Vabbè io spero che per l'anno prossimo chi di dovere (che, come ci ricorda abs, ne capisce sicuramente di più di noi ) cambi sta cazzo di regola per cui ogni contatto di mano/braccio in area deve essere per forza rigore.
Basta cazzo, non se ne può più
il problema è che la regola non è quella. la regola è "SE [supercazzola brematurata con doppio scappellamento a destra] e colpisce il braccio allora è rigore". se fosse "a prescindere da tutto, tocco di mano in area è rigore" sarebbe perfetta e tutti i difensori starebbero con le mani dietro la schiena, che è un modo imbecille di giocare ma se le regole dicono questo allora dicono questo, si potrebbe anche discutere che prendere a calci una palla sia un modo imbecille di giocare.
Fatemi capire il Milan aveva programmato la prossima stagione da mesi e poi ha sfanculato tutto per i risultati fatti in 6 partite post covid e non sulla base dei 26 punti in 19 giornate del Pioli pre covid? Io sinceramente impazzirei.
la discrezionalità arbitrale sui falli di mano c'è già :deligt:
No Mike. No, no Mike. That was so not right! You need to reinstate the lap before, that's not right.Toto? It's called motor race. Okay? We went car racing...
posso avere anche io due milioni di euro per non allenare il milan l'anno prossimo?
Ma il punto, infatti, è proprio nel "braccio largo".
Quando, è considerato "largo"?
Al momento, vanno verso l'interpretazione estrema: basta che aumenti la sagoma (mai capito perchè parlino di "volume" ) e lo considerano "largo".
Se metti un'interpretazione più permissiva, devi metterti a definire che significa "largo".
E torni alla discrezionalità.
La regola attuale, perlomeno, ha il vantaggio di essere uguale per tutti: braccio fuori dalla sagoma --> rigore.
Anche Gasperini, dopo la partita con la Juve, non si è lamentato dicendo "il rigore non c'era", ha detto semplicemente "questa interpretazione ce l'abbiamo solo noi": come dire che non si è lamentato della mancanza di equità di giudizio, si è lamentato della regola in sè.
Per me, rispetto a prima (sudditanze psicologiche, squadre che "a loro sì e a me no", cazzate su complotti a destra e a sinistra), è comunque un passo avanti.
Beh, ma mi sembra sensata e giudiziosa la riconferma di Pioli a questo punto. Il calcio non è qualcosa che si possa valutare freddamente e asetticamente solo dai numeri, è un affare abbastanza imperscrutabile fatto di sangue, merda, sudore e umanità spiccia, e soprattutto di situazioni che possono cambiare in maniera drastica anche molto velocemente. Il Milan è stato un malato che si è trascinato in maniera poco entusiasmante per anni e anni: se a un certo punto qualcuno pare miracolosamente aver trovato la cura, che fai, sfasci tutto e ricominci daccapo perché nell'era pre-Covid (un altro universo, praticamente) i dati non erano esaltanti? Può darsi che gli servisse più tempo. Poi magari la prossima stagione la inizia male (appunto perché è un mondo nel quale, a parte le polemiche sugli arbitri e i gol di Ramos allo scadere, di certezze ce ne sono pochissime), ma non provarci nemmeno, a dare la fondamentale continuità, sarebbe un altro irresponsabile salto nel buio. Anche perché maghi in grado di fare miracoli ovunque vadono non ce ne sono, o sono saldamente accasati. Già non riconfermare Gattuso (che evidentemente non è chissà quale genio, ma sembrava aver riportato il Milan in pista) non si è rivelata oggettivamente una grande idea... Non ripetere gli errori recenti mi sembra un progresso.
Più che altro quest'anno non c'è praticamente tempo per la preparazione estiva
Immagino che questo fattore (non da poco, se si decide di fare tabula rasa) abbia avuto molto peso nella scelta finale
premesso che forse la stagione 19/20 non è la stagione giusta per valutare qualsiasi cosa, di sicuro se devo prendere un trimestre a campione sul quale fare delle valutazioni e dei pronostici forse hanno più valori i trimestri che vanno da settembre a dicembre e da gennaio a marzo, che sono comunque basati su premesse comuni e normali, che non il trimestre aprile luglio che invece è basato su delle premesse, si spera, irripetibili
Ma è un approccio da ragioniere. Il pallone, appunto, di solito funziona diversamente. Conta lo stato di forma, il qui e ora, molto più di altro. L'impatto del Covid è difficile da valutare perché è qualcosa di unico (e forse irrepetibile). Alla Lazio sono diventate delle pippe improvvisamente? La reazione di molte squadre comunque sembra essere abbastanza nella normalità, non è che ora la SPAL vince in goleada con la Juve (che giocava male pure prima) perché c'è stato il Covid. La cosa più prudente e sensata da fare, in assenza di possibili controprove, quindi sta nel prendere seriamente e "normalmente" questo periodo di calcio giocato e quello che si sta facendo: non sono risultati regalati.
Fatto sta che una squadra che era morta ora è (sembra) risorta. Se hanno inventato il proverbio "squadra che vince non si cambia" (lo si potrebbe adattare in "squadra che ha cominciato a giocare bene e a fare risultati non si rivoluziona, specie se la rivoluzione non porterebbe Klopp, Pelé e Messi"), un motivo ci sarà. Il motivo sta appunto nella continuità, che è essenziale in un'attività come questa. Se 'sta squadra finalmente sta girando andare a vedere che faceva sei mesi fa (quando ci stava pure che un allenatore avesse difficoltà, visto che ha trovato le macerie) e decidere in base a quello ha poco senso, calcisticamente. Poi, chiaramente c'è anche il motivo dello scarsissimo tempo a disposizione per allestire l'ennesima rivoluzione (col rischio ancora più grande, quasi la certezza, direi, che sarebbe l'ennesimo pasticcio).