Originariamente Scritto da
Firestorm
Un’altra cosa che era stata dimenticata era che, contro tutte le probabilità, Bernardeschi era stato d’un tratto portato in campo molte categoria sopra quella di usa compentenza.
E poiché quella di stare sospese in campo in serie A non è una peculiarità di Bernardeschi, la povera creatura innocente ebbe ben poco tempo di riflettere sulla propria identità di calciatore, prima di accettare il fatto di non essere che un ex-calciatore.
Qui di seguito riportiamo i suoi pensieri dal momento in cui la sua vita incominciò al momento in cui finì.
“Ah…! Cosa succede?”
“Ehm, scusate, chi sono?”
“Ehi?”
“Perché sono qui? Qual è lo scopo della mia vita?”
“Cosa intendo dire con “chi” sono?”
“Calmati ora, controllati… oh, questa è una sensazione interessante… cos’è? È una specie di formicolio nel… nel… be’, immagino sia meglio cominciare a dare dei nomi alle cose, se voglio far progressi in quello che chiamerò campo… Allora dirò che il formicolio è nel piede.”
“Bene. Ohhh, si sta facendo molto forte. E, ehi, cos’è questo fischio che passa accanto a quella che chiamerò subito testa? Lo chiamerò… lo chiamerò difensore! Che sia un nome adatto? Ma sì, per il momento può andare, poi gli troverò un nome migliore quando scoprirò a cosa serve. Dev’essere molto importante questo difensore, perché mi sembra che ce ne siano almeno 4 forse 5, qua. Ehi! Cos’è questa? Questa… la chiamerò palla, sì, palla. Ehi, la posso calciare in avanti in qua e la! Wow! Wow! Che bello! Non mi pare che si ottenga un gran che calciandola, ma poi scoprirò a cosa serve.”
“Dunque… a questo punto sono riuscito a farmi una rappresentazione coerente delle cose, o no?”
“No.”
“Non importa, in fondo è eccitante dover scoprire tante cose, non vedo l’ora di scoprire altre cose, ah! sono stordito dalla voglia di scoprire…”
“O dal difensore?”
“Ce n’è davvero tantissimi, di difensori, vero?”
“E wow! Ehi! Cos’è quella cosa che mi viene incontro a tutta velocità? È così grande, uniforme, che ha bisogno di un bel nome sonante come… come… come porta! Sì! Che bel nome, porta!”
“Di’, saremo amici, porta?”
E il resto, dopo un calcio tremendo, fu silenzio.
Curiosamente, l’unica cosa che pensò il vaso di petunie cadendo fu “Oh no, non un’altra volta!”.
Molte persone hanno riflettuto che se noi sapessimo esattamente perché il vaso di petunie pensò così, sapremmo molte più cose sulla natura dell’universo di quante non ne sappiamo attualmente.
semicit.