Ho impiegato un po' per capirla.... :smugpalm:
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Non aiuta che spesso è usata sia in senso figurato che letterale nello stesso testo:
http://www.online-literature.com/ral...m-that-hath/3/
Nota bene, è "buon" lavoro in un'accezione anche morale o comunque di abilità, un lavoro "rispettabile" o "difficile" per esempio.Citazione:
"Honestly, Dad, I wish I could make it go, for your sake--"
"For my sake, boy? Why, I have all of it I care for. Not for my sake. But what else can we do but stick it?"
"I suppose so--but for Heaven's sake give me something worth a man's doing. If I could tackle a job such as you and"--the boy winced--"you and mother took on I believe I'd try it. But that office! Any fool could sit in my place and carry on. It is like the job they used to give to the crocks or the slackers at the base to do. Give me a man's job."
The father's keen blue eyes looked his son over.
"A man's job?" he said, with a grim smile, realising as his son did not how much of a man's job it was. "Suppose you learn this one as I did?"
"What do you mean, Dad, exactly? How did you begin?"
"I? At the tail of the saw."
"All right, I'm game."
"Boy, you are right--I believe in my soul you are right. You did a man's job 'out there' and you have it in you to do a man's job again."
The son shrugged his shoulders. Next morning at seven they were down at the planing mill where men were doing men's work. He was at a man's job, at the tail of a saw, and drawing a man's pay, rubbing shoulders with men on equal terms, as he had in the trenches. And for the first time since Armistice Day, if not happy or satisfied, he was content to carry on.
Poi che Scott abbia giocato su quest'ambiguità non lo nego, poi boh, il problema di Deckard è che è umano ma la sua mente è emozionalmente rovinata dal lavoro quindi ha un equilibrio emotivo con poca empatia paragonabile a quello di un replicante.
Secondo me se lo si rende un replicanete si manda completamente a puttane il messaggio della vicenda ovvero che umani e replicanti sono distinti in maniera puramente artificiale, ma Scott ha dimostrato più volte di essere un emerito coglione dal punto di vista narrativo.
Abbiamo capito che Scott ti sta sul culo ma ora anche basta :asd:
Stasera ho visto un film al cinema, e solo ora mi rendo conto che non ho idea di che titolo avesse.
Cmq mi è piaciuto dai. Ora googlo per cercare il titolo, c'era Hopkins ormai da totomorti
asd
One Life?
C'è qualcosa di valido al cinema?
Boh, so solo che prima ci andavo quasi ogni settimana ed ora invece faccio fatica a ricordare l'ultimo film che ho visto :bua:
Ho visto Shadow di Z. Ymou su Prime. Ogni tanto è bello ritornare ai wuxia (soprattutto se sono fatti così bene) :sisi:
visto al cinema Wonka e mi è piaciuto veramente molto, più di quello di Tim Burton (son film diversi a dir la verità) mi ha ricordato un po' Grand Budapest hotel
Silent night, di John Woo
Sicuramente originale, ma con buchi di trama / logica enormi :asd: "piacevole" (virgolettato perché la causa scatenante non è proprio divertente :bua: ) diversivo.
Stasera guardo The Assassin di Hou Hsiao-Hsien, che dicono essere un capolavoro :sisi:
Questo pomeriggio invece un film leggerino (scelto, in realtà, solo per la mia incondizionata adorazione verso Jennifer Lawrence): No hard feelings (con la solita trad. it. fantasiosa "Fidanzata in affitto"). Tuttosommato guardabile, pensavo peggio.
L’esorcista- il credente
Ziofa che noia. Tempo buttato.
Non fa MAI paura, mai.
Non ho nemmeno capito perché lo ritengono un “sequel diretto” de L’esorcita, penso giusto per la presenza di alcuni personaggi del cast originale.
La noia.
MAD GOD
WTF
Se volete recuperarlo non fatevi problemi.....non ci sono dialoghi.
No hard feelings? Sì :sisi:
È un filmettino convenzionale e di ben poco respiro, comunque. A meno che non si sia in fissa con JL, consiglierei di non perderci tempo :asd:
The Assassin invece l'ho preso a nolo su YouTube. Lì siamo davvero alle altezze dove volano le aquile, ma, come ogni cosa che val la pena, è un film "ostico" che richiede concentrazione e impegno.
Infine: per una settimana ho accesso a Mubi e ho cominciato a spulciare un po' il catalogo. Scriverò un po' di aggiornamenti nei prossimi giorni :sisi:
Ok, l'esplorazione di Mubi inizia piuttosto bene con Return to Seoul (2022), bel film che racconta in modo non scontato i patemi e le (dis)avventure di una giovane coreana naturalizzata francese alla ricerca dei propri genitori biologici