Aspè, ricapitoliamo:
Siamo a Firenze, dove ci odiano e ci ricordano che amano Liverpool.
Gli annullano un goal buono anche se millimetrico.
Segnamo un goal con un'azione spettacolare.
Non gli danno un rigore abbastanza netto, ci gridano che rubiamo e che amano Liverpool. Finisce il primo tempo, e sto godendo come un riccio per tutto ciò.
A Tagliavento dicono di aver sbagliato e nel secondo tempo fischia tutto a senso unico. Non espelle Gonzalo Rodriguez, mentre noi sbagliamo il raddoppio da polli e, ancora più da polli, li facciamo pareggiare quando ormai non stavano più tirando in porta. Ma il bello deve ancora venire.
Un minuto dopo, mentre quelli stanno ancora esaltando, Morata li purga e li zittisce dopo gli applausi irridenti dell'anno scorso. Fate una statua a quest'uomo e mettetela al posto di uno di quei cosi di Michelangelo.
Ma Tagliavento non è ancora contento e si inventa un rigore demenziale. Di fronte a questo tentativo maldestro di cambiare l'ordine delle cose succede che Buffon spiega con un disegnino perché lui è una divinità mentre Kalinic e Tagliavento no. Ma non è finita, perché Cut the wind continua a provarci in tutti modi e Kalinic si strappa inutilmente tutti i muscoli del collo per stampare un pallone sulla traversa all'ultimo secondo.
Tagliavento si arrende, i lividi pure, vinciamo lo scudetto-manita a Firenze in questa maniera meravigliosa. Finale pazzesco di una rincorsa da marziani.
Seppellitemi qui, stasera. Ho sperimentato tutte le possibili frontiere dell'orgasmo.
Forza Juve, fino alla fine.