Bisognerebbe fare un distinguo grande quanto la circonferenza di Gabe Newell: il problema non sono gli acquisti in-game associati a oggetti che rientrano nella categoria degli elementi estetici. Quelli contribuiscono a fornire una maggiore possibilità di personalizzazione e ognuno deve sentirsi libero di dare forma alla propria esperienza come meglio ritiene opportuno, soprattutto in un'epoca dove la condivisione di screenshot è pratica comune. Personalmente non ne ho mai fatto uso (anche se in Assassin's Creed 3 avrei bramato il costume di Zagor) ma non ci vedo proprio niente di male e posso anzi capire il forte appeal della peculiarità estetica nei confronti delle nuove generazioni "io-sono-un-social e vivosunamela". Se oggi le microtransazioni sono viste come il male del mondo è a causa di gameplay che sono appositamente sviluppati nell'ottica di alienare il giocatore per spingere l'acquisto dei potenziamenti pay (Shadow of Mordor, NFS Payback, a quanto pare SW Battlefront 2..) condizionando l'esperienza mia, tua, di tutti. Non è più possibile sostenere "basta non acquistarle ed è come se non esistessero" perchè il gioco stesso è pensato attorno a meccaniche viziate dalla loro presenza.