Un altro aspetto è: in uno sport di squadra le possibilità di portare innovazioni al modo in cui vengono eseguite certe cose è limitato. Prendiamo il rigore a cucchiaio: la prima volta che lo fa Panenka è una genialata punk indiscutibile. Al cinquantesimo cucchiaio la forza trasgressiva e irridente e la capacità di stupire di quel gesto finisce (è come rifare il cesso di Duchamp decenni dopo), però quell'esecuzione diventa parte del bagaglio dei colpi di un comune calciatore. Semplicemente, tra i vari modi (pochi) in cui è possibile eseguire un rigore portiere e attaccante ogni volta ormai devono prendere in considerazione anche quello. A furia di ripeterlo, il rigore a cucchiaio è sdoganato, normalizzato, non fa più notizia, lo si fa anche nelle serie inferiori, anche con gli amici a calcetto il giovedì sera. Suppongo che tra un po' qualcosa di analogo varrà anche per il rigore a due (anche lui ha antichi natali, ma il fatto che sia stato riportato in auge da un campione attuale è fondamentale per tirarlo fuori dal dimenticatoio, un po' come credo del resto sia avvenuto col Panenka).