Citazione Originariamente Scritto da MaxDembo Visualizza Messaggio
Se il cattivo in un videogioco o in qualsiasi altra opera è un nero, una donna, un gay, una trans ecc, non credo ci sarebbe stato alcun problema, perchè statisticamente è probabile. In ogni razza, etnia e sesso ci sono individuali sia buoni che cattivi, senza alcuna eccezione. Ciò che dà fastidio è quando il nemico è una minoranza intera o quando un gruppo di persone che storicamente ne è stato la vittima, viene presentato come il carnefice. E' questo il caso delle tribù di pelle nera (o rossa, o marrone). Nel trailer appaiono come i selvaggi che vogliono uccidere il protagonista bianco e buono, quando sappiamo bene che l'uomo bianco ha sterminato intere tribù nel tentativo di "civilizzarle". E' ovvio che gli autori non hanno avuto alcuna intenzione di apparire razzisti, perchè nell' immaginario collettivo dell' Occidente tribù = selvaggi sanguinari, è sembrato loro una approccio "normale". E dopo o hanno capito davvero la cazzata fatta o per questione di immagine o per non limitarsi le vendite hanno deciso di fare dei cambiamenti. Resta il fatto che tutti dovrebbero essere più attenti quando trattano argomenti delicati che potrebbero offendere una marea di persone, soprattutto se si sentono socialmente escluse da discriminazioni di razza, sesso, classe o orientamento sessuale.
-Sei un esploratore
-Vai un'isola la cui tribù è rimasta selvaggia rispetto al resto del mondo
-Ti vedono come un intruso (soprattutto se cerchi di prendere qualcosa di loro proprietà)
-Ti attaccano

Di razzista in tutto questo non c'è proprio nulla.

Oltre a esistere ancora tribù dove fanno uso di maschere come quelle viste nel gioco, ne esistono altre tutt'oggi che non sono mai entrate stabilmente in contatto con la civiltà conosciuta. Queste tribù possono avere a seconda dei casi atteggiamenti pacifici od ostili nei confronti degli estranei, come nel caso degli abitanti dell'isola di North Sentinel

https://it.wikipedia.org/wiki/Isola_di_North_Sentinel


Nel 2006 i sentinelesi uccisero due pescatori che pescavano illegalmente granchi del fango attorno all'isola. L'ancoraggio improvvisato della loro barca non era riuscito a impedire che venisse portata via dalle correnti mentre erano addormentati; così l'imbarcazione si spostò nei pressi delle rive dell'isola, dove i due uomini furono uccisi. Un elicottero della Guardia costiera indiana, inviato per recuperare i corpi, fu respinto dai guerrieri sentinelesi che scagliarono un nugolo di frecce[23].

Nel novembre 2014 Survival denunciò che i pescatori di frodo avevano preso di mira le acque intorno all'isola di North Sentinel, mettendo così in grave pericolo la tribù; l'organizzazione sollecitò le autorità a garantire che l'isola fosse protetta dalle invasioni esterne[24].

Nel novembre 2018 un missionario statunitense di nome John Allen Chau, recatosi sull'isola per convertire la popolazione locale al cristianesimo, è rimasto vittima degli indigeni non appena messo piede sull'isola[25].