Nedved non ha dubbi: “Pirlo resta alla Juve al 100%”
Il vice presidente bianconero protegge l'allenatore in crisi (“Le difficoltà erano previste, ma abbiamo sposato un progetto”) e blinda Cristiano Ronaldo: “Non si tocca, ha un contratto fino al 30 giugno 2022 e rimarrà”
TORINO. Difende Andrea Pirlo e blinda Cristiano Ronaldo, ma soprattutto Pavel Nedved parla come giocava: a tutto campo. Il vice presidente della Juventus prende posizione nella crisi bianconera, a partire dalla posizione dell'attuale tecnico. «Pirlo è e sarà l’allenatore della Juventus, al 100%. Abbiamo sposato un progetto con Andrea – ha spiegato l'ex Pallone d'Oro ai microfoni di Dazn - sapendo delle difficoltà che ci sarebbero state. Volevamo fare qualcosa in più, ma non ci siamo riusciti: le difficoltà erano previste». Dunque per Nedved non ci sono dubbi, anche se domenica dopo la sconfitta con il Benevento era presente nel vertice con Agnelli, Paratici e Pirlo dove è stata chiesa una rapida inversione di tendenza all'allenatore dopo averlo messo un bilico. «Siamo molto tranquilli – aggiunge Nedved - e sulla via che volevamo: manteniamo questa strada e lui ha tutto per diventare un grandissimo allenatore».
Il tempo, ma soprattutto il campo, dirà. La Juve non può fallire la qualificazione Champions e deve vincere la Coppa Italia contro l'Atalanta per salvare parzialmente una stagione che registra l'eliminazione agli ottavi di Champions contro il Porto e la fine del ciclo vincente in campionato, con l'Inter lanciata verso lo scudetto. «La rivalità c’è e ci sta sempre – dice Pavel Nedved - ma deve rimanere tale, in amicizia. Non ho nessun messaggio per Antonio: Conte è stato preso dall’Inter per vincere e lui lo sa fare, adesso è dieci punti avanti e ha l’obbligo di vincere. Se sta costruendo come ha fatto alla Juve? Può essere, anche perché è con Beppe Marotta e so come lavorano loro due insieme. Marotta per tutti noi è stato un grandissimo maestro: siamo contenti per loro».
Nei progetti futuri della Juve il primo nodo da sciogliere, subito dopo quello dell'allenatore, è relativo a Cristiano Ronaldo. In azione c'è il suo agente, che vorrebbe riportarlo al Real Madrid, ma Nedved è fiducioso di vedere CR7 ancora in bianconero. «Per me non si tocca – spiega il vice presidente -: ha un contratto fino al 30 giugno 2022 e rimarrà. Quello che succederà dopo si vedrà. Cristiano Ronaldo, sia a livello tecnico che di immagine, ci ha dato uno slancio verso l’olimpo del calcio. Sul suo livello tecnico, non si può dire nulla: ha segnato più di 100 gol in 120 partite e, inoltre, ci ha trascinato in Champions. E’ il prototipo di un giocatore moderno che con un talento immenso e con tantissimo lavoro ha raggiunto degli obiettivi incredibili».
Gli ultimi messaggi di Nedved sono per due ex allenatori e un campione come Dybala. «Paulo c'è mancato – commenta a Dazn – e credo che quest’anno non abbia disputato più di 800 minuti con noi. La sua presenza ci garantirebbe varianti offensive e gol che ovviamente ci sono mancati fin qui. Ha un contratto di un altro anno, ma è chiaro che alla Juventus valutiamo ogni opportunità di mercato». Parole che profumano di congedo, mentre su Allegri prova a dribblare i ricordi e le analisi. «Lui ha vissuto con noi anni bellissimi – aggiunge - e abbiamo condiviso soprattutto delle gioie: lui ha fatto la storia della Juve. Credo che la nostra separazione sia arrivata in modo naturale e per questo non c’è alcun pentimento». Così come per Sarri: «Un grandissimo professionista e un grandissimo allenatore. Il feeling è stato buono, ma non ci sono state le premesse per continuare a lavorare tutti insieme».