Originariamente Scritto da
tomlovin
Oddio, ho come l'impressione che i calciatori (allenati da preparatori atletici che, suppongo, sono il top nel campo) siano sottoposti a sollecitazioni e allenamenti superiori a quelli che puoi aver fatto tu per conto tuo. Senza contare che sono anche "tirati" per il collo, in modo da essere sempre più veloci possibile, più resistenti possibile, ecc... ed è per quello, che si rompono più facilmente.
A quanto ho capito io, ogni cazzo di sportivo professionista, fuori dalle competizioni, evita di fare qualunque sforzo. Proprio per paura di infortunarsi.
Non è che sono checche fatte di carta velina, è che quando sei un professionista funziona così.
Sempre da profano, a me sembra un po' il discorso che vale negli sport motoristici in genere, riguardo alle sollecitazioni delle componenti meccaniche: più la macchina (un'auto, una moto, un offshore, qualunque cosa) è "tirata", estrema, più facile è che si rompa.
Quando in F1 non c'erano limiti sul numero di motori utilizzabili (e quindi non c'era motivo per adottare comportamenti più "conservativi"), i motori si rompevano che era una bellezza: era raro vedere un GP senza qualcuno che facesse una fumatona bianca. Oggi è il contrario.
Ripeto, non ne capisco una fava di preparazione atletica: l'unica cosa che posso dire è che, quando ho fatto due chiacchiere con uno del campo, mi ha confermato questa mia idea.