Deuslandia (aka Il polveroso thread dedicato alla storia del giuoco del calcio)

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Ajit Sarkar

Football team of the 20th Duke of Cambridge's Own Infantry (Brownlow's Punjabis), 1920. The British introduced football to India and it was taken up enthusiastically by the soldiers of the Indian Army. Like their British counterparts, Indian Army regiments took part in competitions against both Indian and British units stationed on the subcontinent. The 20th Punjabis were composed of 2 companies of Pathans, 1 of Sikhs and 1 of Dogras. During the Great War they served in Mesopotamia and Egypt

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Questa volta Carlo Fontanelli - editore, giornalista, storico e soprattutto archeologo del calcio - l’ha fatta proprio grossa. Alle sue centinaia e centinaia di esaurientissime pubblicazioni, quasi tutte monografiche, ha aggiunto un gioiello per il quale l’ammirazione diventa smisurata. E lo sarà, ne sono certo, anche da parte di chi sa da tempo che la storia dello sport (e non solo quella) passa anche attraverso un raccolta di figurine.

Confesso che io stesso, ormai molto tempo fa, quando curai l’Enciclopedia Panini del Calcio Italiano ebbi la tentazione di andare “a ritroso” per scavare nella miniera degli anni precedenti: e fare dunque un’Enciclopedia pre “Calciatori”. Marco Montanari come al solito mi diede del matto (ma come al solito era pronto a seguirmi); Fabrizio Melegari (direttore editoriale della Panini mi disse: “Si può fare: sono stati pubblicati tanti album, fra collezioni in bustina, figurine abbinate a prodotti commerciali, ecc”). Ma poi la cosa decadde: anche per la morte di Franco Cosimo, il quarto dei fratelli Panini
Mancava il folle sognatore che questa cosa la facesse veramente. E l’ha fatta! Ed è bellissima. Ogni figurina “ricostruita” è una piccola opera d’arte. Si parte dal primo campionato a girone unico (1929) e si arriva al 1961, quando irruppe la Panini facendo piazza pulita dei concorrenti e conquistò il mondo. A Fontanelli hanno dato una mano Sandro Angius e Franco Rovati, appartenenti al suo stesso manicomio. Ora dovrò creare un posto nello scaffale delle “cose che contano”. Ma ne vale davvero la pena. E certamente non sarò il solo se conosco i miei fratelli collezionisti.

Qualcuno ha scritto che “la figurina è come il teatro: è un’esperienza fisica che combatte contro quella virtuale”. D’accordissimo! Playstation, scànsati!
#figurinemaiviste #GeoedizioniEmpoli





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San Siro - Palazzo dello Sport, 1980 circa.

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[nicolas senada]

i film ufficiali della Fifa sui mondiali (almeno fino al 1990) sono a dir poco meravigliosi

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1995. Klinsmann commette un duro fallo su Bosnich azzannandogli un arto mentre il pallone vaga solitario e incompreso in lontananza.

[Numero_6]

1989. Quando i CT non convocavano ventordici giocatori ma quei tanti che bastavano per comporre titolari+panchina.

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Interessante video caricato da tale Rocco Steel relativo alla famosa Italia-Norvegia di USA '94. Ovviamente tutti ricordiamo Pagliuca espulso, Baggio (Roberto) sostituito che dà del matto a Sacchi, Baggio (Dino) che segna, ecc. Ma abbiamo forse selettivamente rimosso gli ultimi istanti della gara, nei quali si sviluppa un'azione un po' confusa e direi pericolosa nei pressi della nostra area. Un po' di giocatori norvegesi all'interno della stessa sembrano fermarsi e si sbracciano per protestare (forse chiedendo un fallo, boh), mentre un biondone stangone loro – il babbo di Håland, che si trovava lì nonostante fosse un difensore – continua a inseguire fiduciosamente la palla, la quale viene acciuffata da Marchegiani, subentrato appunto al summenzionato Pajuca. Però forse qualche pixel fuori dai confini dall'area stessa.

Ora, la severa regola che prevedeva l'espulsione del portiere per tocco di mano fuori dall'area era stata introdotta proprio per questo Mondiale (credo), e infatti proprio il Pagliucone nazionale era stato il primo a pagarne le conseguenze. Pagliucone che poi dirà che pensava di averla toccata sulla linea ma, andando a rivedere l'episodio negli spogliatoi, capirà che l'arbitro aveva avuto ragione e, scambiando qualche battuta con Robertobaggio nudo sotto la doccia, maturerà l'idea che in quel Mondiale non avrebbe giocato più, vuoi per l'eliminazione della nostra Nazionale, in quel momento probabile, vuoi perché (tra posizione troppo avanzata all'esordio con l'Irlanda ed espulsione) si vedeva scavalcato nelle gerarchie proprio da Marchegiani, che come ricorderete piaceva molto all'Arrighe per l'interpretazione che dava al ruolo del portiere.



Ma torniamo appunto a Marchegiani. Secondo la suddetta regola (che all'epoca se non sbaglio era più severa rispetto a oggi, ma potrei ricordare male... credo che nella sua prima incarnazione qualsiasi tocco di mano fuori area del portiere determinasse irragionevolmente l'espulsione, mentre attualmente il portiere deve anche impedire una chiara occasione da gol... e forse in questo caso non era così chiara, data la posizione defilata e la presenza di vari italiani nei pressi dell'area piccola), l'estremo difensore avrebbe rischiato l'espulsione, in caso di palla toccata realmente fuori area, cosa difficile da capire. Fatto sta che Marchegiani, nel dubbio, con una magistrale e dimenticata interpretazione, finge di essere stato colpito, si rotola a terra (tra il wtf del biondone), distogliendo l'attenzione generale dal fattaccio. L'arbitro a quel punto, ingannato o più probabilmente per non arrivare in ritardo alla partita di Risiko con gli amici, fischia con nostro grande sollievo la fine. Immaginate un finale con pure Marchegiani espulso, un giocatore di movimento messo a difesa dei pali, l'Italia in nove a cercare di salvaguardare la porta e la Norvegia con una punizione da posizione pericolosissima con tutti gli spilungoni in area a zompare.

[Numero_6]

...ed esordio assoluto di Luca Bucci per la partita contro il Messico.
Il quale esordirà solo dopo il Mondiale e che alla sua terza presenza...fu espulso per aver spazzato di mano il pallone fuori area.
Cosa che portò all'esordio azzurro di Toldo, e il ritorno a terzo portiere di Bucci che non ottenne ulteriori presenze.

[felaggiano]

E' lo stesso Haaland che è stato azzoppato dal simpatico Roy Keane?

[Angels]

E' lo stesso Haaland che è stato azzoppato dal simpatico Roy Keane?

Si è il padre dell'Halaand attuale.

[Drake Ramoray]

a vabbè allora... facile da figlio d'arte...

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Bettega quando si esibiva ancora da solista senza Giraudo e Moggi.

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Sei in: Archivio > la Repubblica.it > 1993 > 09 > 29 > VICINI, ESONERO ...

VICINI, ESONERO O COMMEDIA?

UDINE - Finale in farsa a Udine: Azeglio Vicini ieri, come era prevedibile, ha ricevuto il benservito da Giampaolo Pozzo: anche se ufficialmente si parla di "promozione" nell' organigramma societario. Vicini ha sbattuto la porta, se n' è andato infuriato e adesso sostiene che si è trattato di un "esonero brutale". Chiaramente il divorzio avrà un seguito. L' ex ct azzurro vorrà avere tutti i quattrini previsti dal contratto. La società, se oggi e nei prossimi giorni Vicini non dovesse presentarsi al lavoro, si vedrebbe costretta a licenziarlo per assenteismo, senza dovergli garantire le successive mensilità. Da ieri, comunque l' Udinese passa saldamente nella mani di Adriano Fedele. Ma Fedele, che è parso tirato, nervoso, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, è parso addirittura imbarazzato nel trovarsi di colpo al centro di una vera e propria commedia. Questa comunque la cronaca di una giornata particolare: alle 13 viene recapitata a mano a Vicini una nota della società (senza alcuna firma, precisa il tecnico) in cui gli si fa presente quali sono i suoi precisi compiti. In sostanza Vicini "deve collaborare agli indirizzi tecnici della prima squadra senza sovrapposizioni che sino a oggi si sono rivelate controproducenti". "L' allenatore Adriano Fedele - precisa sempre la nota - è invece responsabile della preparazione atletica e della formazione della squadra...". Vicini non ci sta. Alle 15.10 si presenta regolarmente al "Moretti" per dirigere l' allenamento. E' accompagnato dal suo legale, l' avvocato Giuseppe Negrini di Brescia, sino a tre anni fa consigliere del club lombardo. "Sono qui per guidare la preparazione con i miei collaboratori e non accetto alcuna modifica da parte della società che escluda la mia responsabilità per la prima squadra", ha esordito Vicini. Poi giungono il ds bianconero Efrem Dotti, il responsabile delle pubbliche relazioni, Carlo Piazzolla, e il legale dell' Udinese, l' avvocato Gabriele Cianci. Tifosi e giornalisti vengono cortesemente fatti uscire dallo stadio e la preparazione inizia a porte chiuse. Vicini si cambia regolarmente, entra in campo alla testa della squadra: ma soltanto per salutarla e per metterla al corrente che devono stare agli ordini del nuovo responsabile tecnico. Alle 16.45 l' ex ct azzurro lascia lo stadio. E' adirato ed è anche vittima di un piccolo incidente stradale: la parte anteriore della sua Thema urta una fuoristrada. "Negli spogliatoi - spiega - la società (tramite il ds Dotti, ndr) ha letto il comunicato aggiungendo che affida pieni poteri a Fedele: dissento su tutto! E' un esonero brutale! Mi spiace solamente per i tifosi. Se ho altro da aggiungere mi farò vivo nei prossimi giorni".

guido gomirato
29 settembre 1993 sez.

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Ottima l'idea di escludere chirurgicamente Milano dall'inquadratura .

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