Il mio assunto è che sono due anni che l'allenatore tra dicembre e marzo riesce a far adottare un certo modo di giocare alla squadra, sia con Allegri, sia con Sarri, poi alla squadra quel modo non piace, vuoi perché prendiamo troppi gol, vuoi perché magari ne perdiamo una o due, però poi la squadra si ritrae in sé stessa, rigetta il nuovo modello, si affida ai singoli e ciao.
E stiamo parlando di allenatori con esperienza.
Ora abbiamo un allenatore inesperto, con uno spogliatoio che si autogestisce, con molti giovani da formare, con una società tradizionalmente assente, in una stagione che lascia pochissime occasioni per fare esperimenti.
Negli ultimi anni la società non è stata contenta né dei risultati né di come essi siano arrivati ed entrambi gli allenatori hanno avuto il problema è che non sono riusciti a mantenere l'identità di gioco che volevano trasmettere, non di trasmetterla.
Ogni anno lo spogliatoio ha seguito l'allenatore, poi ad un bel punto ha detto "ok, ma anche no". Peccato che ogni anno abbiano fatto sempre peggio.
Ora con Pirlo noi stiamo sperando che riesca a trovare una sua idea di gioco (attualmente ha una tesi), a trasmetterla e poi non farla rigettare.
Con Pirlo, in questa stagione, stiamo quindi sperando che tutte le cose vadano nel verso giusto. È una bella scommessa, non credi?
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Si ma "ogni anno" cosa? Con Allegri per avere lo scollamento tra tecnico e giocatori ci sono voluti 5 anni, poi c'è stato Sarri che non ha funzionato. Totale: 6 anni.
Il tuo ragionamento va bene rivolto alle Milanesi, non alla Juventus, dove il trita allenatori negli ultimi 9 anni, non si è mai visto.
Chiello non credo faccia lo scollamento è all'ultimo anno ed entrerà poi in società ,ronaldo credo anche lui a fine stagione se ne va, di big con anzianità di juve sono rimasti quadrado che non mi pare il tipo dybala e bonucci, bonucci se rompe lo sgabelli e mandi affanculo dyba fose parte a gennaio in qualche scambio per ricca plusvalenza, si parla di scambio dyba pogbà
Ultima modifica di -jolly-; 22-10-20 alle 15:57
Neanche a farlo apposta lippi ha annunciato poco fa il ritiro da allenatore, sarebbe bello che entrasse in dirigenza
Ultima modifica di freddye78; 22-10-20 alle 16:10
Moggi, come dirigente, era eccezionale.
Aveva una competenza enorme e ce l'aveva a tutto campo (calciomercato, conduzione della squadra, intrallazzi vari, tutto), quando hai un capo del genere è proprio difficile che a qualcuno venga in mente di alzare la cresta.
Qualcuno l'ha fatto (Davids il caso più clamoroso che mi viene in mente) ed è stato fatto fuori.
Non lo rimpiango perchè quel che è venuto fuori era roba da manicomio, però non è discutibile quanto fosse bravo nel suo lavoro.
Oggi, la situazione è molto diversa: Marotta prima, e Paratici poi, danno molto più l'impressione di assommare le due figure di Moggi e Giraudo in un'unica persona.
In poche parole, conduzione economica e conduzione tecnica, coincidono.
E con una situazione simile, è fisiologico che la società sia molto meno presente con la squadra (e infatti è quel che sta succedendo).
Questa situazione di cui parla Camus, per cui i giocatori hanno un po' troppa voce in capitolo, credo sia figlia soprattutto di questo.
Peraltro Nedved, che è quello che doveva metterci una pezza, pare che gradisse molto poco sia Allegri che Sarri. Forse il suo impegno a ricondurre lo spogliatoio sotto l'autorità dei due allenatori non è stato massimo.
O almeno, io la cosa me la spiego così.
Seh, stai fresco.
Secondo te, uno come Eriksson si metteva lì a fare il burattino di Mancini (peraltro dopo aver allenato la Lazio per anni)?
Non esisteva e non esiste al mondo: Mancini, alla Lazio, era il vice e stop.
Esatto, la cosa successe a Firenze.
Sia perchè Mancini non poteva allenare "ufficialmente", sia perchè quell'anno era già vice-allenatore della Lazio e non poteva passare da una società all'altra (con in mezzo la parentesi di Leicester) a stagione in corso.
Se allunghiamo il campione temporale sono 2 anni su 9, se prendiamo gli allenatori sono 2 su 3, se prendiamo gli ultimi due anni sono 2 su 2.
I 2 anni ci sono, poi hai ragione tu a dire che non sono sempre una costante, ma ci sono.
Se hai ragione tu ed è solo un fatto di feeling, e lo spero, questo problema si instaura solo quando l'allenatore perde feeling o non riesce a crearlo.
Se invece ho ragione io, e spero di no, i senatori hanno presa questa piega e starà alla società o difendere l'allenatore, e speriamo lo facciano con Pirlo, o sceglierne uno che non ne ha bisogno.
Vediamo
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Occhio perchè Lippi si dimise, non fu esonerato.
Ancelotti non mi pare che fu mandato via per questioni di spogliatoio; i risultati non erano brillantissimi (soprattutto in europa) e poi c'era sempre la storia della tifoseria rompicazzo che non lo lasciava in pace.
2 scudetti persi all'ultima giornata, con la Lazio rimontato all'ultima giornata nella fatal Perugia, con la Roma fatale il pareggio casalingo arrivato dopo il 2-0 nostro dopo 15 minuti grazie a Nakata e Van Der Saar.
Restarting
che tra truffe e controtruffe sono tutto fuorché colpa di ancelotti.
Non ricordavo delle dimissioni, comunque lo fece perché aveva "perso" la squadra, mi pare.
Su Ancelotti parlavo del comportamento della società, che fu veramente inqualificabile. Vero che in Europa fece male, però i due campionati non li vinse in buona parte per colpe non sue e facendo mi pare più punti di quanti ne fece Lippi quando tornò. L'unico, vero errore fu Henry ma quello è in compartecipazione con la società.
Lippi si dimise dopo una brutta sconfitta in casa con il Parma se non ricordo male,la famosa conferenza stampa del "se il problema sono io me ne vado", il suo errore fu di annunciare troppo presto che sarebbe andato all'inter l'anno successivo e quindi perse la squadra in quella ultima stagione che visse da separato in casa, si vociferò addirittura di una rissa negli spogliatoi tra lippi e un giocatore,rissa con tanto di botte, non solo verbale.
Ancelotti, che era già ingaggiato per l'anno successivo, arrivò anticipatamente proprio per le dimissioni di lippi
Ultima modifica di freddye78; 23-10-20 alle 08:21
Mi pare di sì ma questo non smentisce quanto dicevano Manu e Camus.
Prima, se il tecnico entrava in rotta coi giocatori, la società li rimetteva al loro posto. Nel caso di Lippi non è andata così solo perchè lui si dimise.
Poi, per quel che si vede, secondo me la differenza di livello tra Moggi e Nedved/Paratici (o chi cazzo si occupa della squadra, ora) è abbastanza evidente: una volta, si tenevano sotto controllo i Del Piero, i Davids, i Montero. Oggi, pare che non si riesca a imporre l'allenatore neanche ai Bonucci, ai Barzagli e ai Chiellini (con tutto il rispetto).
Poi, tutto questo è frutto di impressioni, non c'è niente di sicuro.
Oh, alla fine lo esonerarono a fine stagione e dopo non una ma DUE annate negative in europa. Non mi pare che gli abbiano fatto chissà quale torto, come se l'esonero fosse calato dal cielo.Su Ancelotti parlavo del comportamento della società, che fu veramente inqualificabile. Vero che in Europa fece male, però i due campionati non li vinse in buona parte per colpe non sue e facendo mi pare più punti di quanti ne fece Lippi quando tornò. L'unico, vero errore fu Henry ma quello è in compartecipazione con la società.
Alla fine, chi c'era prima di lui fece meglio (Lippi), chi è venuto dopo di lui ha fatto ugualmente meglio (sempre Lippi).
A me pare che l'esonero ci stia tranquillamente, senza che questo significhi che Ancelotti era una capra: semplicemente, a Torino c'era chi faceva meglio di lui.
Poi, la storia di Henry avrà sicuramente pesato.
Aggiungo un'altra cosa: anni dopo si è capita interamente la dimensione della cazzata fatta, però io credo che a Moggi sia rimasta sullo stomaco proprio un'altra cosa.
Ancelotti usava Henry come ala, non appena all'Arsenal, fu schierato punta centrale e (dopo un primo periodo di adattamento) cominciò a segnare e fare assist con continuità. Segno che Wenger (che lo volle fortemente, come tutta la nidiata di francesi che si portò a Londra) aveva capito che giocatore era Henry e come andava impiegato mentre Ancelotti no.
Questo è un erroraccio puramente tecnico, che non ha niente a che vedere con la società.
Anzi, forse Henry l'aveva capito meglio Moggi (che lo prese) che non Ancelotti .
lippi nello spogliatoio venne alle mani con un bel po' di calciatori
con vieri e con deschamps sicuro
con il primo perchè cazzeggiava troppo fuori dal campo e si comportò da zio, col secondo perchè gli disse che tacchinardi giocava al posto suo perchè si scopava la figlia, che pare fosse molto disponibile
Beh se è vero che Lippi se n'è andato perché i giocatori non lo seguivano più, lo smentisce eccome.
Nel bilancio europeo però andrebbe messa anche la semifinale di Champions raggiunta da subentrato, con finale sfiorata.
Lippi a dirla tutta appena tornato non è che fece tanto meglio: meno punti in campionato, vinto solo per via dell'assurdo suicidio dell'Inter, e brutta figura in Champions. Con una squadra più forte.
Vero che la decisione orribile di farlo giocare sulla fascia fu di Ancelotti, ma a venderlo dopo 6 mesi, tenendo Esnaider ( ) fu la società. Per questo ho parlato di concorso di colpe.
la maglia di ieri faceva schifo però la tutta è figa
quasi quasi!
ci fò un pensierino