Ho notato che Nintendo sembra continuare a restare abbottonata sulle precise specifiche tecniche dello Switch, quasi avessero paura che porterebbe a un confronto impietoso sulle prestazioni tecniche complessive. Eppure basterebbe mostrarla dall'angolo giusto: un sistema portatile su cui al lancio gira un titolo end-gen per WiiU che è anche un open world, mi sembra impressionante!
Però questo lancio mi sembra in anticipo di 6 mesi. Breath of the Wild si sta rivelando eccezionale e nel primo periodo potrà reggere da solo il sistema, e mi fa piacere che meglio tardi che mai Nintendo inizi a realizzare l'importanza delle piccole produzioni, ma i first party saranno piuttosto dilazionati, il resto della line-up di partenza mi sembra magro (I Am Setsuna è un "cavolo, ce l'abbiamo almeno un JRPG da piazzarci?" del reparto marketing), e i third party oltre agli indie sono pochini. I prossimi mesi potrebbero costruire la prima base anche con un parco titoli così scarso, come anche far percepire Switch come un sistema con poco da offrire oltre la sua innovazione. Il discorso "è solo per i fan Nintendo e/o per una diversa fascia di pubblico" non regge più molto, lo si faceva in epoca WiiU e si è visto come è finita.
Nintendo merita massimo rispetto per aver voluto fare un nuovo passo coraggioso dopo quello "sicuro" e mal ripagato di WiiU, ma ci sono rischi uguali che Switch sia un sistema che unirà il meglio del mondo casalingo e mobile, o all'opposto tutto il peggio di entrambi (la memoria interna così scarsa grida vendetta - se Nintendo venderà le sue schede SD, spero siano un flop perché l'utenza ripiegherà su quelle di altre marche o su HD esterni).