Originariamente Scritto da
tomlovin
L'ultimo del Real è stato Morata, che (nonostante gli ultimi tempi) penso che sia uno degli attaccanti con più potenziale in assoluto.
E ora c'è questo norvegese (non ricordo il nome) che pare fortissimo.
Ma al di là di questo, il discorso qual è?
Che all'estero fanno giocare i gggiovini e da noi no? Per me, è tristemente vero.
Perchè ok, c'è CR7 che a 18-19 anni viene acquistato per cifre folli (poi rivelatesi assolutamente non folli) o Shaw che è proprio frutto di follia. Lì sono d'accordo che non c'entra molto il "credere nei giovani": quando paghi quelle cifre, è ovvio che debbano giocare.
Ma all'estero giocano anche tutti gli altri: quelli del vivaio, quelli che, da giovanissimi, sono stati pagati ma non in maniera spropositata, quelli che hai preso per il tuo vivaio...
Cioè ci sono i Ramsey e i Wilshere e i Sergio, Tello... o Muller, Kroos. Quelli sono in parte frutto di competenza della dirigenza e in parte colpi di culo (altrimenti un Messi/Xavi/Iniesta lo tireresti fuori ogni 5 anni e non ogni 30).
Ma ci sono anche gli Oxlade-Chamberlain, gli Henry, i Walcott, i Coman (fuck!), Verratti, Ramos... cioè gente che non avevi nel vivaio ma su cui, quando era molto giovane, sei stato disposto a spendere una cifra non eccessiva ma comunque importante. Parliamo di cifre intorno ai 20 mln al massimo.
Oppure i Pique, Pedro, Fabregas, Pogba, Messi... gente che non nasce nel tuo vivaio ma che sei andato a prendere dai vivai altrui per metterla nel tuo.
"Credere nei giovani" non significa per forza tirar fuori qualcuno dal vivaio: si può "credere nei giovani" anche scegliendo un talento e puntandoci più soldi di quanto sono disposti a fare gli altri club.
E' rischioso, ovviamente, ma può pagare.
Qua in Italia, quanti giocatori potrebbero rientrare in quelle categorie?
Pochi.
Quindi i casi sono due: o altrove sono geneticamente superiori o è l'approccio, che è sbagliato.