200 milioni. Ne ha investiti tre per il club della cittadina che si trova a tre ore a sud di Parigi, di cui 2,5 subito per l'80% del capitale, e mezzo milione tra un anno per il 20% restante. Alla presidenza è stato nominato Michel Denisot, ex presentatore tv di successo e soprattutto ex presidente del Psg dell'era pre-Qatar. In panchina, invece, è arrivato Marco Simone che conosce bene la Ligue 2 avendoci allenato in passato il Tours e il Laval. Insomma, c'è ambizione e progettualità per una squadra che ormai fa parte della galassia di Ben Mosaad che è già proprietario dal 2013 dello Sheffield United, del club belga Beerschot (dal 2018), di quello indiano Kerala United e, dallo scorso anno, pure dell'emirati Al Hilal United.
L'ALTRO PARIS— Un conglomerato di minor peso rispetto a quello del City Football Group, che fa capo al club di Abu Dhabi che comprende invece 10 società, incluso appunto il Troyes che guida la serie cadetta con l'ex fantasista Battles in panchina, profeta del calcio offensivo, in stile Guardiola. La finalità però è la stessa: far crescere talenti per alimentare i vivai e soprattutto maturare plusvalenze. In questo senso si trova avvantaggiato il Paris Fc, l'altro club della capitale che può contare sugli innumerevoli talenti della regione parigina che il Psg non è sempre in grado di intercettare. Forse anche per questo il presidente Ferracci, tifoso interista, è riuscito a convincere il sultanato del Barhein a rilevare il 20% del capitale per cinque milioni. Il budget è aumentato del 30% con l'obiettivo di salire entro tre anni in Ligue 1 e dare vita sul lungo periodo a dei veri derby con il Psg del Qatar.
FONDI ITALIANI— Altri sette club di Ligue 2 sono finiti in mani straniere. Il Le Havre, nono e ex club di un giovanissimo Pogba, è controllato dall'uomo d'affari americano Vincent Volpe che ha messo in panchina un altro ex del Psg, Paul Le Guen. Due fondi statunitensi controllano il Caen (14°) e il Tolosa (2°) che contano su produttivi centri di formazione. Come quelli di Auxerre (6°) e Sochaux (7°) gestiti da gruppi cinesi. Il Nancy (8°) è stato acquisito invece da investitori cinesi e americani che avevano già messo in orbita il Nizza, prima di cederlo al miliardario inglese Ratcliffe. In tutto fanno dieci, ma magari andrebbe contato anche lo Chambly che lotta per non retrocedere (19°), creato e portato in serie cadetta, con una scalata dai campionati dilettantistici, dalla famiglia Luzi, emigrata nel dopoguerra dalle Marche. Il fondatore Walter, arrivato a 17 anni da Fossombrone, è morto due anni fa, ma presidente è il figlio Fulvio, mentre in panchina c'è Bruno. E a Chambly, più che le plusvalenze, conta la passione per il calcio all'italiana.
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
ma l'obiettivo comune è uno solo: riciclare soldi sporchi
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
Il 3 aprile si giocherà finalmente la finale di Copa del Rey della scorsa stagione tra Athletic Bilbao e Real Sociedad.
Le due società aveva deciso di farla slittare il più possibile nella speranza di poterla giocare a porte aperte, essendo un derby, ma ormai non si può più rinviare perché il 17 aprile si giocherà la finale di Copa del Rey di questa stagione, ovvero Athletic Bilbao-Real Sociedad.
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
Re: Il profumato topic del calcio internazionale
Ma la finale di quest'anno è Barcellona-Athletic:uhm: