Per ora, mi pare di aver capito che il Barcellona ha ricevuto il due di picche sia da Xavi che da Koeman .
Per ora, mi pare di aver capito che il Barcellona ha ricevuto il due di picche sia da Xavi che da Koeman .
Il nuovo allenatore è Setien ex Betis
https://www.gazzetta.it/Calcio/Liga/...70889007.shtml
Restarting
Peccato, era un'ottima occasione per prendere Allegri.
Vabbè, Allegri col Barcellona c'entra proprio come il mare con la montagna, eh...
Valverde paga a scoppio ritardato le due figuracce in Champions contro Roma e Liverpool..
Setien è pure un vecchio... scelta stramba.
Mi pare evidente che il Barcellona sarebbe disposto a mettere pure ammiocuggino, piuttosto che un vincente con le caratteristiche di Allegri, se giurasse di ispirarsi a Cruijff. Però è un discorso che in parte estenderei alle maggior parte delle panchine europee delle big: un Allegri, che non a caso è ancora a spasso, ha un mercato molto ridotto in relazione ai trofei e ai piazzamenti in bacheca, o almeno questa è l'impressione. Poi magari qualche big non italiana se lo piglierà comunque, ma probabilmente non sarà perché avrà puntato su di lui, quanto piuttosto un ripiego, un "vabbè, il tempo è scaduto, Tizio, Caio e Sempronio non vengono, pijiamose Brio... Allegri".
Xavi quest'estate o magari l'anno prossimo?
Mah, per me è più che altro questione di modo di intendere il calcio ("filosofia calcistica", per dirla in termini nobili).
Allegri ha detto che qualche anno fa l'ha cercato il Real: non so se sia vero ma credo sia plausibile, ai blancos un allenatore dalla tattica "lasca" (o "libera" come dice lui) va bene. Non so quanto gli andrebbe bene uno che non è propriamente un cuor di leone nelle scelte tattiche, ma comunque.
Al Barcellona no, non va bene per niente: a dritta o a storta, i catalani vogliono sempre un certo tipo di filosofia (attacco, 4-3-3, possesso, schemi, ecc.) che ormai da decenni hanno sposato e su cui hanno strutturato tutta la loro filiera (dalle incubatrici alla prima squadra).
Il Real comunque è quella squadra nella quale per imporre un Casemiro che desse un minimo di equilibri ce n'è voluta. Poi, chiaro, Zidane alla fine lì ha vinto l'inenarrabile, l'hanno dovuto richiamare e ora fa un po' quello che vuole, ma chissà come andrebbe con uno nuovo. Allegri va in giro dando interviste nelle quali si dipinge come il profeta del calcio all'italiana e del contropiede... Io non vedo una big europea (non italiana) per la quale sia appetibile questo discorso qui, cioè un calcio nel quale non devi essere tu a imporre il tuo gioco, a rischiare, ecc. Cioè, al PSG l'anno scorso a Tuchel si erano dimenticati di prendergli anche un solo centrocampista difensivo, per dire. Il calcio inglese è quella cosa che l'anno scorso ha dato vita a una semifinale nella quale stavano 2-2 al 10' del primo tempo affrontandosi all'arma bianca, non proprio un modello di tatticismo o una roba che possa rientrare nella narrazione di Allegri.
Ripeto: per me se qualcuna all'estero alla fine lo piglia è per un borisiano "e pijamose Brio".
Ultima modifica di Major Sludgebucket (ABS); 14-01-20 alle 12:43
chi cazzo è setien
Simeone che infatti sta fisso da secoli alla meno big delle big.
Ma con Simeone c'entra proprio niente, eh... casomai somiglia più a Zidane.
Simeone un'organizzazione del gioco nelle due fasi ce l'ha: ultimamente fa cacare ed è sempre stata contropiedista, ma ce l'ha.
Zidane e Allegri fanno il "calcio libero" (e prima di sentire stranezze, Allegri l'ha detto e ribadito lui stesso fino alla nausea).
Poi, per me il discorso sul gioco "attendista" poco appetibile per le grandi europee, è sensato: a Capello l'hanno mandato via DUE volte dal Real dopo che aveva vinto un campionato al primo anno, proprio perchè non volevano che il Real giocasse in quel modo.
Sono mentalità proprio diverse dalla nostra: i tifosi del Real vogliono lo spettacolo e non accettano una squadra che sembra temere l'avversario, i giornalisti spagnoli sono quelli che hanno inventato il termine "risultatismo", in spregio alla mentalità sparagnina di chi fa un gol e ci campa per il resto della partita.
Per gli inglesi, più o meno vale la stessa storia (anche se là è più questione di modo di vedere lo sport che di voglia di spettacolo).
Poi, ovviamente, c'entra anche la vendibilità del brand a livello globale: una squadra che annoia non si vende bene.
Ultima modifica di tomlovin; 14-01-20 alle 13:09
Zidane non sbaglia un colpo
mamma miaNuova Champions, allo studio un nuovo format: otto gruppi da 6 e seconda fase a gironi
I leader del calcio europeo sono vicini ad un accordo per ampliare la Champions League: lo riporta il quotidiano britannico The Times, secondo il quale il nuovo format dovrebbe entrare in vigore a partire dalla stagione 2024, seppur l’accordo definitivo debba essere ancora trovato. Sul tavolo c’è la ristrutturazione della fase a gironi o l’aggiunta di una nuova fase. L’idea di portare da 13 a 17 il massimo numero di gare, aggiunge il Times, soddisferebbe la richiesta dell’Eca di aumentare il numero di partite, seppur senza un impatto pesante come l’iniziale richiesta dell’Associazione dei club europei di aumentare di 10 gare la durata della competizione.
Tra le ipotesi allo studio per quanto riguarda il format è quello di avere otto gruppi da sei squadre, invece degli alttuali otto gruppi da quattro squadre ciascuno. L’altra idea è quella di reintrodurre una seconda fase a gironi, in cui gli otto club che raggiungono i quarti di finale vengano suddivisi in due gironi, dai quali uscirebbero le prime quattro classificate che giocherebbero così le finali.
quanti anni fa c'era il doppio girone? ho un vago ricordo
io direi di allargare il tutto a dismisura, perché la superlega è ancora pensare in piccolo, fino a rimpiazzare le leghe locali, poi si mette in piedi in ogni nazione un girone andata-ritorno a 16-18-20 squadre (dipende da esigenze e disponibilità, ognuno s'organizza come può) e chi vince l'anno dopo partecipa a un ulteriore torneo, composto tipo da mini-gironi da 4 squadre, poi ottavi, quarti, semifinali e finali.
due champions league all'anno in pratica, parallele, una nell'altra, in una si combatte, nell'altra ci si proietta al futuro e si cerca di qualificarsi per l'anno dopo.
avveneristico.
un altro modo per evitare le sorprese tipo Ajax o Tottenham in finale