Prima conferenza della stagione per mister Roberto Mancini, che dalla sala stampa del centro sportivo di Riscone farà chiarezza su vari argomenti, relativi soprattutto ai rumors di mercato che lo hanno dato in partenza dall'Inter in più di un'occasione. Non mancheranno ovviamente considerazioni e analisi di campo, con la squadra nerazzurra chiamata, in questa stagione più che mai, a raggiungere il terzo posto, traguardo fondamentale per dare lo slancio necessario al nuovo progetto targato Suning Sports. Di seguito le parole del coach jesino, riprese dall'inviato di FcInterNews.
Qual è il primo bilancio di questo ritiro?
"Hanno lavorato tutti molto bene, si sono impegnati al massimo. Quindi tutto bene".
Qual è il suo stato d'animo dopo il cambio di proprietà?
"Amo il mio lavoro e voglio dare il massimo, il resto non è importante. L'unico malessere è un piccolo problema al ginocchio".
Cosa pensa della situazione di Icardi?
"Si sta impegnando molto, il resto non mi riguarda".
Ha parlato coi nuovi proprietari? Sarebbe pronto a lasciare qualora non fosse soddisfatto?
"Conta il campo, ho parlato con i nuovi proprietari quando c'è stata la presentazione. Se sono qui vuol dire che voglio continuare".
La Juventus è la favorita assoluta per lo Scudetto?
"Si è rinforzata nonostante la perdita di Morata, ma nel calcio tutto può accadere. Sicuramente resta la favorita".
Gabriel Jesus e Joao Mario: sarebbero pronti per l'Italia?
"Il primo è di prospettiva, potrà diventare un grande. Joao Mario è simile a Brozovic, può giocare in tanti ruoli. Ho in mente".
FcIN - Sarebbe pronto a rinnovare il contratto?
"Credo non sia una cosa importante".
FcIN - Jovetic è un giocatore in partenza o punterà su di lui?
"Non è una domanda per me, è un giocatore dell'Inter e nel secondo anno si può fare sempre meglio. Non so cosa potrà succedere".
Dove bisogna intervenire per migliorare la rosa?
"L'anno scorso siamo stati in alto per tanto tempo, la base c'è ed è buona. Quando si cambia non è semplice, i nuovi hanno bisogno di ambientarsi, senza dimenticarsi che non abbiamo perso dei soldi. Non manca molto per essere completi".
Dove pensa di poter collocare Banega?
"Io gioco con i giocatori che ho a disposizione, lui ha un ruolo da definire. Può essere impiegato in più posizione, tatticamente è un po' anarchico, ma ha qualità ed un nazionale. Ha carattere e ci sarà utile".
Si sente coinvolto in questo nuovo progetto?
"Ho il contratto per un anno. La parola 'progetto' si usa sempre, poi bisogna capire quando questo dura. Può durare 3-4 anni quando bisogna rifondare, oppure di meno. La Juventus ha impiegato del tempo per tornare a vincere, nonostante abbia sempre avuto dei grandi giocatori. Credo esistano pochi progetti".
Qual è l'obiettivo di questa stagione?
"La Serie A dovrebbe avere quattro squadre con la possibilità di andare in Champions, vogliamo migliorare il piazzamento dello scorso anno. Difficile dire oggi dove potremo arrivare".
Per lei è importante la differenza tra giocatori esperti e giovani?
"Io cado dalle nuvole. All'Inter ho fatto debuttare tanti giovani, quindi se uno è giovane ed è bravo gioca senza problemi. Credo sia necessario avere uomini giovani, ma anche esperti. Ci vuole il giusto mix".
Quanti giocatori riuscirà ad aggregare in USA?
"Nessuno. Quando gli altri arriveranno verranno direttamente a Riscone con la Primavera".
Soddisfatto dell'Europeo di Eder e Perisic?
"Il croato ora lo vogliono tutti, anche se all'inizio lo avete criticato. Eder, invece, è un grande professionista e ha pagato un po' il momento difficile a livello generale quando è arrivato".
Icardi resta capitano?
"Lui si allena e si impegna, quello che si dice fuori non mi interessa. Non leggo giornali e non ascolto le tv, conta che riesca a segnare 20 gol. Poi normale che siano importanti i propri interessi".
Lei ha qualche preferenza a livello di mercato? C'è qualche incedibile?
"Un tecnico deve pensare a tutti, dal presidente ai calciatori. I giocatori-base secondo me sono incedibile e sapete chi sono, per il resto non sono la persona adatta per rispondere a questa domanda".
In conclusione l'allenatore nerazzurro riserva un pensiero per le vittime dopo il tremendo episodio accaduto in Puglia: "Il mio pensiero è per loro e per le rispettive famiglie".