Lo credo anche io. E per questo lo correggevo.
Ah, aspetta, allora ho frainteso: pensavo che il tuo fosse un giudizio sulla durata scarsa (otto ore, io sono ancora alla prima) di Metroid Dread, tipica di videogiochi minori. Quindi stai solo esternando un tuo pregiudizio. Male.
Ed eccolo qui il pregiudizio. Essere un «metroidvania» non significa automaticamente essere una produzione a basso costo. E non significa per forza che il gioco sia bidimensionale.e non ho bisogno di giocarlo per capire che gioco è, ne ho giocati decine e decine di metroidvania.
P.S.: Un giorno mi piacerebbe conoscere il tizio, sicuramente un critico videoludico degli anni '90, che ha coniato il termine "metroidvania". Il genere di platform "alla Metroid" esisteva già undici anni prima di Symphony of the Night ed il "backtracking" ha sempre incarnato lo spirito del videogioco di Nintendo (persino i Metroid Prime). Cosa che non si può dire della maggioranza dei Castlevania, che prevedono invece livelli consecutivi.