Bisogna capire che cazzo succede lì davanti perchè non è possibile che higuain o piontek improvvisamente diventino delle seghe... bisogna trovare qualche innesto che faciliti l'attacco
Bisogna capire che cazzo succede lì davanti perchè non è possibile che higuain o piontek improvvisamente diventino delle seghe... bisogna trovare qualche innesto che faciliti l'attacco
Mi aspettavo di peggio... Partita dignitosa e niente ladrate plateali nonostante l'arbitro torrese notoriamente Juventino.
Purtroppo dopo la sosta col Napoli siamo già nuovamente in emergenza, senza Benaccer e Chalanoglu. Centrocampo Bonaventura-Biglia-Krunic obbligato e col solo Kessiè come panchinaro.
Succede che giochi un 4-3-3 con 2 esterni larghi, e quindi in area di rigore non c'è mai nessuno a fare densità. Soprattutto Suso quando la palla è sulla fascia sinistra col cazzo che entra in area o attacca la porta come fa Callejon. Quindi a meno di cappellate della difesa col cavolo che segni.
Alla prossima rimettiamo il Napoli in carreggiata, poi chi c'è? Il Parma?
Ah, qualcuno ha visto Boban?
La nutria per quanto ne ha? Prima di detonare contro la Lazio stava giocando più che discretamente.
Mi rendo disponibile ad essere insultato ai sensi dell'art. 1 del 29/3/2016 legge Salgari
Juventus-Milan: le Pagelle Che Non Lo Erano
Il Muro di Berlino è crollato trent’anni fa, il nostro non fa che crollare. Le nostre Pagelle Senza Voti sono perciò ispirate dai principali personaggi coinvolti nella malinconica resa di un sistema politico che dopo aver conquistato mezzo mondo, fu messo in crisi dal fair play finanziario.
Donnarumma – On. ACHILLE OCCHETTO
Leader del Partito Comunista Italiano, cerca di adeguarsi ai tempi – non tanto parando gli sporadici attacchi del capitalismo bianconero, quanto cercando di rallentare il ritmo della dissoluzione, prendendosi qualche minuto per i rinvii (e rischiando l’unica ammonizione sacrosanta della serata, casualmente l’unica che non è arrivata). Nonostante i nobili intenti, porta a casa il 17% – e assiste sconsolato a una delle tante strane sconfitte del suo soggetto politico.
Conti – Generale ERICH MIELKE
Una delle consolazioni della serata: è talmente attento e pronto all’anticipo che probabilmente, come lo storico direttore della Stasi (dal 1957 fino alla caduta del Muro) ha una spia ogni 59 abitanti, inclusi gli avversari, gli inservienti e i raccattapalle.
Duarte – Colonnello VLADIMIR PUTIN
Controlla la situazione in silenzio: il crollo delle nostre ideologie difensive è la chiave della sua ascesa. Non c’è situazione scabrosa, corruzione, massacro o trattenuta che lo intimidisca: probabilmente finirà per stare anche lui in carica per vent’anni e oltre, e convincere qualcuno che “Alla fine non è così male”.
Romagnoli – Compagno MIKHAIL GORBACIOV
La sua saggezza gli si ritorce contro: l’unica cosa che potrebbe fare davanti al precipitare degli eventi è far precipitare Dybala (di norma, basta alitare), ma non vuole rischiare l’ennesimo rigore e lo lascia passare, sperando che la democrazia vinca (e Gigio la pari); purtroppo, ahinoi, la dittatura gobba e liberticida continua.
Theo Hernandez – GUSTAV HUSAK
Ineccepibile come le dimissioni del leader della Cecoslovacchia e la transizione che fu soprannominata “la rivoluzione morbida”: in dieci giorni avevano risolto tutto in modo indolore. Ma forse è stato un po’ troppo morbido: avrebbe potuto fare di più?
Bennacer – ROGER WATERS
Il suo show, proprio come il The Wall celebrativo del 1990, risulta eccellente eppure manca qualcosa. Ah, già: i compagni di reparto.
Krunic – Presidente NICOLAE CEAUSESCU
Non è precisamente un benemerito, ma fa quasi specie che come il tiranno rumeno, paghi (con l’ammonizione) per un crimine lieve che si poteva risparmiare, ovvero l’arresto (a centrocampo) di un parroco ungherese calvinista, per di più rilasciato poco dopo. Imprevedibilmente, fu l’inizio della fine della sua partita.
Paquetà – Bundeskanzlerin ANGELA MERKEL
All’inizio brilla veramente e si mette in luce con il colpo di testa che impegna Xewszxkny, con diversi recuperi a centrocampo e in difesa, e naturalmente con la tesi sulla chimica quantistica all’Accademia delle Scienze di Adlershof. Ma dopo aver preso il potere a centrocampo, nel secondo tempo inizia a tentare giocate presuntuose e perdere palloni importanti pur di tentare manovre strane. Ma la sua sostituzione si rivela ancora più problematica.
Suso – Generalsekretar ERIC HONECKER
Leader della Germania Est per due decenni (evidentemente era considerato il loro unico giocatore di talento), si eclissa dalla partita poco prima del collasso della squadra, lasciando il comunismo senza armi in attacco, a farfugliare palle in avanti.
Calhanoglu – Presidente RAMIZ ALIA
Come il leader dell’Albania, non si rassegna, non molla il colpo e rimane in carica miracolosamente per altri due anni dopo il gol capitalista. Ci prova più di tutti, ma alla fine, come contro la Lazio, non è in grado di salvare il regime.
Piatek – Generale WOJCIECH JARUZELSKI
Cerca di schiacciare le legittime richieste di gol del suo popolo – davvero incredibile dove riesce a mettere il colpo di testa sottoporta che gli viene concesso da Bonucci nel primo tempo. Eppure, paradossalmente (o no?) finché è lui l’uomo forte della squadra, malgrado le contestazioni il risultato tiene.
Leao – Presidente BORIS ELTSIN
Entra in scena nel momento che sembrerebbe più favorevole, ma non riesce a scrivere il suo nome nella Storia – e il suo ciondolare ubriacante non ci porta da nessuna parte.
Bonaventura – WINFRIED FREUDENBERG
L’errore con cui i nostri avversari ci regalano palla sulla tre quarti è uno di quelli che contro di noi vengono puntualmente trasformati in gol – mentre lui invece di Leao serve il portiere. Malgrado il bene che gli vogliamo, ogni volta che appare la squadra perde quota come la mongolfiera dell’ultimo poveretto che otto mesi prima della caduta (a proposito di scelte e tempismi inopportuni) cercò di superare il muro, ma soltanto per cadere in picchiata nel libero mercato, nella piazza del mercato – e in effetti, viste le campagne acquisti degli ultimi 4-5 anni tutta questa fiducia nel mercato comincia a mancare pure a noi. Anzi, non sarà il caso di passare a un sistema misto, insomma non è che hanno ragione i cinesi? Uh, ehm. No, okay, scusate.
E giocare con Kessiè a centrocampo?
Beh guarda nella zona della FIAT di Pomigliano se potrebbero dargli fuoco agli Agnelli/Elkann lo farebbero. Gli hanno negato un aumento degli stipendi che sarebbe costato 1 milioncino l'anno, e poi hanno comprato Cristiano Ronaldo... Ti lascio immaginare come l'hanno presa gli operai.
Consoliamoci con le buone notizie (la prestazione e la valorizzazione di Conti/Krunic/Bennacer, tanto per cominciare), ma il futuro lo vedo molto nebuloso.
Oltre all'emergenza squalifiche, Leao/Rebic/Jack ormai sembrano impresentabili, la discontinuità di Suso è insopportabile (sto male a pensare che stiamo rimpiangendo Castillejo ) e la crisi di gol di Piatek (e della squadra in generale) è gravissima.
tanto ora daremo Piatek al Genoa per Kuamè che farà mezza stagione TOP
No Kessie no
Se Pioli fosse un vero uomo però dovrebbe farsi sentire in conferenza stampa.
Dovrebbe dire a tutti che ci vuole più rispetto per il Milan, non solo in chi fa i calendari ma anche in chi fa le regole di questo sport.
Ad esempio sarebbe molto rispettoso nei nostri confronti ridurre il tempo di gioco da 90 minuti a 70, per venire in contro al nostro sistematico crollo fisico.
E poi bisognerebbe eliminare questa cosa un po' pacchiana che vince la squadra che fa più gol e introdurre una più logica vittoria in funzione della migliore prestazione offerta.